Il caso Saguto e la società delle caste: l'antimafia, i giudici, i burocrati, i politici. E poi la plebe

Il caso Saguto e la società delle caste: l’antimafia, i giudici, i burocrati, i politici. E poi la plebe

Rosaria Brancato

Il caso Saguto e la società delle caste: l’antimafia, i giudici, i burocrati, i politici. E poi la plebe

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domenica 25 Ottobre 2015 - 05:08

L'inchiesta che riguarda il giudice Saguto, insieme ad una serie di altri fatti di cronaca mi hanno convinta che viviamo in una società divisa in caste. Da un lato gli intoccabili, i privilegiati, dall'altro la plebe. Ai tempi di Maria Antonietta lei diceva "mangiate biscotti se non avete pane", oggi c'è un giudice che non si accorge di 18 mila euro di conto non pagato al supermercato...

Il caso Saguto non mi ha fatto dormire la notte. Per 10 giorni ho avuto il panico temendo quale cosa raccapricciante avrei letto il giorno dopo a proposito dell’inchiesta su Silvana Saguto, ormai ex presidente della sezione misure preventive del Tribunale di Palermo. L’indagine su quel che accadeva nella gestione dei beni confiscati alla mafia (che in Sicilia rappresentano il 43% del totale) sta facendo emergere di tutto. La Saguto spaziava dalle nomine di amministratori giudiziari nelle società confiscate in cambio di incarichi per il marito, i parenti e gli amici, all’utilizzo dell’auto blindata come taxi per prelevare la nuora e accompagnarla nella villa al mare, o delle sue ospiti per non incappare nel traffico palermitano, oppure dal farsi recapitare a casa per le cene 6 chili tonno fresco, lamponi, (di provenienza da aziende sotto sequestro) al conto da quasi 20 mila euro non pagato al supermercato confiscato (“una dimenticanza, non sono io quella che va a fare la spesa..” vedi qui). La “zarina” delle misure preventive si è data da fare per la laurea del figlio ottenuta grazie all’aiuto del docente della Kore di Enna, Carmelo Provenzano che in cambio veniva nominato consulente. Il giovane laureato, stando alle intercettazioni, la festa proprio non la voleva “questa laurea è una farsa, gli altri sgobbano per averla” ma il giudice non sentì ragioni e affidò l’organizzazione proprio al professore Provenzano che oltre a scrivere la tesi ha provveduto al menù, così come avverrà per la successiva festa di compleanno della Saguto. Gli agenti della scorta infine venivano utilizzati per andare in profumeria a fare acquisti. Ciliegina sulla torta del dichiarazioni del giudice antimafia a proposito dei figli di Paolo Borsellino, Manfredi e Anna. Il 19 luglio, anniversario dell’assassinio di Borsellino, Silvana Saguto partecipa come madrina alla manifestazione Le vele della legalità, fa il suo bel discorso antimafia, poi sale a bordo dell’auto blindata ed al telefono dice ad un’amica: “Poi Manfredi che si commuove, ma perché minc…a ti commuovi a 43 anni per un padre che è morto 23 anni fa? Che figura fai? Ma che… dov'è uno.. le palle ci vogliono. Parlava di sua sorella e si commuoveva, ma vaff….o".

Di fronte a tutto questo sappiamo solo che il CSM ascolterà nei prossimi giorni i giudici coinvolti (ce ne sono altri 4 che continuano ad operare a Palermo). Mi chiedo, anche a tutela dell’immagine di migliaia di magistrati onesti ma se a Donna Sarina fossero stati contestati la metà dei fatti addebitati alla Saguto non sarebbe stata agli arresti domiciliari? Se fossero stati contestati a Renzi, piuttosto che a Crocetta o a Marino non si sarebbero dimessi? Invece nel suo caso si parla di trasferimento ad altra sede. Mi chiedo, fermo restando la presunzione d’innocenza fino all’ultimo grado di giudizio, ma è opportuno che indossi ancora la toga? La giustizia è davvero uguale per tutti?

Leggo anche dell’arresto per corruzione dell’ex direttrice del carcere di Caltanissetta Alfonsa Miccichè. La signora affidava progetti con somme inferiori ai 40 mila euro (quindi non soggetti ad evidenza pubblica) a società che in cambio assegnavano incarichi alla figlia ed al genero. Sempre in questi giorni scopro che al Comune di Sanremo il 75% dei dipendenti è assenteista e c’è chi è stato filmato mentre timbrava il cartellino in mutande e poi tornava a letto o lo faceva timbrare da moglie e figli. Il sindaco di Sanremo dichiara: “sto valutando i provvedimenti da prendere. Forse ANCHE il licenziamento”. A prescindere dal fatto che se licenzi questi ladri di lavoro almeno puoi assumere qualcuno onesto che ti fa funzionare il Comune e adesso è disoccupato, mi chiedo signor sindaco: che significa ANCHE il licenziamento? Che vorresti fare? Premiarli?Che differenza c’è tra questi assenteisti e l’impiegato che incassa la tangente?Entrambi rubano soldi pubblici.

