Aeroporto del Mela, c'è l'interesse di un gruppo multinazionale asiatico

Aeroporto del Mela, c’è l’interesse di un gruppo multinazionale asiatico

Aeroporto del Mela, c’è l’interesse di un gruppo multinazionale asiatico

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martedì 25 Febbraio 2014 - 16:45

Il coordinatore dei 6 Comitati territoriali interessati, l'ing. Carmelo Di Bartola, ha confermato l’altissimo interesse già manifestato, anche per iscritto, da un gruppo multinazionale asiatico che si prefigge, solo con fondi propri di progettare, costruire e gestire un aeroporto nella piana di Milazzo

I 6 Comitati Territoriali per l’aeroporto nella Piana di Milazzo, continuano l’impegno per favorire la realizzazione di un aeroscalo a servizio del comprensorio, così come sancito dal Piano Regionale Trasporti che prevede “un aeroporto nell’area costiera del messinese collegato con l’autostrada Me-Pa“.

Nei giorni scorsi, in un noto albergo di Milazzo, si è svolta una riunione operativa alla quale hanno partecipato l’ing. Carmelo Di Bartola, coordinatore dei Comitati Territoriali per l’aeroporto nella Piana di Milazzo, esponenti del Comitato Territoriale di Barcellona, del Centro Studi “Civis” di Milazzo e qualificati esponenti della società civile milazzese .

In apertura, Gian Filippo Muscianisi, presidente del Civis, che dal 2007, con proficua collaborazione, affianca i Comitati Territoriali, ha voluto evidenziare le nuove opportunità offerte dal reinsediamento del Consiglio Comunale di Milazzo, che con sua qualificata votazione potrà sollevare l’Amministrazione Pino dal gravoso incarico di dover esprimere, in solitudine, pronunciamenti amministrativi altrimenti di competenza del disciolto Consiglio Comunale, ovvero dell’organo di indirizzo e di controllo politico–amministrativo.

L’ing. Di Bartola è intervenuto per fare un quadro generale delle ultime iniziative dei Comitati, rendendo noto che lo scorso 17 febbraio sono state inviate, al Presidente del Consiglio Comunale di Barcellona e ai Presidenti delle Commissioni Consiliari competenti, richieste di convocazioni informali dei rispettivi organismi, che consentano ai Comitati Territoriali di esprimere il loro punto di vista e le loro osservazioni, sullo stato di avanzamento del progetto. Lo stesso Di Bartola ha riferito che entro qualche settimana saranno resi noti i primi nominativi dei componenti di un nuovo Comitato Tecnico-Scientifico che sarà di supporto alle attività dei Comitati. Inoltre è stato annunciato che nel corso della seduta informale del Consiglio Comunale di Barcellona, sarà proiettato in anteprima assoluta il filmato relativo alla simulazione delle operazioni di atterraggio, utilizzando come base di rappresentazione il territorio nel suo reale aspetto compreso gli insediamenti umani.

Di Bartola ha confermato l’altissimo interesse già manifestato, anche per iscritto, da un gruppo multinazionale asiatico che si prefigge, solo con fondi propri, di progettare, costruire e gestire un aeroporto nella provincia di Messina e di volerlo fare solo ed esclusivamente nella piana di Milazzo, precisamente nell’area che la Regione Siciliana ha indicato nel febbraio del 2003 e confermato nel febbraio 2007 ed ancora dalla Provincia Regionale di Messina.

Alla fine dell’incontro è stato stilato un corposo e variegato elenco delle iniziative, che saranno condotte nel primo semestre dell’anno, a partire dall’organizzazione di infoday a Milazzo e Messina dal tema “Costruiamo il Nostro Aeroporto”, cioè giornate di informazione e sensibilizzazione della cittadinanza durante le quali saranno raccolti dati che i cittadini vorranno fornire, riguardanti gli stessi come: viaggiatori/utenti aeroportuali, cittadini in cerca di occupazione che vogliono dare la propria disponibilità a lavorare nella o “attorno” alla struttura aeroportuale ed infine come imprenditori interessati ad avviare e gestire un’attività commerciale o di servizio comunque attinente alla struttura. Tutto ciò al fine di cominciare a tarare al meglio il piano industriale.

9 commenti

  1. Radere al suolo Raffineria+Enel e costruirci sopra l’aeroporto!

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  2. Ma perchè non la smettono? Ammesso che qualcuno lo volesse costruire, sarebbe un aeroporto di reggio 2, con un numero quotidiano di voli che si potrebbe contare sulle dita di una mano, con possibilità di occupazione limitate e di certo destinate ai soliti raccomandati, finanziato dai contribuenti con conseguenze spreco di denaro.

