Quanto costa vivere in città e come variano i prezzi: tutti i dati dell'inflazione

Quanto costa vivere in città e come variano i prezzi: tutti i dati dell’inflazione

Quanto costa vivere in città e come variano i prezzi: tutti i dati dell’inflazione

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lunedì 30 Novembre 2015 - 15:25

Il servizio statistica del dipartimento comunale Servizi al Cittadino ha avviato la diffusione diretta degli indici dei prezzi al consumo riferiti al proprio territorio, secondo il calendario stabilito dall’Istat. Una novità che per il vicesindaco, Guido Signorino, rappresenterà un valore aggiunto per il Comune di Messina. Ecco tutti i dati di novembre 2015.

Quanto costa vivere a Messina? Come variano di mese in mese i prezzi di tutti i beni di consumo? Quali sono i prodotti che mantengono una tendenza omogenea e quali invece fanno registrare consistenti aumenti percentuali? Da oggi in città è possibile conoscere questi dati in tempo reale. In occasione del rilascio della stima preliminare dei dati dell’inflazione riferiti al mese di novembre 2015, il servizio statistica del dipartimento comunale Servizi al Cittadino ha avviato la diffusione diretta degli indici dei prezzi al consumo riferiti al proprio territorio, secondo il calendario stabilito dall’Istat. Una novità che per il vicesindaco, Guido Signorino, rappresenterà un valore aggiunto per il Comune di Messina. Opportunità che ha portato a Palazzo Zanca gli esponenti nazionali dell’Istat.

“Esprimo apprezzamento per il lavoro svolto dall'ufficio statistica per la consuetudine puntualità nella diffusione dei dati e nella fattispecie della rilevazione dei prezzi – ha evidenziato il vicesindaco Signorino – per l'Amministrazione è motivo di soddisfazione avere qui con noi a Messina i vertici dell'Istat nazionale. La diffusione diretta dei dati consentirà al nostro Comune di esprimere una qualità aggiuntiva rispetto a quella di base, perché attraverso la tempestività e un maggiore dettaglio dei dati medesimi sarà possibile un'immediata comparazione con quelli nazionali”.

All'incontro hanno partecipato anche, in rappresentanza del Comune, Letteria Santa Pollicino, dirigente del dipartimento Servizi al Cittadino; e Maurizio Mondello, responsabile del Servizio Statistica; per l’Istat, Federico Polidoro, dirigente del Servizio Prezzi al consumo; e Rosabel Ricci, responsabile dell’Unità operativa rilevazione territoriale prezzi al consumo; per l'Università degli Studi di Messina, Massimo Mucciardi e Romina Gargano del Centro statistico dell'Ateneo; e i componenti della Commissione di controllo della rilevazione dei prezzi al consumo.

L’incontro di oggi è arrivato in concomitanza della pubblicazione, da parte dell’Istat, dei dati sull’inflazione del mese di novembre 2015 a Messina. Dati da leggere e analizzare con attenzione e che regalano una chiara e nitida fotografia dell’andamento dei prezzi nella città di Messina. Scopriamo dunque cosa è accaduto nel mese di novembre.

TUTTI I DATI

L’indice provvisorio dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC) con tabacchi, cresce del +0,1% rispetto al mese precedente e del +0,4% rispetto a novembre 2014. In particolare crescono i Beni alimentari, per la cura della casa e della persona che registrano una variazione positiva sia congiunturale (+1) che tendenziale (+1,7). Le variazioni congiunturali positive sono relative alle divisioni: Prodotti alimentari e bevande analcoliche (+1,2%), Abbigliamento e calzature (+0,1%), Comunicazioni (+0,2%). Decrescono i prodotti delle divisioni: Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (-0,1%), Mobili, articoli e servizi per la casa (-0,1%), Trasporti (-1,2%), Ricreazione, spettacoli e cultura (-0,5%), ed Altri beni e servizi (-0,2%). Nessuna variazione per: Bevande alcoliche e tabacchi, Servizi sanitari e spese per la salute, Istruzione e Servizi ricettivi e di ristorazione.

