Sel: "il Sud è una strada bloccata che deve ripartire dal lavoro e dalla formazione".

Sel: “il Sud è una strada bloccata che deve ripartire dal lavoro e dalla formazione”.

Giovanni Brancatelli

Sel: “il Sud è una strada bloccata che deve ripartire dal lavoro e dalla formazione”.

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sabato 10 Settembre 2011 - 08:52

Durante il terzo dibattito organizzato per la 2° festa regionale di Sel a Messina, si è parlato di ”Lavoro, Sviluppo e Legalità”.

Terza giornata della Festa regionale di Sel (Sinistra Ecologia e Libertà) ieri a Villa Mazzini. Il programma ha avuto inizio con un interessante dibattito sul lavoro al quale hanno preso parte il coordinatore regionale di Sel Erasmo Palazzotto, il giornalista del tg3 Mario Azzolini e il segretario regionale Cgil Antonio Riolo. L'incontro, nonostante l'assenza di altri importanti esponenti sindacali e della Confindustria a causa di alcuni imprevisti, ha visto una buona ed attenta partecipazione di pubblico. La discussione si è concentrata sugli importanti temi del lavoro, dello sviluppo e della legalità ad essi collegata, soprattutto nelle aree meridionali, dove sempre più di prima si riscontrano problemi di occupazione e difesa dei diritti dei lavoratori.

Come ha spiegato l'esponente regionale di Sel Palazzotto, "la crisi finanziaria e politica, che sta colpendo il nostro Paese, mina profondamente la capacità di sviluppo di vaste aree che hanno fortemente bisogno di ripresa e investimenti". Ancora una volta, dopo il dibattito di ieri sul Mezzogiorno, si è parlato di risorse, anche europee, rimaste troppo spesso inutilizzate o, nel migliore dei casi, sprecate. A questa situazione di assenza della politica, Palazzotto, ha aggiunto il dato inquietante dell'emigrazione che colpisce ogni anno circa 36 mila giovani, che nella maggior parte dei casi sono laureati o altamente specializzati e rappresentano quindi le “migliori energie e capacità” che la Sicilia possiede e produce, ma che dopo essere stati formati grazie all'investimento e lo sforzo delle loro famiglie, sono costretti a trasferire le loro competenze altrove.

La classe politica di oggi, secondo quanto ha detto Palazzotto, deve essere investita di una questione morale riguardo sia l'eticità dei comportamenti, di fronte per esempio a perduranti connivenze mafiose e clientelismo, ma anche e soprattutto riguardo alla responsabilità di ciò che nei governi e nelle amministrazioni si riesce a produrre ed investire nella società civile. L'attualità ci mette davanti a governi incaricati di fare fronte a spese correnti e amministrative, senza poter investire nel futuro. E' il caso per esempio dell'esercizio provvisorio di bilancio a cui è costretto il governo regionale di Lombardo, che “complice” anche una parte del centrosinistra, non riesce più a investire in sviluppo e nella formazione, non tagliando però molti sprechi e costi inutili della politica.

"Questa situazione", ha sottolineato ancora l'esponente regionale di Sel, "colpisce soprattutto i giovani lavoratori, vittime spesso di una formazione inutile e di cui non ricevono i prodotti investiti, e di un precariato che non li tutela rispetto ad altre fasce della popolazione".

Il dibattito si è spostato così sui temi più strettamente legati al lavoro e alle vertenze sindacali, con l'intervento del sindacalista della Cgil Antonio Riolo che insieme a Mario Azzolini ha subito fornito un paio di cifre inquietanti per la situazione siciliana riaffermando inoltre l'utilità del recente sciopero generale che ha difeso importanti diritti dei lavoratori messi in discussione dall'azione legislativa del governo.

L'ultima manovra, tagliando fondi per servizi sociali, colpisce ancor di più una regione come la nostra che ha uno dei più alti tassi di povertà in Italia e in Europa e un altissimo tasso di disoccupazione. Inoltre è completamente inutile nei confronti di un'evasione fiscale di 10 miliardi l'anno, ma anche nei confronti di una corruzione che ogni anno sottrae 60 miliardi alle casse pubbliche.

“E' una crisi di legalità e quindi anche di equità rispetto ai diritti al lavoro”. E Riolo ha ancora aggiunto: “ci vuole un'alternativa dal punto di vista qualitativo” che può essere raggiunta perseguendo l'equità delle garanzie al lavoro e una più forte unità sindacale.

Alla fine del dibattito e degli interventi di altri partecipanti, la serata è continuata come il giorno precedente, con la musica del Rock contest “ Express Yourself”

Il programma di oggi, sabato 10 Settembre, vedrà la presentazione di un cortometraggio sulla raccolta differenziata dei rifiuti, realizzato dalla Fabbrica di Nichi. Ci sarà anche l'incontro con gli autori della mostra “l'Arte del Rifiuto” in esposizione tra gli stand di Villa Mazzini.

Il dibattito della giornata riguarderà il tema “Ambiente Bene comune” a cui parteciperanno Paolo Cento (Segreteria Nazionale di Sel), Mimmo Fontana (presidente regionale Legambiente) e sarà moderato dal nostro Pippo Trimarchi.

A seguire il concerto della cantante Roberta Gulisano e in tarda serata uno spettacolo di Drag Queen.

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