    No, grazie. Piuttosto, perchè non si potenziano i collegamenti con gli aeroporti già esistenti?

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  3. La soluzione di potenziare i collegamenti con gli aeroporti di Reggio e Catania ha due “difetti” :

    1) è una ottima idea
    2) costa poco

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  4. Prima delle elezioni ci vuole qualche opera immagginaria per promettere posti di lavoro, il Ponte a finito il suo corso di demagogia elettorale ora si sono inventati l’Aereoporto del Mela

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  5. Credo proprio che invece sarebbe un infrastruttura utilissima per il territorio e darebbe un impulso notevole al turismo ed alla economia locale se si pensa al vasto bacino di utenza che va dal versante jonico, Messina al versante tirrenico.
    La provincia di Messina e’ penalizzata sul versante dei trasporti e mal collegata. L’aeroporto di Catania e’ lontano,specie per i comuni tirrenici ( si pensi ad un turista che da Catania deve raggiungere Capo d’Orlando,Milazzo o le Isole Eolie) e l’aeroporto di Reggio non potra’ mai diventare l’aeroporto di riferimento per un territorio cosi’ vasto, proprio perche’ si trova dall’altra parte dello stretto, mal collegato con dei grossi limiti operativi e difficile da raggiungere.
    Si pensi ai posti di lavoro che potrebbe creare.
    La Sicilia e’ lontana dal resto d’Italia, e solo potenziando i collegamenti aerei e realizzando qualche aeroporto in piu’, si puo’ almeno compensare in parte questo gap.
    Nel Nord Italia, partendo da Torino ed arrivando a Trieste, ci sono almeno 9 aeroporti nello spazio di 500 Km.( Torino,Linate,Malpensa,Bergamo,Brescia,Verona,Treviso,Venezia,Trieste),in Sicilia, invece, solo Palermo,Catania,Trapani e Comiso.

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  6. Concordo con quanto detto sopra, ad oggi siamo completamente tagliati fuori dai collegamenti ferroviari (come tutta la Sicilia) e da quelli aerei, contrariamente alle altre provincie siciliane. Se atterriamo oltre le 20:00 a Catania o a Reggio tornare a casa è un’impresa usufruendo dei mezzi pubblici. L’aereoporto nella Valle del Mela può servire l’intera provincia tirrenica comprese le isole Eolie, la città e parte della provincia jonica. In altri commenti qualcuno dice che sarebbe un Reggio2, che ben venga dato che un reggino riesce ad andare comodamente nelle maggiori città italiane uscendo di casa un’ora prima del decollo.

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  7. MessineseAttento 26 Febbraio 2014 12:06

    Questa struttura, il cui accostamento con il ponte mi sembra quantomeno azzardato, sia per i costi che per la facilità di costruzione, sarebbe più che utile per servire uno dei comprensori turistici più ambiti e famosi d’Italia, le isole Eolie.
    E’ evidente, che molti di coloro che scrivono commenti negativi, non hanno mai provato a raggiungere Stromboli (tanto per fare un esempio) da Berlino, Londra, Mosca, ma anche da MIlano o la stessa Roma. Dico solo che sarebbe molto più agevole raggiungere Sidney.
    Quindi, a mio avviso, ben venga una pista d’atterraggio per MD80 ed A320, ovvero i modelli più usati per i voli interni.
    Da Roma si potrebbe essere sull’aliscafo per le isole in un massimo di 2,5 ore, contro le 5/6 attuali (calcolando anche i tempi di coincidenze varie).
    Sfido chiunque a negare l’effettivo vantaggio che l’intero comprensorio tirrenico avrebbe da quest’opera, che, ripeto, prevede un investimento abbastanza contenuto ed ha tempistiche molto brevi di fattibilità.

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  8. Non so perchè, ma quando sento parlare di aeroporto del Mela a me viene subito in mente Cinisi e Peppino Impastato. Si dice che Messina, e soprattutto il comprensorio tirrenico, hanno bisogno di questo aeroporto perchè questi territori sono collegati male a Catania e Reggio. Ma è proprio questo il problema: gli assi viari!! Se fra Messina e Catania ci fosse un’autostrada decente e un collegamento ferroviario ad alta velocità(come è già in programma alla Regione Sicilia: un treno che viaggia a 200Km/h impiegherebbe meno di mezz’ora per percorrere i 90Km che separano Messina da Catania)nessuno oserebbe parlare di questa ennesima cattedrale nel deserto.

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  9. Raddoppio della ferrovia Messina-Catania e suo prolungamento fino all’aeroporto di Catania. Un numero di corse adeguato che raggiungano il suddetto aeroporto in un’ora e voilà, il gioco è fatto. Sembra più difficile da realizzare che un aeroporto a Milazzo ma in realtà non lo è.

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