Le variazioni tendenziali riguardano la crescita di: Prodotti alimentari e bevande analcoliche (+1,9%), Bevande alcoliche e tabacchi (+3,0%), Abbigliamento e calzature (+1,4%), Mobili, articoli e servizi per la casa (+0,5%), Servizi sanitari e spese per la salute (+0,1%), Ricreazione, spettacoli e cultura (+0,3%), Istruzione (+0,7%), Servizi ricettivi e di ristorazione (+1%), Altri beni e servizi (+0,2%). Decrescono tendenzialmente le divisioni: Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (-0,1%), Trasporti (-3,1%), e Comunicazioni (-0,4%).

Nel dettaglio delle divisioni di spesa si registra: Alimentari e bevande analcoliche nel mese di novembre si evidenzia una crescita dei prezzi, della divisione di spesa del +1,2% rispetto al mese precedente che crescono anche su base tendenziale del +2%. Le variazioni congiunturali sono relative alla crescita di: Frutta (+11,6%), Vegetali (+2,6%), Oli e grassi (+1,4%), Pesci e prodotti ittici (+0,8%), Caffè, tè e cacao (+0,2%), Zucchero, confetture, miele, cioccolato e dolciumi (+0,2%), Acque minerali, bevande analcoliche, succhi di frutta e verdura (+0,1%), Carni (+0,1%). Decrescono: Prodotti alimentari n.a.c. (-0,1%), Latte, formaggi e uova (-0,3%), Pane e cereali (-0,4%). Bevande alcoliche e tabacchi nessuna variazione rispetto al mese precedente, cresce su base tendenziale del +3%. Le classi di spesa che subiscono comunque una variazione congiunturale sono: Birre (+0,6%) ed Alcolici (+0,4%), mentre è invece da evidenziare un consistente decremento crescita su base tendenziale per Tabacchi (3,8+%) ed Alcolici (+1,8%). Abbigliamento e Calzature nel mese di novembre la divisione cresce sia rispetto al mese precedente del +0,1% che tendenziale del +1,4%. Le variazioni congiunturali sono relative alla crescita di: Indumenti (+0,2%), decrescono invece le Scarpe ed altre calzature del -0,1%. Su base tendenziale crescono: Altri articoli d'abbigliamento e accessori per l'abbigliamento (+2,8%), Servizi di lavanderia, riparazione e noleggio abiti (+2,6%), Scarpe ed altre calzature (+2%), e Indumenti (+1,2%). Abitazione, acqua, elettricità e combustibili decresce del -0,1% rispetto al mese precedente e anche su base tendenziale del -0,1%. La classe di spesa che subisce una variazione congiunturale è il Gasolio per riscaldamento (-0,7%). Su base tendenziale crescono le classi: Raccolta rifiuti (+6,1%), Prodotti per la riparazione e la manutenzione della casa (+2,1%), Combustibili solidi (+1,2%), Servizi per la riparazione e manutenzione della casa (+0,9%); diminuiscono: Energia elettrica (-0,3%), Affitti reali per l'abitazione principale (-0,5%), Gas (-2%), Altri servizi per l'abitazione n.a.c. (-2,6%), Gasolio per riscaldamento (-9%). Mobili articoli e servizi per la casa decresce del -0,1% rispetto al mese precedente, mentre su base tendenziale cresce del +0,5%. Le variazioni congiunturali sono relative alla crescita delle classi di spesa: Grandi apparecchi domestici elettrici e non (+0,2%), Cristalleria, stoviglie e utensili domestici (+0,1%), Beni non durevoli per la casa (-0,1%), Piccoli elettrodomestici (-2,3%). La crescita su base tendenziale è attribuibile a: Articoli tessili per la casa (+3,7%), Riparazione di mobili, arredi e rivestimenti per pavimenti (+1,4%), Grandi utensili ed attrezzature per la casa ed il giardino (+1,3%), Cristalleria, stoviglie e utensili domestici (+0,9%), Servizi per la pulizia e la manutenzione della casa (+0,7%), Piccoli utensili ed accessori vari (+0,6%), Mobili e arredi (+0,5%), Tappeti e altri rivestimenti per pavimenti (+0,5%), Grandi apparecchi domestici elettrici e non (+0,3%). Decrescono: Beni non durevoli per la casa (-0,2%), Piccoli elettrodomestici (-1,6%). Servizi sanitari e spese per la salute nessuna variazione rispetto al mese precedente mentre si registra una leggera crescita su base tendenziale del +0,1%. Su base congiunturale le classi che subiscono una variazione sono: Altri prodotti medicali (+0,3%), e Prodotti farmaceutici (-0,1%). Le variazioni tendenziali riguardano la crescita di: Servizi ospedalieri (+0,5%), Servizi medici (+0,2%) e Servizi paramedici (+0,1%), mentre decrescono: Prodotti farmaceutici (-0,3%), Altri prodotti medicali (-0,6%), e Attrezzature ed apparecchi terapeutici (-1,3%). Trasporti: I prezzi della divisione trasporti registrano una variazione congiunturale del -1,2% ed una flessione tendenziale del -3,0%. Le principali variazioni congiunturali riguardano i prodotti delle classi: Motocicli e ciclomotori (+0,1%), Manutenzione e riparazione mezzi di trasporto privati (+0,1%). Decrescono le classi: Trasporto passeggeri su strada (-0,1%), Carburanti e lubrificanti per mezzi di trasporto privati (-0,7%), Trasporto passeggeri su rotaia (-1,6%), Trasporto marittimo e per vie d'acqua interne (-3,2%), Trasporto aereo passeggeri (-13,5%). Tendenzialmente crescono le classi: Trasporto marittimo e per vie d'acqua interne (+5,7%), Pezzi di ricambio e accessori per mezzi di trasporto privati (+3%), Automobili (+1,9%), Trasporto multimodale passeggeri (+1,5%), Motocicli e ciclomotori (+1,4%), Biciclette (+0,4%). Decrescono: Manutenzione e riparazione mezzi di trasporto privati (-0,1%), Altri servizi relativi ai mezzi di trasporto privati (-0,1%), Trasporto passeggeri su strada (-0,6%), Trasporto aereo passeggeri (-3,2%), Trasporto passeggeri su rotaia (-3,5%), e Carburanti e lubrificanti per mezzi di trasporto privati (-9,8%). Comunicazioni la divisione presenta una variazione congiunturale positiva (+0,2%), ed è in decrescita, nel provvisorio, su base tendenziale (-0,4%). Le principali variazioni congiunturali riguardano la crescita di: Apparecchi telefonici e telefax (+1,9%) e dei Servizi di telefonia e telefax (+0,1%). Su base tendenziale crescono i Servizi postali (+7%), mentre diminuiscono: Apparecchi telefonici e telefax (-2,2%) e i Servizi di telefonia e telefax (-0,5%). Ricreazione, spettacoli e cultura: nel mese di novembre risulta una variazione congiunturale negativa del (-0,5%) e mentre su quella tendenziale risulta una crescita del (+0,3%).

