Il bilancio di Amam: calano i debiti ma i crediti restano altissimi

Il bilancio di Amam: calano i debiti ma i crediti restano altissimi

Marco Ipsale

Il bilancio di Amam: calano i debiti ma i crediti restano altissimi

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mercoledì 21 Dicembre 2016 - 12:06

L’Azienda acque ha firmato una transazione con Eni, diminuendo il debito da 17 a 10 milioni, dei quali la metà già pagati e altri rateizzati. Tentativi di transazione anche con Enel, in questo caso il debito è di 22 milioni. I debiti, in totale, sono 35 milioni a fronte di crediti per 86 milioni, dei quali una trentina ormai inesigibili

35 milioni di debiti e 86 milioni di crediti, che però in realtà si riducono a 56, perché 30 sono ormai diventati inesigibili e quindi andati persi. Bastano questi pochi numeri per evidenziare le “stranezze” di Amam, niente a che vedere con le altre partecipate messinesi ma neanche, per questo, con le altre aziende idriche italiane. E la “stranezza” sta soprattutto nel fatto che i crediti sono elevatissimi, molto al di sopra della media nazionale. Per fare l’esempio di una provincia confinante, la Sidra (Servizio idrico dell’area di Catania) ha crediti per 16 milioni.

L’Amam si è affidata a società esterne di riscossione crediti e di lettura contatori, anche a diversi legali, ma i risultati non sono quelli sperati. “Se i crediti sono ancora altissimi – dice il presidente Leonardo Termini –, è evidente che qualcosa non ha funzionato. L’affidamento della riscossione dei crediti è costata 10 milioni dal 2004 al 2015, i costi sono stati coperti ma non ci sono stati grandi miglioramenti, per questo abbiamo deciso di chiudere i rapporti. Le colpe sono anche dell’Amam, che negli anni non ha controllato a dovere. Nessun’azienda idrica ha crediti così alti, ce li trasciniamo da troppi anni, chi ha sbagliato dovrà assumersi le proprie responsabilità”.

Il bilancio annuale si è chiuso con utile di circa 400mila euro. “Ma se si fossero salvaguardati alcuni crediti sarebbe stato di circa 4 milioni – prosegue -. E questo in un anno in cui abbiamo affrontato una serie di emergenze e speso somme importanti per interventi a Forza d’Agrò e Calatabiano. Basti pensare che qui solo la sorveglianza ci costa circa 30mila euro al mese, di mesi ne sono trascorsi 13 e quindi siamo ad una spesa provvisoria di circa 400mila euro”.

Buone nuove, invece, arrivano sul fronte dei debiti. E’ stata fatta una transazione con Eni e il debito è stato ridotto da 17 a 10 milioni, dei quali la metà già pagati e l’altra metà rateizzata. Per l’altro debito importante, quello con Enel, che ammonta a 22 milioni, si sta lavorando per raggiungere un accordo simile. L’Amam ha debiti anche con l’Iacp, in fase di stallo, e uno interno con il Comune, che detiene il 100 % della società. In quest’ultimo caso, da tempo è stato avviato un percorso di allineamento dei conti.

Secondo Termini, in pratica, l’azienda è sulla strada giusta ma molto resta ancora da fare. “Stiamo lavorando per rivedere il funzionamento interno – dice ancora il presidente -. E’ vergognoso che nel 2017 ci siano anagrafiche non in linea con l’utenza, che tornino indietro tantissimi pacchi di posta recapitata, che non ci sia un’analisi delle letture e dei distacchi, per questo contiamo anche sull’arrivo del nuovo direttore generale, che dovrebbe avvenire a breve”.

CALATABIANO, FORZA d’AGRO’ e ALCANTARA

I lavori a Calatabiano sono iniziati lo scorso 9 dicembre, un anno e un mese e mezzo dopo la frana. “Ci dicono che a febbraio potremo mettere la nostra condotta definitiva – spiega Termini -, che noi abbiamo già comprato, così come quella da sostituire a Forza d’Agrò. Su quest’altro fronte, è in fase di istruttoria alla regione il progetto globale di consolidamento del territorio e di posa della nuova condotta in variante, speriamo si concluda a gennaio. Abbiamo eseguito opere di regolamentazione delle acque per far scaricare il versante ed evitare che spinga sulla condotta. Inoltre stiamo applicando dispositivi che ci segnalano ogni ora eventuali spostamenti del terreno”. Per ciò che riguarda la riparazione della condotta dell’Alcantara, invece, “Siciliacque deve correre per rendere fruibile una condotta che porta 400 litri al secondo al Tremonti, acqua utile in caso di riparazioni, nel periodo estivo o per qualunque altra necessità. Nell’ultimo incontro ci hanno detto che inizieranno i lavori ad aprile”.

IL DEPURATORE DI MILI

“Nel corso degli incontri con le circoscrizione – dice l’assessore Sergio De Cola – ci hanno chiesto di fare in fretta perché i cittadini convivono da troppo tempo con odori nauseanti. Siamo riusciti a stralciare una parte del progetto, sono già state acquistate le coperture che arriveranno presto e ridurranno i disagi”.

I PROGETTI

“A giorni – riprende Termini – sarà consegnata la progettazione definitiva per lo sfruttamento elettrico delle condotte, un investimento compreso tra 5 e 6 milioni che consentirà di ricavare da 1,3 a 1,5 milioni all’anno per vent’anni. Puntiamo sui finanziamenti del Masterplan ma contiamo di reperirne altri, interni ed esterni, come i fondi europei. Nei prossimi mesi, inoltre, verrà ultimato un altro progetto di efficientamento energetico, che permetterà altri risparmi sui costi dell’energia elettrica che, al momento, tra il pompaggio della fornitura idrica del Fiumefreddo e il rilancio ai serbatoi Montesanto e Tremonti, sono elevati. Si sta verificando anche la possibilità di trovare altri pozzi che abbiano portate utili e sufficienti da innestare nella rete idrica. Così come sulla riduzione delle perdite, anche se su questo fronte siamo nella media nazionale".

