Il Genio Civile chiede integrazioni anche per il porto di Tremestieri

Il Genio Civile chiede integrazioni anche per il porto di Tremestieri

Marco Ipsale

Il Genio Civile chiede integrazioni anche per il porto di Tremestieri

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giovedì 15 Febbraio 2018 - 00:32

In questo caso sono "solo" sei prescrizioni. Il dettagliato elenco di criticità al progetto

Non solo nuova via don Blasco, per la quale il Comune risponderà oggi alle trenta criticità evidenziate dal Genio Civile. Ma anche per il porto di Tremestieri (il cui dragaggio inizierà non prima di lunedì) l'ufficio tecnico regionale chiede integrazioni.

Il dirigente Leonardo Santoro, in questo caso, è più ottimista dopo la firma del verbale di presa d'atto in cui sono state condivise le criticità del progetto esecutivo e "concordate procedure e modalità di ottimizzazione". Il verbale, sottoscritto ieri da Comune, Genio Civile e impresa, – dice Santoro – "consentirà una rapida ed efficace risoluzione delle problematiche riscontrate nell'ambito dell'istruttoria svolta dall'Ufficio a seguito della presentazione da parte del Comune di Messina in dala 27 dicembre 2017 di parte delle opere previste nella realizzanda piattaforma logistica intermodale".

Erano presenti, oltre ai dirigenti del Genio Civile, il rup (responsabile unico del procedimento) Vito Leotta, e i progettisti per l'impresa appaltatrice (la Coedmar), Alfonso Corrente e Vincenzo Iacopino. Individuato anche il direttore dei lavori, che sarà Pietro Certo, del Provveditorato interregionale opere pubbliche.

Se, però, non sono i trenta punti della via don Blasco, anche in questo caso la relazione è corposa e riguarda la necessità di conseguire "i nulla osta esecutivi in adempimento alle prescrizioni di cui al parere numero 115 del 2016 della Commissione regionale lavori pubblici".

Stavolta il Genio Civile riassume le richieste in "soli" sei punti:

  1. Verbale di validazione del progetto esecutivo a firma del rup;
  2. Dichiarazione del direttore dei lavori sulla conformità dei luoghi al progetto redatto e di conformità delle opere, al progetto approvato in linea tecnica dal rup;
  3. Autorizzazione all’attraversamento delle opere di proprietà Rfi;
  4. Richiedere nulla osta idraulico esecutivo per i torrenti: Canneto, Farota, Guidari, Palumara;
  5. Produrre piano di manutenzione dell’intera opera portuale, con particolare riferimento alle modalità di mantenimento nel tempo della funzionalità idraulica degli alvei tombinati;
  6. Istanza parere sugli Impianti elettrici.

L’amministrazione comunale, infatti, ha avanzato domanda per il conseguimento dell’autorizzazione sismica all’inizio lavori per le opere sui torrenti Farota e Guidari ma serve anche quella per le opere ricadenti sul demanio regionale marittimo, tanto che già lo scorso 2 febbraio il Genio Civile aveva chiesto chiarimenti al rup.

Devono essere ancora acquisite, inoltre, – si legge nel verbale – “una serie di autorizzazioni all’inizio lavori e nulla osta esecutivi” come già prescritto nel parere del 2016: il nulla osta idraulico esecutivo e il parere sugli impianti elettrici.

AUTORIZZAZIONE LAVORI IN ZONA SISMICA PER LE OPERE SUI TORRENTI FAROTA E GUIDARI

Deve essere fornita efficace soluzione tecnica alle prescrizioni impartite con nulla osta idraulico preliminare condizionato, emesso con nota numero 154571 del 9 agosto 2016 riepilogate in tre punti:

  1. evitare quanto più possibile il restringimento della sezione idraulica del torrente Farota in corrispondenza dell’attraversamento della Strada statale 114 nel tratto d’intercettazione della rete fognaria cittadina:
  2. si dovrà prevedere che lo sfioro esistente a monte del casello autostradale nel torrente Canneto, in caso di saturazione della vasca di sedimentazione in progetto, garantisca che il materiale detritico in esubero venga a depositarsi lungo il canale in cemento armato a cielo aperto di collegamento dei torrenti Canneto- Farota, evitando che lo stesso possa intercettare i caselli autostradali o la sottostante Strada statale 114;
  3. lo sbocco dei torrenti all'interno della luce portuale può provocare l’insabbiamento dei canali medesimi in caso di eventi marini avversi, con conseguente restringimento della sezione idraulica e serio pericolo per la piattaforma logistica con grave nocumento per la pubblica e privata incolumità.

In poche parole, è necessaria un’adeguata periodica manutenzione, i nuovi alvei fluviali devono essere previsti a cielo aperto, mentre i previsti pozzetti ispettivi non sono risolutivi e servono rampe di accesso per i mezzi che dovranno rimuovere i detriti.

Il Genio Civile “rimane pertanto in attesa di formale istanza per il conseguimento del prescritto nulla osta idraulico esecutivo. Il tutto dovrà essere corredato da adeguati calcoli ed esecutivi idraulici riferiti all’intero tratto degli alvei fluviali".

AUTORIZZAZIONE SISMICA PER OPERE RICADENTI SU DEMANIO REGIONALE MARITTIMO

"Per le opere d’arte inerenti il ripascimento protetto, costituite da scogliere emerse, scogliere sommerse e pennelli trasversali e per le opere di protezione marittima della foce del torrente Canneto, occorre richiedere ed acquisire, prima della realizzazione delle opere, l’autorizzazione sismica all’inizio lavori previa trasmissione al Genio Civile dei relativi elaborati previsti dal decreto".

CONSEGNA AREE DEMANIO MARITTIMO REGIONALE

“Prima dell’esecuzione dei lavori da realizzarsi nelle aree demaniali esterne a quelle gestite dall’Autorità Portuale di Messina, dovrà acquisirsi, ove non sia già stato fatto, la formale consegna delle aree demaniali marittime da parte della Regione. Occorre inoltre individuare, in via definitiva, tutti i soggetti che saranno responsabili della manutenzione delle opere idrauliche fociali ricadenti sia in ambito dell’Autorità portuale che in ambito di demanio marittimo regionale, esterne alle predette, ma asservite alla funzionalità dell’infrastruttura portuale".

PARERE SUGLI IMPIANTI ELETTRICI

"Per l’impianto di linee di trasmissione e di distribuzione per la connessione, si dovrà fare istanza al Genio Civile".

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