I servizi sociali dell'era Accorinti, Orsa e Isa chiedono aiuto al Prefetto

I servizi sociali dell’era Accorinti, Orsa e Isa chiedono aiuto al Prefetto

I servizi sociali dell’era Accorinti, Orsa e Isa chiedono aiuto al Prefetto

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lunedì 29 Maggio 2017 - 16:17

I due sindacati hanno scritto sia al Prefetto che all'Ispettorato del lavoro per chiedere un intervento deciso e un tavolo istituzionale per il settore dei servizi sociali. Duro l'attacco sferrato alla gestione del settore da parte dell'amministrazione Accorinti.

«L’attuale gestione dei servizi sociali presenta numerose criticità che negli anni hanno prodotto un calo inaccettabile della qualità dei servizi sociali. Le ricadute sui lavoratori e sull’incolpevole utenza sono ormai insostenibili. Il Comune di Messina non riesce a garantire l’assistenza ai soggetti più deboli, le politiche dell’amministrazione producono insoddisfazione sia all’utenza che ai lavoratori. La gestione affidata alle cooperative ha prodotto povertà e diseguaglianze in seno ai lavoratori, le cui proteste, ad oggi, sono rimaste inascoltate; le garanzie occupazionali, la puntualità nel pagamento dei salari e l’innalzamento della qualità dell’assistenza sono gli obiettivi che l’esecutivo cittadino dovrebbe assolutamente garantire e che a tutt’oggi sono vere e proprie chimere. L’Amministrazione Comunale, invece, tutelando il sistema cooperativistico ha continuato a garantire il profitto privato, penalizzando i lavoratori e gli utilizzatori finali. La scelta politica delle esternalizzazioni ha innescato il becero assioma della gestione pubblica del debito e della privatizzazione dei profitti».

Inizia così la durissima nota che i sindacati Orsa e Isa hanno deciso di inviare al Prefetto Francesca Ferrandino e allIspettore del Lavoro Gaetano Sciacca per chiedere un intervento nel delicato e martoriato mondo dei servizi sociali messinesi. I due segretari Francesca Fusco e Giovanni Andronaco denunciano una situazione che si trascina sempre uguale ormai da anni, senza che l’amministrazione Accorinti abbia fatto nulla per cambiare le cose. Anzi, scrivono Orsa e Isa, che i nuovi bandi di gara prevedono lo stesso sistema e, ad una prima lettura, si evince una riduzione delle giornate lavorative (per il trasporto disabili) ed una non ancora definita compartecipazione dell’utenza al costo del servizio.

«Già nel 2016 il Dipartimento dei Servizi Sociali aveva chiesto agli utenti una compartecipazione economica per l’assistenza citando un D.A. il n. 867/03, introdotto dalla legge n.328/2000 in forma sperimentale e che comunque risulta sospeso con decreto del 9 settembre 2003, ignorando le sentenze del Tar di Catania la n. 42/2007 e del Tar di Palermo con Ordinanza emessa il 15.4.2008 e non tenendo conto del Parere dell’ufficio legislativo e legale della Regione Siciliana. Sino ad oggi i rappresentanti delle varie associazioni di tutela delle persone disagiate non sono riusciti a capire su quali basi giuridiche, visto che il Dipartimento competente non risponde alle richieste di incontri o di chiarimenti. L’unico risultato prodotto dalla richiesta della compartecipazione è la rinuncia al servizio da parte degli utenti e gli annunci di licenziamento da parte delle cooperative».

I due sindacati scrivono anche che sarebbero continue le richieste di aiuto da parte di lavoratori ed utenti che reclamano a gran voce dignità e correttezza già inoltrate all’ispettorato del Lavoro.

«La necessità di un tavolo prefettizio nasce dall’esigenza di un confronto fra tutti i soggetti interessati (Prefettura, Comune, Ispettorato del Lavoro, Sindacati, Associazioni ed Organizzazioni civiche di tutela) per l’esame della situazione e per trovare le soluzioni più adeguate nell’interesse dei cittadini con fragilità sociale e degli operatori dei servizi, in vista dei prossimi affidamenti e della prossima scadenza dei servizi della legge 328 , al fine di evitare il rischio concreto di proteste molto forti che potrebbero mettere in crisi l’ordine pubblico.

I lavoratori e gli utenti ormai non hanno più dialogo con l’amministrazione comunale, visto che gli accordi firmati con i sindacati non sono stati rispettati; fra l’altro, non ha neppure previsto clausole di salvaguardia per i licenziati ed ha ignorato il protocollo d’intesa e accordi già sottoscritti.

Per questo Orsa e Isa chiedono l’urgente costituzione e convocazione di un tavolo di lavoro permanente per l’esame congiunto di tutta la problematica inerente il settore che coinvolga oltre alle Istituzioni Pubbliche competenti anche i Sindacati e le Associazioni e le Organizzazioni degli Utenti maggiormente rappresentative.

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