LA RICHIESTA DI DIMISSIONI AL PRESIDENTE TERMINI

A maggio Termini è stato rinviato a giudizio per truffa per l’acquisto di una società finanziaria in fallimento, nel 2011. Per questo, il sindaco Accorinti e alcuni esponenti dell’amministrazione comunale ne avevano invocato le dimissioni, richiesta “rimbalzata” ora che è iniziato il processo. Tra questi non figura De Cola, secondo cui “è una domanda da rivolgere al sindaco perché sia io sia Termini siamo stati scelti da Accorinti e non posso entrare nel merito. Stiamo lavorando insieme per risollevare l’Amam, lo stesso avrei fatto con qualunque altro presidente. In passato ci sono state una serie di storie non belle, ora sono state migliorate tante cose, anche se ancora la strada è lunga. L’organico è sottodimensionato ma speriamo di potenziarlo. E’ stato selezionato il nuovo direttore generale, che dovrebbe arrivare ai primi di gennaio, e sono state attivate le procedure per la nomina del nuovo direttore tecnico. Grazie ad una convenzione con l’Università, abbiamo il modello matematico-idraulico sulla nostra rete di distribuzione. L’obiettivo finale è quello di arrivare all’erogazione 24 ore al giorno”. Per Termini, invece, “si tratta di vicende che nulla hanno a che vedere con l’Amam. Sono sereno e sono a disposizione per discutere della questione nel mio studio, atti alla mano. Bisogna suddividere il lavoro dell’Amam, destinato alla collettività, dalla mia vita privata”.

(Marco Ipsale)

12 commenti

  1. Bisognerebbe chiedere all’ex Dir. Gen. La Rosa, il motivo per il quale ha dato mandato (senza gara d’appalto) alla FIRE spa per tutti questi anni, senza peraltro essere riuscita quest’ultima ad incassare per conto AMAM, ma solo per se stessa.Ci spieghino La Rosa e FIRE i motivi per il quale i crediti sono diventati inesigibili e non hanno fatto nulla per incassarli e farli diventare carta straccia. Fermate la buona uscita di La Rosa fino a quando non darà giustificazioni della sua cattiva gestione in questa circostanza. Riguardo Termini, sbaglia a dire che sono cose separate il fatto che sia Presidente e cittadino comune. Uno sottoposto a processo non può continuare ad avere una carica pubblica, dunque a casa e aspetta il giudizio.

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  2. Bisognerebbe chiedere all’ex Dir. Gen. La Rosa, il motivo per il quale ha dato mandato (senza gara d’appalto) alla FIRE spa per tutti questi anni, senza peraltro essere riuscita quest’ultima ad incassare per conto AMAM, ma solo per se stessa.Ci spieghino La Rosa e FIRE i motivi per il quale i crediti sono diventati inesigibili e non hanno fatto nulla per incassarli e farli diventare carta straccia. Fermate la buona uscita di La Rosa fino a quando non darà giustificazioni della sua cattiva gestione in questa circostanza. Riguardo Termini, sbaglia a dire che sono cose separate il fatto che sia Presidente e cittadino comune. Uno sottoposto a processo non può continuare ad avere una carica pubblica, dunque a casa e aspetta il giudizio.

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  3. Caro Termini nella foto sorridi ma credo che tu abbia poco da ridere.

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  5. Carissimi il Presidente Termini ride alle spalle dei cittadini. Ormai in barba a tutte le forme di dignità va avanti per la sua strada.
    CHE VERGOGNA.

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    CHE VERGOGNA.

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  7. Caro presidente non è vita privata ma professionale , la professione svolta va a braccetto con il ruolo ricoperto in Amam.

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  8. Caro presidente non è vita privata ma professionale , la professione svolta va a braccetto con il ruolo ricoperto in Amam.

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  9. Non so se gli attori di questo articolo leggeranno questi commenti.tuttavia si resta sbalorditi dal fatto che una azienda che eroga servizi come questo negli anni non sia riuscita a recuperare tutti questi crediti!!Mentre noi ancora viviamo con poche ore d’acqua al giorno!!!E ancora nulla si muove per risolvere i noti problemi!Qui quasi in maniera utopistica si parla di progetti di investimenti per avere acqua 24 su 24 !!Come se ciò non dovrebbe essere così in una città normale!!!!Che tristezza!!

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  10. Non so se gli attori di questo articolo leggeranno questi commenti.tuttavia si resta sbalorditi dal fatto che una azienda che eroga servizi come questo negli anni non sia riuscita a recuperare tutti questi crediti!!Mentre noi ancora viviamo con poche ore d’acqua al giorno!!!E ancora nulla si muove per risolvere i noti problemi!Qui quasi in maniera utopistica si parla di progetti di investimenti per avere acqua 24 su 24 !!Come se ciò non dovrebbe essere così in una città normale!!!!Che tristezza!!

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  11. Di Cola:”ci hanno chiesto di fare in fretta”. Ma come farà lui che indice le riunioni urgenti ma per…..l’indomani mattina? Qualcuno ci aiuti…!!!!

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  12. Di Cola:”ci hanno chiesto di fare in fretta”. Ma come farà lui che indice le riunioni urgenti ma per…..l’indomani mattina? Qualcuno ci aiuti…!!!!

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