Torniamo in Sicilia dove pochi giorni fa i deputati hanno approvato in Commissione in tempo record il ddl salva burocrati e nominati. La finanziaria del 2012 ed un parere del Cga del 2014 hanno stabilito la gratuità degli incarichi nelle partecipate e vietato le superindennità aggiuntive agli alti dirigenti. Fatto questo che avrebbe comportato anche la restituzione delle somme. Ebbene la stessa Ars che fa le pulci ai gettoni di presenza ai consiglieri comunali per cifre irrisorie ha varato un ddl in 10 minuti per salvare i maxicompensi aggiuntivi agli alti burocrati e ai blindati. Il presidente della lotta alla manciugghia è diventato il Santo protettore della casta.

A Roma mentre la sottosegretaria alla cultura Francesca Barracciu viene rinviata a giudizio per peculato per rimborsi da 81 mila euro il presidente del Consiglio Renzi annuncia di voler togliere l’Ici sulla prima casa a TUTTI, sia che abbiamo un castello che un tugurio. E si definisce di sinistra….

Ricordo negli anni ’80, ’90, il sogno della Milano da bere era quello di una società nella quale se sei bravo, se ti impegni, farai strada. Adesso se nasci parìa crepi parìa. Tra una casta e l’altra ci sono muraglie cinesi. Non esiste più la media borghesia e neanche la piccola. Ci sono le caste e poi la plebe, il volgo. Hanno fatto quadrato tra di loro. Le caste hanno fatto rete, si coalizzano tra loro. La casta degli “antimafia”, gli intoccabili ed unti dal Signore per antonomasia si è coalizzata con quella dei politici e spesso con quella dei burocrati. Ovunque ti giri ci sono i privilegiati che si fanno beffe di chi è dall’altra parte dello steccato. Ogni loro gesto è uno sputo in faccia a chi fatica onestamente, a chi si suda lo stipendio, a chi pur sudando non avrà mai un diritto. Le caste sono intoccabili. La Barracciu era la candidata che Renzi voleva ad ogni costo per la presidenza della Regione Sardegna. A causa dello scandalo, ha ripiegato per un posto di sottosegretario. La Barracciu, la Saguto, le leggi ad personam mentre la Sicilia muore di fame.

E’ la sfacciataggine degli intoccabili.

Mi sento come si sentivano i poveracci alla vigilia della Rivoluzione francese, anzi peggio, perché adesso ti prendono in giro con l’ipocrisia della democrazia e l’illusione della libertà. Nella Francia della Rivoluzione c’era Maria Antonietta che dice “ma se non c’è pane non possono mangiare grissini?”. Adesso abbiamo il giudice antimafia Silvana Saguto che dall’alto della casta dice: “18 mila euro di spesa non pagata al supermercato? Che sbadata. Mica faccio io la spesa”.

E’ la Rivoluzione Francese ai tempi della Saguto.

Rosaria Brancato

10 commenti

  1. Solamente un appunto : qui a Messina ti dimentichi della quasi totalità degli indagati dello IACP. A Sanremo almeno si parla di licenziamenti mentre da noi sono ancora li a fare …………..

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  2. Solamente un appunto : qui a Messina ti dimentichi della quasi totalità degli indagati dello IACP. A Sanremo almeno si parla di licenziamenti mentre da noi sono ancora li a fare …………..

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  3. Cara ROSARIA un pezzo profondo,piacevole da leggere,permettimi di riassumerlo con una esclamazione, CADONO LE BRACCIA di fronte a questi avvenimenti. Stiamo parlando di dipendenti pubblici, giudice, direttore di carcere, dirigenti, nel caso del Comune di Roma e di altri enti locali, con stipendi altissimi, sicuri mensilmente, in futuro pensioni altrettanto alte, il cui montante per 2/3 è pagato dagli italiani, a differenza dei liberi professionisti, eppure la corruzione si è insinuata tra la casta della pubblica amministrazione, il tutto condito dal ridicolo, il dipendente comunale di Sanremo, in mutande, a strisciare la presenza. Cara ROSARIA, ci pensi, nella casta ci sono i nostri vicini di casa, a volte parenti o amici o conoscenti.

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  4. Cara ROSARIA un pezzo profondo,piacevole da leggere,permettimi di riassumerlo con una esclamazione, CADONO LE BRACCIA di fronte a questi avvenimenti. Stiamo parlando di dipendenti pubblici, giudice, direttore di carcere, dirigenti, nel caso del Comune di Roma e di altri enti locali, con stipendi altissimi, sicuri mensilmente, in futuro pensioni altrettanto alte, il cui montante per 2/3 è pagato dagli italiani, a differenza dei liberi professionisti, eppure la corruzione si è insinuata tra la casta della pubblica amministrazione, il tutto condito dal ridicolo, il dipendente comunale di Sanremo, in mutande, a strisciare la presenza. Cara ROSARIA, ci pensi, nella casta ci sono i nostri vicini di casa, a volte parenti o amici o conoscenti.

