L'avvocato Catalioto: "I cittadini hanno un modo per tutelarsi dalla Tares. Il ricorso"

L’avvocato Catalioto: “I cittadini hanno un modo per tutelarsi dalla Tares. Il ricorso”

Rosaria Brancato

L’avvocato Catalioto: “I cittadini hanno un modo per tutelarsi dalla Tares. Il ricorso”

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domenica 05 Gennaio 2014 - 06:55

Esiste un modo per "difendersi" dai bollettini Tares: il ricorso alla Commissione tributaria. Secondo l'avvocato Antonio Catalioto infatti è la stessa norma che istituisce l'imposta a rimandare ad un decreto del '97 per il regolamento, stabilendo alcuni paletti che non sono stati rispettati. Non solo, l'art.11 delle preleggi fissa anche il divieto di retroattività per le norme, a maggior ragione per quelle di natura regolamentare. Per quanto riguarda Messina poi, c'è di più...

“Sul caso Tares ci sono due aspetti che dobbiamo tenere in considerazione, uno che riguarda tutti i cittadini italiani ed un secondo che colpisce in modo particolare i messinesi”. L’avvocato Antonio Catalioto, coordinatore del Circolo Rifiuti Zero Messina, sin dal 2012 ha invitato a non sottovalutare le conseguenze “salate” della Tares, legate soprattutto al fatto che comporta per i cittadini la copertura totale dei costi. Nel frattempo il governo ha fatto slittare di mese in mese l’entrata in vigore della nuova tassa fino al 30 ottobre 2013, quando ormai la “frittata” era fatta. Ma secondo il legale c’è un modo per tutelarsi, la “legittima difesa” da quella che è diventata un’arma micidiale nelle mani dello Stato. Basta leggere la legge stessa, cosa che probabilmente molti non hanno fatto, e comprendere che nell’applicarla tardivamente sono sfuggiti diversi dettagli.

“Iniziamo dal primo aspetto- spiega Catalioto- quello che riguarda la tutela di tutti i cittadini, dal momento che è stato adottato un regolamento che in realtà non poteva essere adottato perché la normativa stessa non lo consente. Il decreto legge che istituisce la Tares è il 201 del 2011, con successive integrazioni e che all’art.14, comma 22 stabilisce che il regolamento è da adottarsi ai sensi dell’art.52 del decreto legislativo n°446 del 1997. Il regolamento deve essere adottato dai Consigli comunali per individuare le tariffazioni, le detrazioni etc.. Se andiamo a leggere l’art. 52 del dl 446 scopriamo che al comma 2- i regolamenti non hanno effetto prima del 1 gennaio dell’anno successivo”.

Insomma, alla luce di quanto stabilito dallo stesso decreto che istituisce la Tares e che per il regolamento rimanda al decreto 446, il regolamento stesso non può avere effetto prima del gennaio dell’anno successivo. Il legislatore non poteva immaginare in quel lontano 2011 che per vedere entrare in vigore la norma sarebbero dovuti passare altri due anni ed arrivare appunto all’ottobre 2013.

“Il regolamento adottato a novembre quindi può avere effetto solo dal gennaio 2014 e non può essere applicato al 2013. E’ inoltre un regolamento che disciplina un tributo con modalità che non posso più essere attuate, come nel caso delle detrazioni che ovviamente non posso dimostrare per il 2013”.

Ma c’è di più, perché è la stessa legge che vieta la retroattività dei tributi, quindi gli effetti del regolamento non possono essere retroattivi.

“L’art.11 delle pre-leggi sancisce espressamente il divieto della retroattività delle disposizioni normative- prosegue l’avvocato- ed ancor quando è possibile la deroga con leggi successive, il divieto è inderogabile e tassativo, come da giurisprudenza costante, per le norme di natura regolamentare come in questo caso. Le nuove tariffe quindi dipendono da un regolamento che può avere effetto solo per l’anno successivo”.

In sostanza, per il 2013, il Comune non può richiedere la nuova tariffa maggiorata ma soltanto quella della Tarsu applicata nel 2012.

L’unico modo per difendersi adesso è il ricorso alla Commissione tributaria da effettuarsi entro 30 giorni dal ricevimento della bolletta.

