Todesco: “La Vara si può fare anche spendendo molto meno degli anni scorsi”

Todesco: “La Vara si può fare anche spendendo molto meno degli anni scorsi”

Todesco: “La Vara si può fare anche spendendo molto meno degli anni scorsi”

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martedì 02 Luglio 2013 - 08:00

Il neo assessore alla cultura ringrazia il suo predecessore Caroniti, ma ribatte che è possibile svolgere la processione con un costo totale di gran lunga inferiore a quello rappresentato. In passato il Comune ha noleggiato le transenne, quando invece le possiede già. Per garantire la sicurezza, si chiederà l'apporto delle associazioni di volontariato e della Protezione Civile. Escluse le compagnie di canterini, i carretti siciliani e le majorettes

L’assessore alla cultura e alle identità, Sergio Todesco, è intervenuto in merito alle osservazioni sulla Vara da parte dell’ex assessore Dario Caroniti. “Ho letto con gratitudine – evidenzia Todesco – la lettera che Caroniti ha voluto inoltrare per mettermi in guardia dai rischi connessi al poco tempo rimasto per la corretta organizzazione dell’evento della Vara. Dico con gratitudine, perché tale intervento denota un’attenzione e una sollecitudine verso la nostra città che prescinde dagli schieramenti: precisamente la posizione che Renato Accorinti e la sua Giunta intendono avanzare a tutti i livelli, quella cioè di lavorare tutti insieme per una Messina sempre più bella e a misura d’uomo, e sempre più orgogliosa di esserlo: non contro qualcuno ma per tutti. Detto ciò, mi corre l’obbligo di fare alcune puntualizzazioni”.

“Che “la Vara rischi di saltare se l’Amministrazione non imprime un’accelerazione alla macchina organizzativa” – prosegue Todesco – io non mi sentirei di affermarlo, intanto perché questa Amministrazione si insedia adesso, senza trovare il benché minimo avvio di attività propedeutiche che avrebbero potuto e dovuto esser poste in essere anche in regime commissariale, trattandosi di un evento di assoluta pregnanza sociale che dovrebbe avere, per così dire, un percorso organizzativo “istituzionale” prescindente dalle contingenze politiche. A ciò si aggiunga che l’unico organismo esterno all’Amministrazione Comunale che fin qui abbia svolto un ruolo nell’organizzazione dell’evento, il Comitato Vara, si è dimesso parecchio tempo fa senza che alcuno abbia provveduto a ricostituirlo. Non intendo entrare nel merito dei motivi che hanno indotto il Comitato a dimettersi. Rilevo solo che l’episodio – in sé increscioso – che ha determinato la “crisi” dell’edizione 2013, non è stato ancora metabolizzato da molti dei suoi protagonisti, col risultato che il prossimo appuntamento con l’evento festivo sembrerebbe destinato a diventare terreno di scontro tra due concezioni della società e della legalità. Come assessore e come messinese – continua Sergio Todesco – prego la Madonna Assunta che questo non avvenga. Se errori sono stati commessi, voglio credere che ciò sia avvenuto per un’esigenza (malintesa) di “proteggere” la specificità della festa. Chi ha eccepito che durante la processione della Vara siano stati offerti elementi di sensibilizzazione su tematiche riguardanti la legalità, di cui la nostra città ha assoluto bisogno, deve pertanto riflettere sul carattere profondamente antireligioso di tale atteggiamento. Occorre dire forte e chiaro che la Vara non può tollerare zone d’ombra; che intorno ad essa si devono raccogliere tutti i messinesi di buona volontà, desiderosi di vivere in una Messina pacifica e pacificata; che questo storico emblema cittadino deve essere, una volta per tutte, un simbolo che unisce – e non che divide – i cittadini e le istituzioni”.