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  5. E’ una casta quella dei dipendenti pubblici? Una cosa è certa si permettono tassi di assenza impensabili nel settore privato e tra le partite iva. I link sono relativi ai tassi di assenza dei mesi di marzo 2015 e 2014. I tassi di alcuni dipartimenti, come CIMITERI E VERDE PUBBLICO, SERVIZI ALLE IMPRESE, MOBILITA’ URBANA, SERVIZI AL CITTADINO, AVVOCATURA, AMBIENTE E SANITA’, PROVVEDITORATO- ECONOMATO- AZIENDE PARTECIPATE, sono vicini e superano i 20 giorni su 100. http://www.comune.messina.it/amministrazione-trasparente/personale/dipartimento-personale/tassi-di-assenza-marzo-2015.pdf
    http://www.comune.messina.it/amministrazione-trasparente/allegati-urp/tassi-assenza/tassi-assenza-2014/1-trimestre-2014/2014-mar-al-23-luglio.pdf

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  6. E’ una casta quella dei dipendenti pubblici? Una cosa è certa si permettono tassi di assenza impensabili nel settore privato e tra le partite iva. I link sono relativi ai tassi di assenza dei mesi di marzo 2015 e 2014. I tassi di alcuni dipartimenti, come CIMITERI E VERDE PUBBLICO, SERVIZI ALLE IMPRESE, MOBILITA’ URBANA, SERVIZI AL CITTADINO, AVVOCATURA, AMBIENTE E SANITA’, PROVVEDITORATO- ECONOMATO- AZIENDE PARTECIPATE, sono vicini e superano i 20 giorni su 100. http://www.comune.messina.it/amministrazione-trasparente/personale/dipartimento-personale/tassi-di-assenza-marzo-2015.pdf
    http://www.comune.messina.it/amministrazione-trasparente/allegati-urp/tassi-assenza/tassi-assenza-2014/1-trimestre-2014/2014-mar-al-23-luglio.pdf

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  7. Grande Rosaria Brancato, mi ritrovo perfettamente d’accordo, infatti io mi sento uno della gleba che come unico mezzo di rivoluzione può usare TS. Se andassi a prendere a calci una come la Sagunto, verrei arrestato e condotto nei sotterranei a scontare la pena e sarei anche picchiato. Questo a me, alla Sagunto fra poco diranno che si scusano ma hanno riscontrato che lei non andava a fare la spesa. Siamo ormai alla follia pura e in regime dittatoriale, ma quale democrazia, la parola serve per fregarci ancora di più.

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  8. Grande Rosaria Brancato, mi ritrovo perfettamente d’accordo, infatti io mi sento uno della gleba che come unico mezzo di rivoluzione può usare TS. Se andassi a prendere a calci una come la Sagunto, verrei arrestato e condotto nei sotterranei a scontare la pena e sarei anche picchiato. Questo a me, alla Sagunto fra poco diranno che si scusano ma hanno riscontrato che lei non andava a fare la spesa. Siamo ormai alla follia pura e in regime dittatoriale, ma quale democrazia, la parola serve per fregarci ancora di più.

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  9. Daniele De Almagro 25 Ottobre 2015 11:52

    Manca umiltà , consapevolezza e limiti di esercizio del potere che il ruolo pubblico che svolgi ti dà. Posso assicurarle che nella mia ormai ventennale esperienza di Manager di aziende pubbliche ho molto raramente incontrato amministratori e dirigenti consapevoli e conseguenti.Peraltro il sistema pubblico aggrega molto più facilmente ladri, ovviamente a prescindere dalle loro competenze, che persone oneste e consapevoli. Il motivo è facile capirlo…..
    Mi complimento con la sua analisi che condivido anche perchè molti dei suoi interrogativi sono anhe miei. Il Presidente dell’ANM è stato giustamente molto duro sul caso, il CSM cincischia. E questa è la nefasta risposta a tutti noi che vorremmo sanzioni veloci per chi sbaglia e regole certe!

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  10. Daniele De Almagro 25 Ottobre 2015 11:52

    Manca umiltà , consapevolezza e limiti di esercizio del potere che il ruolo pubblico che svolgi ti dà. Posso assicurarle che nella mia ormai ventennale esperienza di Manager di aziende pubbliche ho molto raramente incontrato amministratori e dirigenti consapevoli e conseguenti.Peraltro il sistema pubblico aggrega molto più facilmente ladri, ovviamente a prescindere dalle loro competenze, che persone oneste e consapevoli. Il motivo è facile capirlo…..
    Mi complimento con la sua analisi che condivido anche perchè molti dei suoi interrogativi sono anhe miei. Il Presidente dell’ANM è stato giustamente molto duro sul caso, il CSM cincischia. E questa è la nefasta risposta a tutti noi che vorremmo sanzioni veloci per chi sbaglia e regole certe!

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