C’è poi un secondo capitolo, tutto messinese. Abbiamo ampiamente compreso come la nostra personalissima Tares sia più cara rispetto alle altre città perché è il servizio che ha costi maggiori (a fronte di una peggiore qualità….)

“Non c’è dubbio che ormai tra i messinesi si sia sempre più diffusa la voglia di contribuire in prima persona a migliorare la propria città e a collaborare- chiarisce Antonio Catalioto- Ma la buona volontà dei cittadini non basta se non c’è un supporto adeguato da parte dell’amministrazione. Pensiamo alle isole ecologiche. Tu porti i rifiuti e loro ti danno soltanto un pezzetto di carta con nome e cognome e non sai come detrarre concretamente la differenziata. Questo regolamento poteva essere l’occasione invece per consentire agli ordini, alle categorie professionali e mettere insieme le diverse esigenze, quelle dell’amministrazione e quelle degli utenti. Penso ad esempio ad isole ecologiche per i commercianti in una zona adeguata e funzionale. Poi c’è da chiedersi, ma questo Piano di gestione è stato letto attentamente? Si devono tagliare le spese. Non è inasprendo le tariffe che combatti l’evasione. Tutt’altro, incentivi nuova evasione. Anche perché il messinese si vede raddoppiare l’importo a fronte di un servizio che non c’è. L’isola ecologica non è la stessa cosa del porta a porta. Se già con la Tarsu c’è stata evasione figuriamoci quello che accadrà con la Tares. Senza considerare che sarà sostituita nel corso del 2014 con un’altra imposta”.

Ma anche per la speciale Tares dello Stretto oltre a dare un’occhiata al Piano di gestione si poteva far di più sul piano delle detrazioni a monte.

“Sempre l’art.14 del decreto che istituisce la Tares, al comma 20 stabilisce un altro principio e cioè che il tributo è dovuto nella misura del 20% della soglia massima nei casi di mancato svolgimento del servizio- spiega ancora- ovvero nell’effettivo svolgimento del servizio in violazione della disciplina di regolamento, o in caso di interruzione del servizio per motivi sindacali o per imprevedibili impedimenti”.

Insomma la stessa normativa offre agli amministratori locali gli strumenti per “addolcire” il tributo là dove il servizio non sia idilliaco, come nel nostro caso. Uno strumento che a Messina non è stato colto nonostante un servizio costosissimo.

“La buona volontà dal basso,quella dei cittadini c’è, ma deve corrispondere un’adeguata azione amministrativa che scompagini realtà consolidate negli anni. Questo Piano di gestione non solo è spropositato nelle cifre ma non c’è corrispondenza col servizio. L’amministrazione non dovrebbe appiattirsi sul Piano di Gestione dell’Ato assecondando logiche incrostate con il passare degli anni. Dovrebbe fare qualcosa per scompaginare la situazione. Così facendo emergerà nuova evasione”.

La “rivoluzione” si fa cambiando, non lasciando tutto così come è.

Rosaria Brancato

44 commenti

  1. A questo punto sembra scontato che ci siano tutti gli elementi per intentare un Class action.

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  2. A questo punto sarebbe opportuno preparare un facsimile di ricorso in modo da presentarlo prima del 15 gennaio 2014, termine entro il quale – vergogna maggiore – chi non ha ricevuto i bollettini, dovrebbe recarsi all’ufficio tributi, mettersi in fila e ritirare i bollettini.
    Ennesima vergogna di una giunta ed un consiglio comunale ricchi soltanto dello zero assoluto.
    Altro che “cambiamo messina dal basso”. Sarebbe stato più giusto scrivere “COLPIAMO MESSINA DAL BASSO”.

    Vergogna super.

