Dopo il museo e la zona falcata, “invasa” la Chiesa normanna di Mili S.Pietro

Dopo il museo e la zona falcata, “invasa” la Chiesa normanna di Mili S.Pietro

Gabriele Quattrocchi

Dopo il museo e la zona falcata, “invasa” la Chiesa normanna di Mili S.Pietro

Tag:

domenica 04 Maggio 2014 - 14:20

Nell’ambito della progetto internazionale “Invasioni Digitali”, la Chiesa normanna di Mili S.Pietro è stata “invasa” dai messinesi che, nonostante l’inclemenza del tempo e armati di smartphone, hanno caricato sui social network le foto dell’Abbazia. Un nuovo modo di vivere l’arte

Messina è stata invasa. Non si tratta di alieni ma di persone con la voglia di diffondere la bellezza del patrimonio culturale della città. In occasione delle Invasioni Digitali 2014, dopo il Museo Regionale e Forte San Salvatore, stamani i messinesi, armati di smartphone e di passione per l'arte, hanno “invaso” l'Abbazia di Santa Maria a Mili S. Pietro, la più antica testimonianza di architettura religiosa normanna di Messina, edificata nel 1091 dal Gran Conte Ruggero d'Altavilla.

Le Invasioni Digitali rientrano in un progetto di promozione del patrimonio storico, artistico e paesaggistico volto favorire una concezione aperta e diffusa della cultura. I partecipanti caricano le proprie foto, scattate durante l’invasione, sui social network inserendo gli hashtags indicati per la manifestazione. In tal modo, gli invasori si rendono protagonisti attivi, e non più meramente passivi, dell’arte. Il nuovo mondo delle reti sociali virtuali incoraggia la conoscenza e la condivisione, personalizzando inoltre l’appeal dell’offerta culturale.

Con le invasioni digitali non si parla di pubblico ma di partecipanti ad un progetto rivolto a diffondere la cultura digitale e l’utilizzo degli open data, formare e sensibilizzare le istituzioni all’utilizzo del web e dei social media per la realizzazione di progetti innovati rivolti alla co-creazione di valore culturale oltre che alla promozione e diffusione della cultura. Dal 24 aprile 2014 sono state organizzate 410 invasioni (delle quali 11 estere, negli Stati Uniti, in Albania, Australia e Germania). La Sicilia si distingue con ben 42 invasioni.

A Messina i promotori dell’invasione sono stati l’esperta di comunicazione digitale Sonia Gennaro, le associazioni promotrici del progetto “Adotta la Chiesa Normanna” (Piattaforma Creativa, CTG LAG, Giosef Italy, Associazione Ionio, Essenza Cultura), il programma radiofonico StartMeUp e il gruppo Instagramers Messina.

“La manifestazione Invasioni Digitali, è una forma di condivisione col mondo di pezzi di storia nazionale e locale, dice Eugenio Enea, presidente dell’associazione Ionio, “e qui in Sicilia, l’invasione è arricchita dalla straordinaria fusione di diverse culture”. A confermarlo, Sebastiano Busà di CTG LAG, “la Chiesa Normanna di Mili S.Pietro è un chiaro esempio di integrazione tra varie culture in Sicilia”.

Per Davide Rizzo di Piattaforma Creativa e Sonia Gennaro, “l’obiettivo dell’invasione è la riscoperta dei tesori e la valorizzazione del patrimonio culturale per rafforzare il legame tra la comunità cittadina e le sue radici. La logica del recupero dell’identità deve prevalere, almeno in una prima fase, su quella economico-turistica”.

Ha partecipato all’evento anche Fabio Todesco, docente di Restauro Architettonico all’Università degli Studi di Messina nonché autore del volume “Una proposta di metodo per il progetto di conservazione. La lettura archeologico stratigrafica della chiesa normanna di S. Maria presso Mili S. Pietro”. “L’iniziativa è ottima”, sottolinea Todesco, “serve ad avvicinare i cittadini al proprio patrimonio culturale, un patrimonio che viene normalmente bistrattato in quanto inteso essenzialmente in termini economici. La sua valorizzazione deve essere sostenuta dai cittadini ma non solo. “La lungimiranza è una capacità essenziale di cui le istituzioni non possono fare a meno”, spiega Todesco, “il recupero è un lavoro da programmare con cura, i cui risultati non sono certamente immediati”.

Oggi nel corso della manifestazione, i visitatori oltre a fotografare le bellezze del luogo, hanno segnalato alle autorità una serie di atti vandalici ai danni del portale della Chiesa. L’ennesima richiesta d’aiuto da parte del nostro patrimonio artistico.

L’invasione di stamani continua nel pomeriggio. Le foto sono già presenti sui social network con gli hashtags ufficiali (#invasionidigitali, #idmessina, #liberiamolacultura, #laculturasiamonoi, #siciliainvasa2014, #abbaziadelgranconte, e #igersmessina).

Gabriele Quattrocchi

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007