Sequestrano in casa titolare di gioielleria e vanno a svaligiare il negozio di preziosi

Sequestrano in casa titolare di gioielleria e vanno a svaligiare il negozio di preziosi

Sequestrano in casa titolare di gioielleria e vanno a svaligiare il negozio di preziosi

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lunedì 31 Dicembre 2012 - 12:43

Inquietante rapina messa a segno ieri sera a Letojanni da alcuni malviventi che dopo aver atteso sotto casa l'arrivo del titolare di una gioielleria, lo hanno sequestrato in casa insieme alla moglie con in mano chiavi e combinazione della cassaforte sono andati a svaligiare il negozio di preziosi

Il proprietario di una gioielleria e la moglie sono stati sequestrati in casa da alcuni malviventi mentre dei complici hanno svaligiato il negozio di preziosi. E’ successo ieri sera a Letojanni. Alle 20,30 di ieri, cinque malviventi, con il volto coperto da passamontagna, due dei quali armati di pistola, si sono appostati nei pressi di un’abitazione nella periferia del centro ionico e al rientro del proprietario, un 69enne gestore di una gioielleria, che era con la moglie 57enne, li hanno aggrediti e condotti all’interno dell’abitazione. Sotto la minaccia della pistola si sono fatti consegnare le chiavi della gioielleria e la combinazione della cassaforte e, mentre tre dei malviventi sono rimasti nell’abitazione con i due coniugi e si sono impossessati dei gioielli di famiglia, gli altri due rapinatori hanno svaligiato la gioielleria ed asportato preziosi per un valore complessivo ancora da quantificare.
Dopo essersi impossessatisi dei gioielli, i malviventi hanno lasciato le due vittime nel bagno dell’abitazione legandoli con del nastro adesivo ed intimandogli di non uscire, quindi sono fuggiti facendo perdere le tracce.
Poco dopo i coniugi sono riusciti a liberarsi e hanno chiamato il 112 chiedendo aiuto e raccontando di essere stati vittima di una rapina. Intervenuti sul posto i Carabinieri di Taormina hanno accompagnato i due coniugi presso una postazione del 118, dove il personale sanitario ha riscontrato loro delle ecchimosi sul volto. Indagini sono ora in corso per risalire all’identità dei malviventi.

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