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  3. Ottimo

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  4. un sentito grazie all’Avv.to Catalioto che ha messo al servizio della collettività la sua professionalità e al quale chiederò di coordinare di coordinare un ricorso di massa da parte di tutti i cittadini interessati pubblicizzando un fac-simile nel quale indicare i riferimenti contro legge come la retroattività della decorrenza del tributo mentre viene dichiarato dal comune l’irretroattività delle agevolazioni e riduzioni per il 2013 e 2014, sommergiamo la commissione tributi di migliaia di ricorsi (meglio se possibile un class action) conviti di far vale le proprie ragioni fino all’ultimo grado di giudizio

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  5. invelatosempre 5 Gennaio 2014 09:23

    Class action?
    Lo stato dall’alto della sua previgenza non ha previsto class action nei confronti di enti pubblici.
    Sarebbe stata un’assunzione di responsabilità da parte dei suoi dipendenti e una Casta è tale in quanto auto referente, insindacabile ed auto giudicante, quindi senza alcuna responsabilità.
    Questo è un altro esempio di come le leggi vengano scritte dall’ amministrazione pubblica: ai politici viene data solo l’opportunità, dall’ alto della loro ignoranza, di portarle in Parlamento e di approvarle.
    il punto piuttosto è il perché ci siamo dati un’ amministrazione scalza ed in maglietta, che ci fa deridere dal mondo intero, se poi l’unico effetto debba essere la piena e caprina accettazione dei diktat della Pubblica Amministrazione,

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  6. Purtroppo siamo passati dalla padella alla brace
    Mentre con le precedenti amministrazioni regnava un sentimento diffuso di malafede e comportamento amministrativo “de no antri” ,adesso s’incomincia a provare veramente forte imbarazzo … Accorinti e quattro dei suoi sembrano essere alla corrida… gli altri cosiddetti esperti sono , purtroppo, più scarsi dei ” gatto e la volpe” di prima …
    Farò sicuramente ricorso … che è vinto in partenza, e faremo ridere tutta l’Italia …
    Ma la cosa che più mi infastidisce e che questa armata brancaleone si ė fiondata immediatamente e rapacemente sul massimo della tassazione come se nulla fosse , dopo averci rotto +++++++++ni sulla pace, il carbone di Ialacqua, le magliette a maniche corte e i piedi nudi, tutela degli ultimi…
    Purtroppo gli ultimi, come amministratori, sono proprio loro
    E purtroppo per i poveri messinesi che tra i Buzzanca,Genovese, Accorinti … sono veramente in mezzo ad una strada

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  7. Bisogna fotograre ed inviare a tempostretto le immagini dei disservizi nella raccolta rifiuti realizzando una banca dati che dimostri l’inefficenza e il diritto alle riduzioni della tariffa

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  8. SI CERTO…
    Ricorso alle Commissioni Tributarie…richiesta di sospensiva fissata tra 4 anni..altri anni di attesa per sentenza…ricorso in bollo….spese per avvocati…tentativo obbligatorio di mediazione in bollo con agenzia entrate…da tassa in favore dei comuni in favore di tutti dovremmo utilizzare quei soldi per parcelle in favore degli avvocati ( un esercito di 2.500 professionisti) per utilizzare un sistema giustizia che fornisce ritardi e disfunzioni peggio di Mazzara’ S. Andrea..diciamo anche questo…che la soluzione e’peggiore del male…

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  9. Le argomentazioni di Cataliato mi sembrano condivisibili. Siamo allo SBANDO! Un’Amministrazione dove domina l’APPROSSIMAZIONE TOTALE! Eppure avevo votato Accorinti! dalla padella alla brace!
    strade piena di buche (abito in via Fiore all’Annunziata) dove rischia la vita chi va in motorino! E di SPAZZATURA!!

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  10. Angelo Silipigni 5 Gennaio 2014 10:46

    Andiamo in massa a manifestare a palazzo Zanca domani mattina alle 9:00. Facciamo sentire la nostra voce, come hanno fatto in altre città! Mobilitiamoci finalmente. Tutti insieme. Facciamo circolare sui social network.

