La Regione taglia le Province e Palazzo dei Leoni apre una sede decentrata

La Regione taglia le Province e Palazzo dei Leoni apre una sede decentrata

Rosaria Brancato

La Regione taglia le Province e Palazzo dei Leoni apre una sede decentrata

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venerdì 22 Marzo 2013 - 16:59

A Palazzo dei Leoni accadono cose singolari: mentre la Regione taglia le Province perchè ritenute costose il 20 marzo la giunta Ricevuto dà il via libera all'apertura di una sede decentrata a Letojanni. Costo zero, il personale sarà della Provincia. Intanto mancano dirigenti per l'area finanziaria e arriva un funzionario da Catania.

Palazzo dei Leoni è fonte di sorprese inesauribili e quando pensiamo di non dover più stupirci veniamo smentiti. Già è alquanto bizzarro il caso dell’Udc che alla Regione brandisce l’ascia e taglia le Province e a Messina non si sogna neanche lontanamente di far dimettere i suoi 5 assessori provinciali della giunta di centro-destra, nonostante contemporaneamente stia alleandosi alle amministrative con Pd, Sel e Crocetta. Ma i fatti singolari del Palazzo non si limitano a questo, perché mentre la Regione decretava la fine delle nove Province perché costano troppo la giunta di Nanni Ricevuto dava il via libera all’apertura di una sede decentrata di Palazzo dei Leoni a Letojanni. Non si capisce perché, tra i 108 comuni della provincia sia stato scelto proprio Letojanni, ma i locali sono a costo zero perché li mette a disposizione il comune jonico. Il personale invece dovrebbe metterlo a disposizione l’Ente che infatti ha emesso un bando per sapere chi, tra i dipendenti intendesse spostarsi. Appare in ogni caso strano che il 20 marzo, proprio mentre a Palermo si celebrava il “de profundis” sulle Province, ritenute a furor di popolo inutili e costose, Palazzo dei Leoni si clonasse autorizzando una sede decentrata. Nel frattempo, a proposito di costi c’è la grana patto di stabilità e le richieste di chiarimenti avanzate dalla Corte dei Conti. La Provincia è rimasta senza dirigente dei servizi finanziari a causa di una serie di dimissioni e rinunce, così Ricevuto si è rivolto ad un burocrate catanese per tre mesi: compenso 72 mila euro lordi. Lo scoglio del patto di stabilità non è di facile superamento e si devono firmare i documenti finanziari. Ma al momento manca il dirigente dell’area finanziaria. L’ex dirigente Torrisi è andato in pensione e chi doveva sostituirlo, l’avvocato Antonino Calabrò, ha rinunciato per motivi personali e ha chiesto e ottenuto l’aspettativa. Sembra che anche una seconda dirigente abbia declinato, presentando un certificato medico. Ma entro la fine del mese ci sono i documenti da firmare e le risposte da dare alla magistratura contabile. Così Ricevuto per far fronte alla carenza di dirigenti ha assunto con di bando pubblico un dirigente a tempo determinato. Si tratta del catanese Angelo Scandurra, 50 anni. Percepirà 72 mila euro lordi per un incarico di tre mesi. Che fine farà invece la sede decentrata di Letojanni lo sapremo nelle prossime settimane.

Rosaria Brancato

7 commenti

  1. La determina è all’albo pretorio della Provincia, è dice che i 72 mila euro sono ANNUI e non come si capisce dall’articolo, per l’incarico di tre mesi.Fatte le giuste proporzioni ….
    Capisco che ormai sono da attaccare per qualunque cosa ma almeno date le notizie chiare.

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  2. Andrebbe verificato se, per spiegare il motivo della creazione della sede distaccata di Letojanni, vi siano dipendenti di vecchio pelo che risiedono nella zona ionica, vedi ad es. Giardini-Naxos, i quali finito il loro servizio nelle scuole di 2° grado sono stati mandati a lavorare a MESSINA. Tale evenienza avrà provocato loro molti evidenti disagi.
    Del resto in passato era già stata creata una sede distaccata presso il comune di Giardini-Naxos dove detti dipendenti avranno probabilmente prestato servizio ma, un attento dirigente del passato l’ha chiusa. Adesso naturalmente ci riprovano.
    Con molta probabilità questi dipendenti possiederanno vecchie maniglie politiche!!! – da verificare!!!