Le classi che crescono rispetto al mese precedente sono: Articoli per giardinaggio, piante e fiori (+0,9%), Libri (+0,8%), Articoli sportivi, per campeggio e attività ricreative all'aperto (+0,1%), Animali domestici e relativi prodotti (+0,1%); diminuiscono le classi: Apparecchi fotografici e cinematografici e strumenti ottici (-0,1%), Servizi ricreativi e sportivi (-0,2%), Beni durevoli per ricreazione all'aperto (-0,3%), Apparecchi per il trattamento dell'informazione (-0,5%), Giornali e periodici (-1%), Giochi, giocattoli e hobby (-1,7%), Supporti di registrazione (-2,2%), Pacchetti vacanza (-3,8%), Apparecchi di ricezione, registrazione e riproduzione di suoni e immagini (-4,3%). Le variazioni tendenziali riguardano la crescita di: Apparecchi fotografici e cinematografici e strumenti ottici (+3,9%), Supporti di registrazione (+1,3%), Beni durevoli per ricreazione all'aperto (+0,9%), Giochi, giocattoli e hobby (+3,9%), Articoli sportivi, per campeggio e attività ricreative all'aperto (+0,3%), Animali domestici e relativi prodotti (+0,7%), Articoli per giardinaggio, piante e fiori (+2,8%), Servizi veterinari e altri servizi per animali domestici (+0,4%), Servizi ricreativi e sportivi (+0,7%), Servizi culturali (+2,3%), Libri (+1,2%) e Giornali e periodici (+1,1%), Articoli di cartoleria e materiale da disegno (+1,4%). Decrescono: Apparecchi di ricezione, registrazione e riproduzione di suoni e immagini (-6,4%), Apparecchi per il trattamento dell'informazione (-1,3%) e Pacchetti vacanza (-3,6%). Nessuna variazione per: Strumenti musicali e beni durevoli per ricreazione al coperto e Giochi, lotterie e scommesse. Istruzione: La divisione cresce del +0,7% rispetto a novembre 2014, mentre risulta nessuna variazione rispetto al mese precedente. Le variazioni tendenziali sono attribuibili alle classi: Scuola dell'infanzia ed istruzione primaria (+0,1%), Istruzione secondaria (+0,7%) e Istruzione universitaria (+1%). Nessuna variazione per: Corsi d'istruzione e di formazione. Servizi ricettivi e di ristorazione: stabile su base mensile, cresce su base annua del +1,0%. Le variazioni tendenziali riguardano le classi: Servizi di alloggio (+3,5%), Mense (+8%) e Ristoranti, bar e simili (+0,5%). Altri beni e servizi: divisione è in decrescita su base mensile (-0,2%), mentre su base tendenziale cresce del (+0,2%). Le variazioni congiunturali sono attribuibili alle classe di spesa: Altri apparecchi non elettrici, articoli e prodotti per la cura della persona (+0,1%), Servizi di parrucchiere e trattamenti di bellezza (-0,1%), Gioielleria ed orologeria (-0,5%), Altri servizi finanziari n.a.c. (-1,9%). Su base tendenziale variano: Servizi di parrucchiere e trattamenti di bellezza (+0,4%), Altri apparecchi non elettrici, articoli e prodotti per la cura della persona (+1,3%), Assistenza sociale (+0,4%), Gioielleria ed orologeria (+3,5%) ed Altri effetti personali (+0,9%), Servizi assicurativi connessi alla salute (-0,4%), Apparecchi elettrici per la cura della persona (-0,8%), Assicurazioni sui mezzi di trasporto (-1,9%), Altri servizi finanziari n.a.c (-0,4%). Nessuna variazione per gli Altri servizi n.a.c.