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  11. Caro Avvocato complimenti tutto condivisibile , però lei è un trombato dalla giunta Accorinti , ha fatto campagna elettorale per Super Renato e lui , le da il ben servito facendosi difendere da Merlo, in un campo dove lei primeggia .
    Caro Catalioto ti aspettavi di più da Renato lo so

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  12. Il buon Antonio G., da “seguace” di Accorinti (certamente avrà qualche “ruolo” in questa amministrazione, così come Mariedit, altrimenti non si spiegherebbe una difesa tanto accanita anche quando non c’è proprio nulla da difendere…)
    consiglia, quindi, di pagare. Bene, che vada a pagare. Nessuno lo obbliga a fare ricorso. Io, invece, il ricorso lo farò, così come ho fatto e vinto quelli relativi alla ZTL. Non mi sembra di aver perso tempo e nemmeno soldi. Malgrado le lentezze della giustizia italiana, i miei ricorsi sono stati proposti e vinti in tempi brevi ed anche per questo ricorso, ne sono certo, sarà così. Ma tu, caro Antonio G., seguace fino alla morte di questo “personaggi” SCARSI ed INCOMPETENTI, vai a pagare la Tarsu, nessuno te lo vieta.

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  13. prima c’erano capone e famiglia, ruggeri,corsi di formazione e famiglia ecc. ecc. questi si stanno dimostrando dilettanti allo sbaraglio ma volenterosi: IO SCELGO I SECONDI

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  14. Non ho ancora ricevuto il bollettino, sicuramente non saro’ io a mettermi in fila per recuperarlo.Se e quando arrivera’ faro’ ricorso, non mancano certo i motivi.

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  15. Comune allo sfascio totale..-.-.

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  16. serra salvatore 5 Gennaio 2014 13:32

    CARO AMICO AVV. ANTONIO, COME AL SOLITO SEI PRECIO E PUNTUALE, CIO’ CHE DICI RISPONDE A VERITA’, IO STESSO HO INFORMATO QUALCHE CONSIGLIERE COMUNALE CHE IL REGOLAMENTO NON PUO’ ESSERE RETRATTIVO PERTANTO INAPPLICABILE PER IL 2013, SE NE SONO INFISCHIATI – LA COSA SENSATA E’ QUELLA DEL RICORSO VEDIAMO COME RISOLVE IL PROBLEMA SIA IL BEN PREPARATO CONSIGLIO COMUNALE SIA IL SINDACO CON I SUOI ASSESSORI. GRAZIE ANTONIO PER LE INFORMAZIONI.

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  17. In tutto questo bailamme riscontro il colpevole, fragoroso ed assordante silenzio delle parti sociali e delle associazioni dei consumatori.
    CGIL, CISL, UIL, ORSA, COBAS, GILDA, SNALS, DICCAP, CSA, FEDERCONSUMATORI, ADUSBEF, CITTADINANZA ATTIVA, ALTROCONSUMO, MOVIMENTO DIFESA DEL CITTADINO, CODACONS, ASSOCONSUM, ADOC, ASSOUTENTI, CONFCONSUMATORI, MOVIMENTO CONSUMATORI, ADICONSUM, LEGACONSUMATORI, se Vi siete ripresi dalle abbuffate natalizie, rimboccateVi le maniche e chiedete chiarezza in nome e per conto dei cittadini messinesi. Le tasse bisogna pagarle; nei modi di legge e a garanzia dei servizi, però! SU LE CHIAPPE!!!!

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  18. Accorinti è arrivata l’ora di salire sull’albero di natale che hai fatto piantare a Piazza Carrioli e protestare contro l’amministrazione comunale,lo hai sempre fatto ora perchè NO??????????

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  19. messinarinasci 5 Gennaio 2014 14:29

    Vi porto il caso che mi riguarda: Al 1° Gennaio 2013 ero residente insieme ad un’altra persona nella mia unità immobiliare, a metà maggio sono rimasto solo in quanto la seconda persona è deceduta, per il comune devo pagare per 2 unità in quanto al 1° gennaio 2013 era questo il numero degli occupanti come spiega il comma 2 dell’art 16 del regolamento tares. Purtroppo i nostri consiglieri comunali e chi ha redatto tale regolamento ignorano l’esistenza di una materia che si chiama Diritto Tributario che insegna quali sono le fonti del diritto, mentre loro ignorano questa materia io per mia fortuna l’ho studiata e so che questo articolo è in pieno contrasto con una fonte privilegiata cioè con la Costituzione che all’art 53 parla di capacità contributiva e come spiega la dottrina tale art parla dell’esistenza di vari requisiti fondamentali tra cui l’attualità della capacità contributiva, per attualità si intende che la capacità contributiva deve essere attuale nel periodo cui si riferisce l’imposizione, mentre il nostro comune come ama dire il direttore dell’ufficio tributi ha fotografato il nucleo familiare al 1° gennaio 2013 quindi qui viene a mancare l’attualità in quanto io devo pagare per mezzo anno un importo che non mi compete.