“Detto questo – spiega ancora l’assessore -, inizio col dire che l’attuale situazione economica-finanziaria di Messina può sembrare un ostacolo ostativo per la realizzazione di una bella festa della Vara, ma potrebbe viceversa essere un’occasione per pensare (e prepararsi a vivere) una festa della Vara diversa. In linea di massima, è un po’ esagerato sostenere, come fa Caroniti, che “50 mila euro… da soli non bastano neppure a coprire le spese per il materiale necessario per la ristrutturazione della machina festiva”, cui aggiungere “la previsione di una retribuzione straordinaria per gli operai dell’ufficio tecnico”. In realtà, le spese indispensabili per la riuscita della festa e della processione consistono nel montaggio, apparecchiatura e smontaggio della Vara, nell’addobbo e movimentazione dei Giganti, nell’acquisto delle gomene, nelle risorse per la retribuzione straordinaria del personale, nelle spese per i fuochi d’artificio, e in poche altre cose, con un costo totale di gran lunga inferiore a quello rappresentato. Alcuni elementi (ad esempio le transenne) il Comune li possiede già, e c’è da chiedersi come li abbia in passato dovuti noleggiare. Per altre esigenze, come quelle sacrosante connesse alla sicurezza, si farà ricorso all’apporto sempre generoso delle Associazioni di volontariato e della Protezione Civile. Le compagnie di canterini, i carretti siciliani, le majorettes e tutti gli altri elementi di contorno sono da considerare elementi aggiuntivi, per nulla tradizionali, che vanno bene solo a condizione che la città se li possa permettere e che non inficino in senso “folkloristico” il profondo valore sociale, antropologico, religioso della Vara. L’attuale situazione esige rigore e sobrietà. La festa della Vara non deve trasformarsi in una macchina per spendere soldi. Osservo sommessamente che nella Messina di ieri, quella che amiamo, tutte le forme di partecipazione, anche quelle delle varie categorie sociali, avvenivano per via di volontariato e gratuitamente. Se noi vogliamo, come vogliamo, iscrivere questo evento tra le realtà immateriali tutelate dall’Unesco, se è nostra intenzione abbinare in futuro alla festa della Vara e all’intero ciclo festivo di Ferragosto una Lotteria Nazionale, ciò potrà essere reso possibile solo lavorando tutti insieme a mantenere alla festa e al ciclo festivo i caratteri identitari che essi hanno conservato lungo l’arco di cinquecento anni. Ricorreremo senz’altro alle sponsorizzazioni e, anche, a una “chiamata diretta” di tutta la comunità messinese, per rendere più bella e più ricca la nostra festa della Vara, ma – per cortesia – non mi si venga a dire che senza gli orpelli che l’hanno negli ultimi vent’anni accompagnata (per non dire appesantita) questa festa risulterebbe meno bella, meno emozionante, meno coinvolgente. Se Gesù è stato capace di nascere in una grotta, – conclude l'assessore Todesco – credo che anche la Madre Sua Celeste non avrà niente in contrario che la città di Messina a Lei devota, in un momento difficile per la propria economia, Le tributi devozione esibendo il proprio cuore, anziché il proprio portafoglio”.

22 commenti

  1. Settimo Libero 2 Luglio 2013 08:24

    FINALMENTE RISPOSTE CONCRETE E PRIVE DI INTERESSI CELATI.
    E’ questo che la città di Messina fatta di gente pulita e sincera vuole da una pubblica amministrazione.
    Bene, un mio personale elogio al neo assessore.

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  2. grande commento…

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  3. Bravo Todesco, mi sei piaciuto. Ma consideriamo anche le vere priorità, non si vive di Vara e dal punto di vista culturale si può fare tantissimo spendendo poco e ricavando molto.

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  4. e consiglio anche di dar vita ad un assessorato bivalente, ovvero cultura-turismo, strettamente connessi, a condizione che vi operino persone davvero competenti

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  5. Le corde che tirano la vara sono costosissime e vengono comprate ogni anno perché i fedeli portano a casa un pezzo delle suddette corde come souvenir. Possibile che a nessuno è venuto in testa di non farle tagliare e conservarle?

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  6. MessineseAttento 2 Luglio 2013 09:12

    L’ingenuo Caroniti, ovviamente senza rendersene conto, porta a galla, semmai ce ne fosse stato bisogno, la sommarietà della precendente amministrazione in tutte le sue componenti.
    Il puntuale Todesco, di cui ho apprezzato il non voler infierire, si limita a far notare che le transenne il comune le ha e non si capisce perchè (in realtà si capisce eccome) si affittavano.
    E’ fin troppo palese come il registro sia cambiato, come un’amministrazione distante dai tornaconti personali, riesca facilmente a risparmiare pur mantenendo alti i livelli di riuscita dell’evento.
    Caroniti ha finito per scoprire altarini che, credo, dimostrino la sua buona fede, purtroppo non accompagnata da un’adeguata capacità organizzativa volta a limitare i costi.
    Auspico che l’edizione della Vara 2013 sarà, se è possibile, più emozionante delle precedenti e apprezzata più che mai dai fedeli.

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  7. Qualcuno m’illumina su cio’ che e’ riportato cIrca il Comitato Vara???

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  8. La qualità umana e la capacità politica espressa dal neo assessore è infinitamente più elevata di quello a cui siamo abituati.
    Mi sa che abbiamo veramente cambiato rotta!

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  9. LA VARA DI TODESCO ha già dato il primo strattone di corda alla partenza metaforica. Fuori, una volta per tutte, i bassi interessi di bottega di bottegai e ciarlatani che hanno lucrato in soldi e immagine speculativa. Dentro invece i sentimenti popolari, figli della vera ed autentica devozione mariana. Messina anche così cambierà veramente dal basso. Bravo assessore Todesco ma non si aspetti riconoscimenti da coloro che restano assiepati dietro la sua porta, incuranti e minacciosi, a cui preme la difesa della spocchiosa pretesa popolare.
    Il popolo di Maria è soprattutto quello che corre dietro la Vara in festa per l’Assunta. E’ quello che sgrana il Rosario strada facendo e ogni tanto s’interrompe per gridare W MARIA. Non è certo quello degli inutili orpelli, dei falsi perbenismi e delle false nobiltà di cui ancora oggi purtroppo è vittima la nostra città. Falsi nobili che all’uopo sollecitati poi si stringono nelle spalle e mostrano ipocritamente con una mano tasche vuote mentre con l’altra vorrebbero ancora arraffare, lucrare, speculare.

