"Spot Provincia": fare impresa in modo ecosostenibile

“Spot Provincia”: fare impresa in modo ecosostenibile

Eleonora Corace

“Spot Provincia”: fare impresa in modo ecosostenibile

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venerdì 08 Febbraio 2013 - 16:11

Presentato oggi a palazzo dei Leoni il progetto “Spot Provincia”, che vede come capofila la provincia regionale di Palermo affiancata da quelle di Siracusa e Messina. L’iniziativa darà la possibilità a cinque giovani messinesi di fare impresa nel rispetto di uno sviluppo ecosostenibile

Presentato stamattina a Palazzo dei Leoni il progetto “Spot Provincia”. Coordianata dalle Provincie regionali di Palermo, Messina e Siracusa, offrirà a cinque giovani laureati messinesi, e altrettanti ragazzi di Siracusa e Palermo, l’opportunità di avviare un’attività imprenditoriale nel settore dello sviluppo sostenibile. Puntando quindi sulla cura del territorio e l’ambiente. Oltre a dare spazio ai giovani il progetto vuole valorizzare beni demaniali di grande valenza ambientale e culturale, ma poco conosciuti e quindi anche sfruttati. Come hanno sottolineato Gabriele Schifilliti, dirigente dell’ufficio politiche giovanili e Carmelo Lembo, esperto al ramo dell’Ente Provincia.

Nel corso della conferenza di oggi sono stati illustrati i quattro progetti realizzati in collaborazione con Palazzo dei Leoni, volti alla valorizzazione e alla tutela del territorio provinciale, soprattutto quello dei Nebrodi e della riserva di Capo Peloro. Le iniziative saranno coordinate da varie associazioni giovanili impegnate nell’ecologia come nel mondo universitario. L’intento è quello di creare un’interazione tra i giovani e l’ambiente per valorizzare il territorio e creare economia.

Gabriella Raffa, del Museo del Fango, ha illustrato il progetto legato alla rivalutazione del Monastero di San Placido Calonerò, portato avanti con la collaborazione della Uisp – unione italiana sport per tutti e il Circolo Umberto Fiore. “I ragazzi individueranno dei percorsi paesaggistici e culturali attraverso esperienze sportive come equitazione e trekking, nel territorio compreso tra i Nebrodi e lo Stretto di Messina.Percorsi che vogliono rappresentare un incentivo per lo sviluppo ambientale, culturale ma anche economico del territorio”. Tutto questo nell’ottica di un turismo di qualità, culturale e responsabile. Il progetto regalerà la possibilità di costituirsi in impresa sociale ai ragazzi che vi parteciperanno. Questi ultimi saranno scelti prioritariamente tra coloro che rientrano negli elenchi degli sfollati dei territori alluvionati. I percorsi di turismo responsabile coinvolgeranno, inoltre, direttamente le zone colpite dal dramma del 2009, come Giampilieri e Scaletta Zanclea.

Per la tutela della riserva di Capo Peloro si battono, invece, le associazioni farò più Verde ed Ex Novo. Che grazie al progetto approvato dalla Provincia di Messina, svolgeranno per due anni iniziative di educazione ambientale e promozione dell’area. Questo per creare una sinergia tra i giovani e l’ambiente. Valorizzando la zona e creando ad un tempo economia. “E’ stato interessante mettere a confronto giovani professionisti e vedere il frutto del loro lavoro” – spiega Federica Mulè, presidente dell’associazione Ex Novo – “A prescindere dalle personali posizioni politiche, lavorando insieme si può arrivare ad avere un risultato per fare ripartire questa città”.

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