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  20. Salvatore Vernaci 5 Gennaio 2014 14:36

    CITTADINANZATTIVA – Coordinamento Provinciale dei Cittadini ricorda che qualsiasi tipo di ricorso si faccia non sospende l’obbligo del pagamento del tributo. Se Accorinti e Signorino non vengono incontro alla Popolazione, alle richieste della Gente, alla opportunità che la legge di conversione del D.L.n. 102/2013, ha fornito loro della non obbligatorietà della TARES e quindi del mantenimento della TARSU, con la sola maggiorazione di 0,30 Euro a metro quadrato; se non segueno la strada (quella del Comune di Trapani) tracciata loro da CittadinanzAttiva è segno palese che non sono Loro che comandano Messina, ma ubbidiscono a Forze esterne, tradendo, così non facendo, tutte le aspettative dei Messinesi

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  21. Caro avvocato Antonio CATALIOTO,sicuramente lei non è accecato dal pregiudizio nei confronti di RENATO sindaco, quindi ignora che nessuno degli 8.092 Comuni italiani ha approvato il regolamento TARES nel 2013.DAL SITO COMUNE VERONA(CENTRODESTRA).Con deliberazione consiliare n. 41 del 04/07/2013 è stato approvato il Regolamento per l’istituzione e applicazione della TARES.Con delliberazione consiliare n. 42 del 04.07.2013 è stato approvato il Piano Finanziario dei costi per l’anno 2013.Con deliberazione consiliare n. 50 del 25/07/2013 sono state approvate le tariffe del tributo TARES per l’anno 2013 in base al Piano Finanziario dei costi.DAL
    SITO COMUNE MILANO(CENTROSINISTRA)Regolamento TARES per l’applicazione del tributo comunale sui rifiuti e sui servizi.
    Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 24 del 27 giugno 2013. DAL SITO COMUNE BOLOGNA(CENTROSINISTRA)Attenzione:la TA.RE.S. è stata inizialmente disciplinata con Regolamento P.G. n. 109325/2013, tuttavia a seguito delle variazioni normative intervenute a ottobre 2013 è stato approvato un apposito Regolamento P.G. n. 253212/2013 che disciplina il tributo limitatamente all’anno 2013. Potrei continuare per gli altri 8.089 Comuni. Lei propone un rimedio più oneroso e più ingiusto della TARES(per questo tributo vale CHI PIU’ PRODUCE RIFIUTI PIU’ PAGA) il ricorso alla TARSU, non lo fa perchè accecato dal pregiudizio contro RENATO sindaco, ma perchè ignora alcune parti della legge. E’ vero,la norma consentiva a Palazzo Zanca e a tutti i Comuni,per l’anno 2013,di continuare ad applicare la TARSU 2012, fatta comunque salva la maggiorazione. C’è un MA,caro avvocato,di cui lei non parla, perchè lo ignora:nel caso in cui si continui ad applicare la TARSU 2012,la copertura della percentuale dei costi, eventualmente non coperti dal gettito del tributo, è assicurata attraverso il ricorso a risorse DIVERSE dai proventi della TARSU, derivanti dalla fiscalità generale del nostro Comune, l’obbligo della copertuta del 100% dei costi di gestione rimane tutto a carico del bilancio comunale, cioè di noi messinesi. Se non è zuppa(TARES) è pan bagnato(TARSU 100%). La informo sulla previsione di gettito TARSU 2012, fu grosso modo di € 32.000.000, mentre il costo del servizio 2013 è di € 44.424.677,con il rimedio da lei proposto,mancherebbero all’appello più € 12.000.000,da reperire con la fiscalità genereale,da un Comune in pre dissesto finanziario, con le addizionali al massimo,come pure oneri e tributi di ogni tipo.LA MATEMATICA NON E’ UN’OPINIONE

