Speciale Milano Fashion Week. Collezioni Uomo Autunno-Inverno 2013/2014

Speciale Milano Fashion Week. Collezioni Uomo Autunno-Inverno 2013/2014

Speciale Milano Fashion Week. Collezioni Uomo Autunno-Inverno 2013/2014

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venerdì 22 Febbraio 2013 - 11:39

Dopo varie esperienze di vita in Italia ed all'estero, Maria Giulia Giuttari torna a Messina per occuparsi dell'azienda di famiglia che opera nel settore della moda di alto livello da quasi quarant'anni

Kenzo (Foto 1 della fotogallery)
Sono stati ospiti speciali per le presentazioni uomo 2013-2014 al Pitti immagine di Firenze (tra le le più importante fiere mondiali dedicate all’abbigliamento) e rappresentano insieme a pochi altri stilisti il futuro della moda.
Stiamo parlando di Humberto Leon e Carol Lim ,da poche stagioni direttori creativi della maison Kenzo ,gruppo Moet Hennessy Louis Vuitton.
Californiani di origini asiatica,hanno attirato l’attenzione del colosso francese del lusso,per essere fondatori dei concept stores ,Opening Cerimony.
Chi è aggiornato sulle tendenze della moda sa che le loro creazioni ,concepite nelle ultime stagioni per Kenzo ,sono diventate in brevissimo tempo la nuova ossessione di fashion blogger e fashion addicted
Per il prossimo inverno 2013/14 propongono giacche over dai tagli netti e dai volumi ampi portati con pantaloni skinny .Tessuti tecnici , funzionali,resistenti alla pioggia, al vento, al fuoco.Le stampe riproducono perfettamente cielo e nuvole e garantiscono un camouflage perfetto per militari fluttuanti.
Sembra il quadro perfetto del nostro tempo,potremmo scattare una foto oppure sentirci dentro Golconda.
Golconda,la ricca città dell’india ,celebre nell’antichità per i suoi giacimenti di diamanti è anche titolo della celebre opera di Magritte, in cui preoccupanti omini vestiti distintamente sono sospesi nel cielo.
Non è chiaro se atterrano per la forza di attrazione che esercita su di essi la ricchezza materiale e quindi il potere o se al contrario abdicano e si innalzano perché puramente attratti dal divino.
Versace (Foto 2 e 3 della Gfallery)
il Principe di Galles per il giorno e la giacca tuxedo per la sera annunciano un ritorno alla sartorialità ,ovviamente totalmente rivoluzionata e “svuotata” del suo significante : il conformismo.
Ecco quindi che ai cappotti dal taglio rigorosamente maschile vediamo abbinato un pizzo stretch ,che non serve assolutamente a sedurre quanto a provocare ,dissimulare e dissacrare.
Dimostrazione del fatto che per adottare uno stile bisogna inevitabilmente prima disfarsene.
Disfarsi delle regole,disfarsi del rigore,disfarsi della forma stessa.
Contrariamente al principio di conservazione della massa secondo cui nulla si crea nulla si distrugge e tutto si trasforma ,si attua un percorso creativo in cui tutto si distrugge per creare qualcosa di singolo e originale.
Vivienne Westwood (Foto 4 della Fotogallery)
Un po’ Dandy ,un po’ Hipper, un po’ Hip Hop ,un po’ Pop! si fatica a menzionare,oltre che a pronunciare, gli innumerevoli spunti culturali metropolitani proposti da Vivienne Westwood.Il suo messaggio non è espresso attraverso un codice estetico ma scritto ed espresso in un vero e proprio manifesto “Join The Climate Revolution” di cui la stilista si fa portavoce. «La rivoluzione è già iniziata» – dichiara alla stampa la stilista – «Il cambiamento del clima causato dalle azioni dell’uomo è accettato dalla maggior parte delle persone.
Attraverso la propria condotta di vita le persone stanno cambiando i loro valori e il loro comportamento. La lotta non è più fra classi o fra il ricco e il povero, bensì tra idioti ed eco-responsabili». In realtà viene difficile credere che i cambiamenti climatici possano essere causati dal comportamento del singolo individuo.
E’ ovvio invece ,che sono le multinazionali che distribuiscono cibo prodotto in un punto del mondo e consumato a migliaia di chilometri di distanza eliminando le realtà produttive locali, ad averne responsabilità certa.
Il manifesto,comunque , invita ad un comportamento ragionevolmente condivisibile.
Qualora interessasse, ecco elencati i dieci punti da rispettare:
1. Il denaro è il mezzo per un fine, non un fine in sé e per sé.

2. Qualità contro Quantità

3. Acquistare meno, scegliere meglio, far si che duri. “Io non spreco mai il denaro, io lo spendo” Oscar Wilde.

4. Preparare e cucinare il proprio cibo.

5. Eliminare, quando possibile, la plastica.

6. Tenersi informati.

7. ONG: ce ne sono migliaia, sostenetene una in particolare e date ad essa il vostro contributo. Apprenderete molto.

8. Tenere conto della responsabilità di non avere o di avere bambini.

9. Prendere parte attivamente alla Rivoluzione che ci si sta apprestando a costruire.

10. Impegnarsi nell’arte e nella cultura (consumatore scendi dal tapis roulant, discrimina non subire).

Maria Giulia Giuttari

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