I dati definitivi indicano che l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, aumenta del 0,3% sia su base mensile che su base tendenziale, del 0,5%. In città le principali variazioni su base mensile riguardano principalmente al ribasso dei prezzi relativi ai servizi sanitari e spese per la salute (-0,2%), ai trasporti (-0,9%), ai servizi ricettivi e di ristorazione (-0,2%) ed all’aumento dei prezzi relativi alla ricreazione, spettacoli e cultura (+0,2%), prodotti alimentari e bevande analcoliche (+0,7%), alle bevande alcoliche e tabacchi (+0,1%), all’abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+1,6%), alle comunicazioni (+0,1%), all’abbigliamento e calzature (+1%), mobili, articoli e servizi per la casa (+0,1%),istruzione (+0,7%), altri beni e servizi (+0,1%). In particolare, su base tendenziale, registrano una diminuzione dei prezzi relativi ai trasporti (-3,4%) ed un aumento dei prezzi relativi ai prodotti alimentari e bevande analcoliche (+2,2%), alla comunicazione (+0,6%), alle bevande alcoliche e tabacchi (+3%), all’abbigliamento e calzature (+1,3%), ai mobili, articoli e servizi per la casa (+1,2%),ai servizi sanitari e spese per la salute (+0,2%), alla ricreazione spettacoli e cultura (+0,5%), all’istruzione (+0,7%), ai servizi ricettivi e di ristorazione (+1,1%), agli altri beni e servizi (+0,1%).

I prezzi delle rimanenti divisioni non variano. Nel mese di ottobre l’indice generale dei prezzi al consumo, relativo ai prodotti ad alta frequenza di acquisto presenta una variazione su base mensile, in tutte le province di Sicilia, un andamento negativo. In particolare l’indice dei prodotti ad alta frequenza di acquisto, su base mensile diminuisce a Caltanissetta (+0,3%), Catania (+0,1%), Messina (+0,3%), Palermo (+0,1%), Siracusa (0%) e Trapani (+0,1%). Andamento decrescente anche per i prodotti a media frequenza. Crescono invece i prodotti a bassa frequenza di acquisto in particolare a Catania (+0,2%), Messina (+0,2%), Palermo (+0,1%), Siracusa (+0,3%) e Trapani (+0,2%). Le variazioni tendenziali, nel mese di ottobre, mostrano un andamento decrescente per i prodotti ad alta frequenza, mentre per i prodotti a media frequenza risulta un andamento positivo. Crescono i prodotti a bassa frequenza di acquisto in particolare a Catania 0,3%, Messina 1,1%, Siracusa 0,5% e Trapani 0,2%”.

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