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  22. Caro RENATO sindaco dovevi rispedire al mittente il Piano Finanziario 2013, di cui ho pubblicato i costi del personale, i costi dell’araba fenice, cioè della raccolta differenziata al 3,8%, ultimo dato ufficiale dal rapporto ISPRA 2012, i costi di amministrativi di ATO ME 3, compresi quelli del solito Commissario Straordinario. Caro RENATO sindaco, il tuo assessore Daniele IALACQUA è troppo caratterizzato politicamente, andare contro il Piano Finanziario significava suscitare le ostilità dei sindacati all’interno di MessinAmbiente, un’uomo della sinistra messinese non ha la libertà politica per farlo. Ti chiedo di sollevarlo da questa importantissima delega, falla propria e chiama un’esperto di una delle tante aziende modello del nord italia. LA MONNEZZA E’ UNA RICCHEZZA.

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  23. Per organizzare una manifestazione occorrono settimane nella migliore delle ipotesi, a meno di non avere un comitato promotore collaudato.
    Sarebbe piuttosto il caso di affidarsi a chi ha già chiaro cosa e come e preparare un modulo unico per il ricorso ed un’azione collettiva contro questa tassa. Anche se qualcuno ha detto che una class action contro un ente pubblico non sarebbbe possibile perché la legge che ha istituito la class action lo escluderebbe a priori.
    Secondo Catalioto questa Tares ha diversi punti vulnerabili non riferibili soltanto alla realtà messinese.. quello che mi stupisce è che soltanto adesso qualcuno trovi argomenti contro la Tares dopo tutto questo tempo passato dalla previsione alla sua istituzione.
    In ogni caso una “protesta di massa” non servirebbbe quanto una precisa e diretta azione mirata.
    Accorinti e la sua giunta, al di là dell’approssimazione e incompetenza con cui hanno varato il regolamento della Tares per Messina (e qui vale proprio la frase :Dio perdona loro perché non sanno quello che fanno), non hanno colpe dirette, quanto sono colpevoli di connivenza inetta con il contesto.
    Più che un segnale di discontinuità hanno lanciato l’ennesimo segnale di appiattimento e di rinuncia a cambiare profondamente questa città.

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  24. Lei se la canta lei se la suona…non commento. Poi comunichi esattamente ai lettori ( che studiano…) come ha fatto Ella a recuperare o come recupererà i soldi dal Comune che essendo in pre-dissesto non può subire procedure esecutive ( si informi). Comunque auguri al Suo Avvocato che gradirà molto la sua voglia di giustizia che a quanto pare Le concede grandi soddisfazioni….

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  25. CAUSE PERSE..
    L’art 113 bis della Costituzione Messinese cita ” dove non c’è’ guadagno la perdita e sicura ” chiedano i cittadini ai vari legali come faranno a recuperare i soldi dal Comune che essendo in pre-dissesto non può subire procedure esecutive ( si informino i paladini della giustizia dolente). Indignatevi per avere un Comune con i conti in regola e con una giustizia celere e funzionante..ricorrere alla giustizia civile tributaria e penale e’ come percorrere la Salerno Reggio Calabria quando piove..buon viaggio!

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  26. Caro Antonio G., lo so, io me la canto ed io me la suono. Adesso canticchio una canzone che parla di lei e dei suoi “contatti” con la giunta Accorinti! Vede, non sempre, tentare di nascondersi dietro l’anonimato da i risultati sperati. Lei è stato scoperto e le sue difese d’ufficio non possono più essere credibili.
    Dove recupererà i soldi il comune? Questo è solo compito di chi, troppo frettolosamente, si è candidato dimostrando di non avere alcuna preparazione in materia gestionale. Diciamoci la verità, inutile nascondersi dietro ad un dito: Accorinti può solo tornare a scuola, a fare l’insegnante di ginnastica. Mi dispiace per lei e per i suoi…. “colleghi” che presto perderanno i privilegi di cui oggi godono, ma dovrà trovarsi un altro “padrino”. Fortunatamente, lei sa perfettamente come si fa. So che ha un’ottima “esperienza” in materia. Auguri!

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  27. avvocato,però lei deve anche spiegare che facendo ricorso non si sospende l’obbligo di pagare,col risultato che in caso di vittoria,avrai si pagato ma non avrai restituito un euro perchè tanto il comune se ne frega della sentenza

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  28. Domanda per coloro che sostengono l’inutilità del ricorso:

    Perchè ancora non sono stati perseguiti coloro che hanno contribuito a determinare il dissesto del comune di Messina?