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  10. Lo scioglimento del Comitato Vara e’ tutta una mossa….. Vedrete.

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  11. L'Osservatore 2 Luglio 2013 10:27

    Ti rispondo io :
    I M P O S S I B I L E !!!
    Si potrà rinunciare ai trik-trak, ai fuochi d’artificio, ai canterini, ai carrettini folkloristici, ma non al taglio delle corde!!!

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  12. MessineseAttento 2 Luglio 2013 12:26

    Sento della possibilità di istituire l’sms solidale per partecipare in modo diretto all’allestimento della processione dell’Assunta.
    Adesso vediamo se i messinesi hanno davvero a cuore la manifestazione o se sono solo bravi a criticare.
    Si deve cominciare a capire che bisogna remare tutti nella stessa direzione!

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  13. MADDOCCO Antonino 2 Luglio 2013 12:49

    SIGNOR CARONITI…. PRIMA DI TUTTO LA LEGALITA’

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  14. Maddocco, ma Accorinti cos’è un Giudice, un PM, un Questore, un Finanziere???? Cosa deve fare visto che parli di legalità ….

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  15. SaltaLaMacchia 2 Luglio 2013 13:03

    Date i soldi della Vara agli sfollati di Saponara.
    La Madonna sara’ piu’ contenta.

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  16. Io credo che l’assessore Todesco possa dare nuova linfa a questa festa, cara a moltissimi di noi….

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  17. I fuochi pirotecnici sono una delle cose che Todesco ha ritenuto indispensabili per la buona riuscita della festa, forse sono altre le cose che non vanno e che vanno eliminate una volta per tutte.

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  18. se hanno le xxxxx risparmino come fanno tutti i padri di famiglia e tutte le aziende in tempi allucinanti come questi, o devo pensare che essendo dei pensionati e stipendiati col .. al coperto, se ne fregano??Ci sono pochi soldi? Bene si muovano in altre direzioni e organizzino in economia e non rompano una volta per tutte, ci sono problemi VERI da risolvere.

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  19. FACCIAMO LA PROCESSIONE DELLA VARA , MA SOLO QUELLA.PER QUEST’ANNO TOGLIAMO TUTTE LE MANIFESTAZIONI DI CONTORNO, CHE SONO SOLO COSTOSE E SERVONO A FARE LUCRARE I SOLITI NOTI.
    NN DIMENTICHIAMO CHE LE CASSE COMUNALI SONO SENZA UN EURO E DA BUON PADRI DI FAMIGLIA DOBBIAMO ARRIVARE A FINE ANNO.
    IL SINDACO RENATO SA COSA DEVE FARE.

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  20. ART.21 COSTITUZIONE. Condivido parola per parola, finanche la punteggiatura, delle puntualizzazioni dell’assessore Sergio TODESCO. I FATTI: il PEG 2013, istruito dal Ragioniere Generale Ferdinando COGLITORE e proponente Luigi CROCE, destina per le manifestazioni civili e religiose di Ferragosto, VARA e GIGANTI in particolare, € 49.000, è la voce di spesa corrente 21647/00, ad oggi il TOTALE IMPEGNI è pari a € 2.775, in PAGAMENTO € 0,00. Queste sono le risorse finaziarie assegnate al dirigente Salvatore DE FRANCESCO, decise in piena armonia da CROCE e COGLITORE, tutto il resto è il bla bla bla di Palazzo Zanca. Naturalmente si pretenderà da R E N A T O sindaco il miracolo di trovare risorse, che altri non abbiano programmato, compreso DE FRANCESCO. Il PEG 2011, destinò la stessa cifra € 49.000, il TOTALE IMPEGNI fu di € 48.683, mentre il totale PAGAMENTI di € 24.198, tutta la differenza andò ad ” arricchire “, come al solito, la montagna dei RESIDUI passivi. Farebbe bene il dott. DE FRANCESCO a dire a R E N A T O sindaco quanto ha speso effettivamente nel 2011 e nel 2012. Invito i sostenitori di R E N A T O sindaco a far leggere questo commento a TODESCO.

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  21. Essendo una manifestazione religiosa puramente cattolica, perchè non se ne assume tutti i costi la Chiesa Cattolica, sgravando il Comune da ogni spesa?

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  22. abbiamo visto cari accorintiani, come hanno speso di meno ahah buffoni

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