Nizza. Il consiglio rinvia il bilancio, mentre continua la polemica sulle istituzioni comunali

Nizza. Il consiglio rinvia il bilancio, mentre continua la polemica sulle istituzioni comunali

Giusy Briguglio

Nizza. Il consiglio rinvia il bilancio, mentre continua la polemica sulle istituzioni comunali

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giovedì 30 Luglio 2015 - 22:05

I comuni, dopo l’approvazione della legge regionale 9 luglio 2015, sono tenuti sin da subito a fornire il riaccertamento dei residui attivi e passivi, senza il quale non si può fare il bilancio che dovrà tenere conto dei debiti e dei crediti realmente esigibili

Il consiglio comunale di Nizza di Sicilia ha rinviato all’unanimità la trattazione del bilancio di previsione. La motivazione va ricercata nella legge regionale 9 luglio 2015 (Ddl n.997) che, modificando la legge regionale 9 maggio 2015, ha annullato la proroga al 1 gennaio 2016 dell’armonizzazione contabile degli enti locali. I comuni sono dunque tenuti sin da subito a fornire il riaccertamento dei residui attivi e passivi, senza il quale non si può fare il bilancio che dovrà tenere conto dei debiti e dei crediti realmente esigibili.

E’ stato approvato invece il bilancio di previsione delle tre istituzioni comunali -Parco Suburbano “La Rocca di Buticari”, Servizi Sportivi e Cittadella della Speranza- che ha riaperto la polemica relativa alle indennità percepite dai tre direttori. La posizione del gruppo di minoranza, che ha votato contro, è ormai nota: perché non dare l’incarico a un assessore invece di sperperare circa 2/3 delle entrate delle istituzioni (dai 10 ai 14 mila euro) per pagare i direttori, quando questi soldi potrebbero servire per finanziare altre attività?

“Il discorso verte sempre sugli stessi argomenti -ha replicato il capogruppo di maggioranza Interdonato-. L’Istituzione è una scelta dell’amministrazione e per noi va bene”. “Una scelta scellerata -ha ribattuto il consigliere di minoranza Briguglio- nonostante abbiate i modi di gestire questa Istituzione diversamente continuate su questa strada”.

Leggermente diversa la posizione in merito alla Cittadella della Speranza: pur votando contro, la compagine di opposizione ha precisato che sarebbe favorevole affinché il Comune impegni maggiori somme a favore dell’Ente benefico togliendo, però, l’indennità al direttore.

Sulla questione interviene infine il sindaco: “L’argomento delle Istituzioni comunali è un momento dove si crea un contrasto forte tra maggioranza e minoranza. Desidero precisare che la prima istituzione (quella del Parco Suburbano) nacque da una delibera del consiglio comunale, perché alcuni servizi possono essere esternalizzati. L’istituzione è durata nel tempo: si è sempre fatto un discorso di economia, mai di operato. Voglio rappresentare che il Parco ha tratto benefici da questa modalità. Probabilmente il comune ha speso dei soldi, ma sono soldi per l’ambiente sotto forma di indennità. Il Parco ne ha beneficiato -ha concluso Di Tommaso- una gestione esternalizzata è diversa da una gestione comunale”.

Giusy Briguglio

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