Pd nel caos, Lucia Tarro Celi: "Serve una svolta radicale, un commissariamento"

Pd nel caos, Lucia Tarro Celi: “Serve una svolta radicale, un commissariamento”

Pd nel caos, Lucia Tarro Celi: “Serve una svolta radicale, un commissariamento”

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lunedì 02 Febbraio 2015 - 07:05

Il Pd dello Stretto non riesce ad uscire da una condizione di caos ed ingovernabilità. Nel dibattito scaturito dall’annuncio della mozione di sfiducia da parte dell’Area Dem, interviene Lucia Tarro Celi: “Serve una svolta radicale”

Lettera aperta al Segretario del PD Ridolfo.

Le schegge impazzite di soggetti, gruppi, ambizioni personali che in questi giorni hanno alimentato il dibattito pubblico in città, sono il segno visibile di un Partito giunto ai livelli più bassi della sua credibilità. Il tentativo generoso di traghettare l'egemonia genovesiana, caduta sotto le inchieste giudiziarie, verso un coordinamento unitario, si rivela, oggi, un pieno fallimento. Prova eclatante è il grido di allarme dei giovani cuperliani contro le perpetuate logiche di potere che continuano ad informare quell'organismo politico, compresa l'anarchia delle scelte fuori da ogni progettualità condivisa. La richiesta delle dimissioni dell'amministrazione Accorinti ne è un chiaro esempio al punto da rendere insopportabile la permanenza nel gruppo consiliare PD dei consiglieri Zuccarello e Sindoni. Mi chiedo dove tu sia di fronte a questo scenario, segretario Ridolfo. Mi chiedo soprattutto dove sia io. Mi chiedo se dopo 40 anni di militanza ho diritto di cittadinanza in un partito che oltre alla memoria delle sue radici, sia uno strumento a servizio della società e delle nuove generazioni, con regole interne trasparenti e condivise; o se devo immaginare che al di là delle varie sensibilità oggi presenti anche nel PD messinese, c'è una drammatica inconciliabilità di cultura politica, di lealtà, di reciproco ascolto, di valori che ne sottendono l'agire politico.

Intanto condivido la richiesta dei giovani cuperliani di un confronto serrato con la segreteria regionale in quanto esistono tutti gli elementi per un commissariamento di tutti gli organismi del partito. La città di Messina non ha bisogno di fughe in avanti, nè di strumentali richieste di dimissioni nei confronti di chi la governa.

La città sta vivendo una delle crisi economiche più drammatiche della sua storia. C'è bisogno di uno sforzo eccezionale di progettualità in grado di aggredire i nodi centrali in campo, dall'area integrata dello Stretto, ai rifiuti, ai trasporti, al piano di riequilibrio, alla scelta dell'area pedonale, ai problemi dell'occupazione. Una progettualità da mettere dialetticamente a confronto con chi ha responsabilità a livello locale e regionale. Ma per questa sfida ci vuole una svolta radicale, un PD nuovo, in grado di avviare una ri-costruzione capace di chiamare a raccolta risorse dentro e fuori il Partito, sviluppare passione, pensiero, competenze, progettualità.

C'è un'occasione straordinaria, oggi, l'elezione di Sergio Mattarella a Presidente della Repubblica, un evento straordinario, figlio di una coesione ritrovata e della voglia di dare al PD nazionale il volto di una forza che vuole inserirsi nel solco della storia del nostro Paese e tracciarne il futuro. Mi chiedo se non possiamo marciare a Messina lungo questo solco e dimenticare per sempre i muscoli di una politica che ha privato questo PD messinese persino del senso di un'appartenenza.

Lucia Tarro Celi

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