Il sindacato evidenzia che mentre aumentano le buche nelle strade le aziende della filiera licenziano. Il sindacato punta i riflettori su tutto il territorio provinciale. Dopo la riforma delle Province crolla il numero degli interventi

La Fillea-Cgil di Messina interviene sulla questione della manutenzione strade. “Chiediamo con forza all’Amministrazione comunale di Messina di avviare le opere di sistemazione delle strade cittadine in tempi brevi sia per ripristinare condizioni di sicurezza e decoro sia per creare nuova occupazione nel settore della manutenzione stradale”, incalza il segretario generale della Fillea provinciale Biagio Oriti.

La Fillea evidenzia inoltre: “Mentre aumentano le buche nelle strade, le aziende della filiera che producono asfalti avviano le procedure di licenziamento”. Si spende di più – evidenzia il sindacato – per i contenziosi a seguito degli incidenti causati dal manto stradale dissestato che per sbloccare interventi di interesse pubblico.

Il sindacato punta i riflettori su tutto il territorio provinciale. “In diverse zone del territorio – osserva Oriti – i lavori di manutenzione sono peraltro urgenti per evitare la chiusura della strade. Registriamo anche le difficoltà d’intervento dell’ex Provincia regionale a seguito della riforma”.

Alcuni dati su cui si sofferma la Fillea: prima della riforma l’Ente Provincia per ammodernamenti ha speso 41 milioni di euro di fondi strutturali europei, per manutenzione spendeva 4 milioni di euro l’anno; nel 2014, dopo la cancellazione delle Province e il conseguente taglio delle risorse, per manutenzione ordinaria sono stati spesi solo 60mila euro mentre per manutenzione straordinaria, a seguito di frane o smottamenti, spesi 550mila euro.