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  3. Peppe Vallera 23 Marzo 2013 10:24

    Il tempo è galantuomo ed io ho visto giusto.
    Giorni fa scrivevo che si sarebbe assistito al moltiplicarsi delle “mini-province”, che, poi, si chiameranno “liberi consorzi”.
    Si è già deciso di scorporare la provincia di Messina in tre consorzi.
    I comuni interessati metteranno a disposizione le sedi, il personale esistente verrà suddiviso tra le sedi.
    Risultato: quello che si voleva buttare fuori dalla porta rientrerà (con gli interessi) dalla finestra.
    Si manderanno via presidente, assessori e consiglieri, con un risparmio assolutamente ridicolo ai fini dei tagli agli sprechi,
    Infine, un appunto alla pur brava dott.ssa La Torre.
    Nel video di due giorni fa, il personale interessato è quello in servizio nei gruppi polirici, che, per forza di cose, verranno destinati ad altro incarico.
    Ovvio che temono per il futuro: lavorare per chi è abituato a non farlo è pesantissimo.
    Il “mancato pensionato”?
    Beh, lasciamo perdere per carità di patria.
    Conosco tutti e, per fortuna, non sono come gli intervistati.
    Giuseppe Vallèra

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  4. almeno si possono fare 2 bagnetti quest’estate…

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  5. Scusami, ma nella determinazione presidenziale di Ricevuto (la n. 10), visualizzabile sull’albo pretorio on line, il termine “consorzio” non viene nominato neanche una volta.
    E poi la Regione ha votato la norma che cancella le elezioni provinciali e quindi il Commissariamento fino al 31 dicembre, termine entro il quale dovrà definirsi l’istitutzione dei liberi consorzi tra comuni.
    Gli uffici decentrati a Letojanni della provincia regionale che cosa ci azzeccano?

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  6. carmela barrilà 24 Marzo 2013 14:39

    NON SE NE PUÒ PIÙ’, ORMAI QUESTA GUERRA E’ VOLTA AL MASSACRO, DISPIACE MOLTO LEGGERE IN QUESTI ARTICOLI VERITÀ DISTORTE, CHI FA GIORNALISMO HA IL DOVERE MORALE DI COMUNICARE LA VERITÀ, CHE PUÒ INFASTIDIRE, COLPIRE MA, E’ VERITÀ. IMMAGINO E VOGLIO CREDERE NELLA BUONA FEDE DELLA CRONISTA, CHE SICURAMENTE NON HA BEN LETTO LA DETERMINA DI INCARICO DEL DOTT. SCANDURA, IL QUALE NON PERCEPIRÀ QUELLA STRAORDINARIA SOMMA CHE SUSCITEREBBE, OVVIAMENTE, TANTA RABBIA, SE FOSSE COSÌ MA, SI PARLA DI 72.000,00 € ENTRO L’ IMPORTO LORDO ANNUE PREVISTO DAL CONTRATTO. CIÒ SIGNIFICA CHE LA PREDETTA SOMMA VA DIVISA IN 13 MENSILITA’ , QUINDI IL DOTT. SCANDURA PERCEPIRÀ UNO STIPENDIO LORDO DI € 5.538,00 AL MESE PER UN TOTALE DI € 16.614,385 PER TUTTA LA DURATA DELL’ INCARICO. NON È MIA INTENZIONE FARE POLEMICA, CERTAMENTE SI POTEVA GESTIRE TUTTO MOLTO MEGLIO MA, RITENGO CORRETTO FARE QUESTA PRECISAZIONE PER NON DEMONIZZARE ULTERIORMENTE QUESTA, PUR CARENTE AMMINISTRAZIONE; IN FONDO SIAMO ESSERI UMANI CON TANTE DEBOLEZZE MA DI CERTO NON PEGGIORI DI TANTI ALTRI. GRAZIE E CONFIDO NELLA COMUNICAZIONE CORRETTA DELLE NOTIZIE E NELLA PUBBLICAZIONE DI QUESTO UMILE COMMENTO

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  7. E’ UNA CITTA’ CHE MUORE OGNI GIORNO DI PIU’
    NAVE SENZA NOCCHIERO IN GRAN TEMPESTA NON DONNA DI PROVINCIA MA BORDELLO. POVERA MESSINA.

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