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  29. Non credo che dobbiamo accettare tutto quelo che l’amministrazione comunale ci impone, come pagare delle quote per delle persone assenti nel 2013 e 2014 solo perchè il comune è in dissesto, e poi, perchè non si crea una anagrafica di riscontro per verificare se tutti pagano per poi pagare meno già per il 2014 con 1400 impiegato i quali dal gran lavoro che dalle 8 alle 14 non gli consente di trovare il tempo per fumare una sigaretta o prendere un caffè!!! non è impossibile trovare una task force di una 20 ventina di operatori (come quelli super informati dell’URP!!! che provvedono a verificare se tutto coloro che fanno spazzatura pagano invece di far pagare chi non è presnte a messina a vario titolo (dimostrabile)

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  30. MA del tempo che ci vuole per avere una sentenza dalla commissione tributaria l’ha detto???

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  31. Opinione rispettabilissima.
    Una domanda: la Sua proposta qual’è?

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  32. L’Imu era iniqua, oltre che incostituzionale e proprio sul sito dell’ex ministro Tremonti c’era il modulino per presentare il ricorso, proprio alla Commissione Tributaria.
    Questa Tares, indipendentemente da quanto hanno fatto gli altri comuni, sicuramente più efficienti del nostro, è iniqua ed illegittima e se esiste il modo legale per presentare ricorso, va fatto. Il comune di messina, se poi sarà in grado , dovrà rivalersi su coloro che hanno applicato la “legge” a discapito della cittadinanza. Perchè dobbiamo pagare per un servizio che non c’è? Perchè dobbiamo mantenere un business che dura da anni? Perchè dobbiamo sottostare a chi ci ha scambiato per dei bancomat da cui prelevare a piacimento, consapevoli dell’impunità sinora esistente?
    Qua si parla di pagare, di ripianare debiti che hanno fatto altri, ma non si parla mai di punire severamente, colpendo nel patrimonio proprio gli autori del dissesto. Cosa fa la corte dei conti? Perchè non colpisce?

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  33. Angelo Silipigni 5 Gennaio 2014 18:02

    Purtroppo è vero. Trattavasi di provocazione. Non resta, amaramente, che pagare.

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  34. messinatiadoro 5 Gennaio 2014 18:13

    io sono per non pagarla e per la protesta di massa…sono stufa di fare sempre la figura dei pecoroni come del resto abbiamo srmpre fatto…lamentarsi è obbligo agire un di più. L’unico modo per far sentire tutta la nostra rabbia e la nostra disperazione è scendere in piazza e manifestare, pacificamente, ma manifestare altrimenti non ci prenderà in considerazione nessuno, come del resto è stato fatto fino ad ora.

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  35. MARIEDIT, ti seguo sempre ma sei sempre in continua contraddizione con quello che hai sostenuto in passato ma forse, a poco a poco, ti convincerai che non solo Ialacqua è inadatto per fare l’assessore, ma anche Mantineo (nei servizi sociali c’è un vero e proprio casino, Panarello, per finire all’assessore reggino (ah già dimenticavo dell’area dello stretto!)Fra non molto ti convincerai anche che Le Donne è un bluff, così come ha dimostrato con la nuova(????)organizzazione dei servizi e quindi diciamo che l’amministrazione Accorinti è davvero scarsa! CARBONE, CARBONE per tutti e non come ha stabilito Legambiente! Adesso arrivi a contestare quanto dice Catalioto, che non è il Messia, ma tu chi sei MANDRAKE! Ti rispetterò di più quando dirai e sciverai finalmente che RENATO SINDACO è veramente scarso ma so che difficilmente lo farai.

