Contratto di quartiere, Saglimbeni (Uniat Uil) scrive a De Cola

Contratto di quartiere, Saglimbeni (Uniat Uil) scrive a De Cola

Contratto di quartiere, Saglimbeni (Uniat Uil) scrive a De Cola

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lunedì 19 Gennaio 2015 - 18:46

Secondo il responsabile della Uniat Uil, l’amministrazione ha il dovere di spiegare alla città come intende riqualificare il Tirone e, per quel che ci riguarda, deve spiegare come rilanciare le politiche della casa per dare risposte alle 36 famiglie disagiate del Tirone e a tutte le altre famiglie messinesi residenti nelle baracche delle aree di Risanamento

Egregio Assessore,

apprendiamo dalla stampa che il Comune di Messina avrebbe definitivamente perso le risorse residue del Contratto di quartiere II che erano stati assegnati alla Stu, la Società di Trasformazione Urbana, a seguito della partecipazione ad un bando pubblico, quindi in concorso con altri territori, per riqualificare l’area del Tirone. Ben 4,5 milioni degli 8,5 originari, che peraltro avrebbero attivato anche ulteriori finanziamenti da parte dei soci privati della Stu, con i quali si sarebbero potute intraprendere, per rimediare all’attuale degrado, iniziative finalizzate alla bonifica e alla riqualificazione dell’area, impossibili con interventi di semplice pulizia straordinaria, e realizzare 36 alloggi di edilizia residenziale pubblica per le famiglie occupanti le case pericolanti del Tirone. Inoltre tali investimenti avrebbero fatto da apripista per l’avvio degli ulteriori investimenti previsti dal piano industriale, pari ad almeno 120 milioni: una grande boccata d’ossigeno per una città allo stremo con livelli di disoccupazione non più tollerabili.

Senza voler entrare nel merito di questioni riguardanti il piano di riqualificazione dell’area, anche se non comprendiamo come non si possa prevedere la realizzazione di parcheggi ritenuti indispensabili e funzionali per il centro cittadino, isole pedonali incluse, ci preme sottolineare che non si può rinunciare, a cuor leggero senza presentare una progettualità alternativa, dopo aver lasciato marcire nei cassetti il Piano Industriale della Stu Tirone, a finanziamenti che consentono di costruire 36 alloggi di edilizia economica e popolare in una situazione come quella messinese caratterizzata da una notevole carenza e lentezza assurda nel rispondere al fabbisogno abitativo di tanti nostri concittadini.

L’amministrazione ha il dovere di spiegare alla città come intende riqualificare il Tirone e, per quel che ci riguarda, deve spiegare come rilanciare le politiche della casa per dare risposte alle 36 famiglie disagiate del Tirone e a tutte le altre famiglie messinesi residenti nelle baracche delle aree di Risanamento, con il cronoprogramma scaduto da rinnovare, e in situazioni di emergenza abitativa. Questioni che dovranno essere urgentemente affrontate in un prossimo incontro con le altre associazioni di rappresentanza delle politiche della casa.

Paolo Saglimbeni Responsabile Uniat Uil Messina

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