Si cerca di riportare la serenità dopo la lettera-appello del capitano Francesco Migogna. In arrivo il Dg, Michele Ciccone

Stop alle polemiche. E’ direttamente il presidente, Giuseppe Peditto, a provare a riportare la serenità in casa Milazzo. L’allarme lanciato dal capitano Francesco Migogna, però, non smette di preoccupare. L’impegno della squadra in queste settimane non è mai mancata ma il quadro “dipinto” dal capitano mamertino è desolante: mancano gli stipendi ma la squadra non ha avuto in alcune occasioni neppure il materiale tecnico, i palloni e perfino l’acqua per dissetarsi. La risposta direttamente da Peditto: la società lavora per superare questa fase turbolenta, sono state saldate le prime pendenze, i ritardi sono frutto dell’inesperienza. Il patron dei tirrenici rimanda a tempi migliori, sotto la guida del nuovo Dg, Michele Ciccone, a cui è stata affidata la riorganizzazione della struttura del club.

Ad ogni modo, per conoscere in fondo la situazione, l’assessore allo Sport, Pippo Midili, chiamato in causa da Migogna, ha risposto chiedendo un incontro a Peditto: «Apprendo con dispiacere che la situazione di disagio che stanno vivendo i calciatori del Milazzo non trova ancora una soluzione positiva. Nonostante gli impegni assunti anche con me, l’attuale proprietà non ha fornito risposte concrete. I tanti appuntamenti non rispettati da parte della Presidenza e gli interventi effettuati dalla stessa amministrazione per evitare che i calciatori si trovassero in mezzo ad una strada, indicano che l’attesa è stata fin troppa. Come rappresentanza istituzionale della città non possiamo certo rimanere in silenzio di fronte ad una situazione che non è mai stata chiara. Chiedo quindi un incontro immediato ed ufficiale al Gruppo Peditto entro 24 ore per chiarire e risolvere le problematiche che ci sono».