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  36. Mi verrebbe voglia di aderire alla proposta di MESSINATIADORO, complimenti per il nickname. Per mettere in difficoltà il Comune di Messina, a corto di liquidità e con limiti stringenti alle anticipazioni di tesoreria, basterebbe ritardare di un mese il pagamento della prima rata TARES. La rabbia per un costo abnorme a fronte di un servizio pietoso, quasi 45 milioni di euro, non deve offuscare il nostro senso civico, siamo una comunità e Palazzo Zanca è la nostra casa COMUNE, pagherò e invito tutti a pagare. Il problema è politico, il processo di liquidazione di MessinAmbiente deve essere portato a termine. MessinAmbiente è una palla di piombo ai piedi dei messinesi, ci farà affondare nel mare dello Stretto di Messina.

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  37. rispondo io anche se avevo risposto :pagare altrimenti ti ipotecano l’auto o altro

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  38. pietro anzalone 6 Gennaio 2014 01:09

    Non credo che con questa Ammnistrazione riusciremo ad evitare il dissesto…. solo che costera’ di piu’ ai cittadini messinesi.

    Non si vede una iniziativa che abbia carattere di innovativita’ al contrario si va’ consolidando quanto di peggio si e’ visto con le passate Amministazioni (clientelismo, sperpero, approssimazione ecc.)

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  39. Opinione rispettabilissima anche questa.
    Una domanda: questo è lo stato di diritto a Messina?

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  40. Caro LUCCIO, ancora è presto per scrivere peste e corna di RENATO sindaco, ma tu sei in forte ritardo per farlo di Felice CALABRO’, della sua opposizione delicata a Peppino BUZZANCA. La maggioranza dei messinesi ha punito sonoramente l’esponente del PARTITO DEMOCRATICO, compresi gli elettori del CENTROSINISTRA, impedendo una vittoria sicurissima, lo devi accettare, altrimenti contribuisci a distruggere una
    convivenza civile già ridotta a brandelli. Ho pubblicato l’analisi dettagliata dei costi del servizio rifiuti, con il solo scopo di mettere in difficoltà l’assessore Daniele IALACQUA e il Consiglio Comunale, unici responsabili di aver accettato, supinamente, il Piano Finanziario 2013, a fronte del servizio di cui siamo testimoni oculari. C’è una differenza sostanziale fra noi due, mariedit quando commenta non si sogna di convincere nessuno, sono attratto dalle differenze, anzi le cerco.

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  41. Adesso so che sei veramente in malafede! Che c’entra Felice Calabro’ con i miei commenti? Io non voglio convincere nessuno e sono d’accordo con te quando dici che fra noi due c’è una differenza sostanziale anzi abissale e sai perché, ma perché io sono libero nel cervello e dico quello che penso mentre tu sei affetto da RENATOMANIA!!! PERCHE’ NON HAI SCRITTO SULLA SCELTA NON TRASPARENTEMENTE EFFETTUATA DI LE DONNE? PERCHE’ NON HAI SCITTO SULLA RIVOLUZIONE DELL’ORGANIZZAZIONE COMUNALE CHE HA FAVORITO SOLO LUI? PERCHE’ NON TI SEI MAI RICREDUTO SU COGLITORE ATTACCATO DA TE NOTTE E GIORNO? PERCHE’ NON HAI CRITICATO LA SCELTA DI UN ASSESSORE CITTADINO DI REGGIO CALABRIA? PERCHE’ NON HAI CRITICATO LA SCENEGGIATA DEL 4 NOVEMBRE? PERCHE’ NON HAI CRITICATO L’APPARIZIONE IN MAGLIETTA E JEANS ALLA REGIONE SICILIANA? TI AUGURO COMUNQUE DI GUARIRE DALLA Renatomania PERCHE’ ANCORA E’ UNA MALATTIA CURABILE!!!

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  42. La casa pesa …

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  43. Il silenzio del Sindaco carmelitanoscalzo è ancora più fragoroso ed assordante di quello delle OO.SS. e delle Associazioni e Federazioni di Consumatori, cui ho fatto riferimento in precedente commento.
    Voglio augurarmi che in questi momenti stia lavorando e maturando soluzioni al pastrocchio della tassa, iniqua ed improvvida, caricata sui cittadini messinesi.
    Buon lavoro.

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  44. Io non pago. Punto. Prima mi devono spiegare come sono entrati a lavorare TUTTI i dipendenti di messinambiente, uno per uno, e su presentazione di chi. Poi parramu… e cmq non ve ne pago lo stesso.

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