Vertenza ex S. Rita, cinque "lavoratori felici" raccontano il loro lieto fine con l'assunzione alla Cot

Vertenza ex S. Rita, cinque “lavoratori felici” raccontano il loro lieto fine con l’assunzione alla Cot

Vertenza ex S. Rita, cinque “lavoratori felici” raccontano il loro lieto fine con l’assunzione alla Cot

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sabato 28 Novembre 2015 - 23:06

Per cinque lavoratori della ex clinica S. Rita si sono aperte le porte della clinica Cot. Dopo una lunga vertenza che ha creato polemiche e divisioni anche tra gli stessi lavoratori, questi cinque operatori hanno deciso di raccontare in una lettera la loro felicità per lanciare un messaggio positivo e di speranza.

«Siamo i primi cinque lavoratori della ex clinica Santa Rita assunti dall’Istituto Clinico Polispecialistico Cot. Una volta tanto vogliamo attirare l’attenzione non su una controversia bensì su una buona notizia».

Inizia così la lettera che cinque lavoratori della ex S. Rita hanno deciso di scrivere per raccontare quello che per loro segna la fine di un lungo incubo, per raccontare come sono usciti da quel tunnel buio di una vertenza occupazionale che ha diviso gli stessi lavoratori, creato tante polemiche, scatenato anche una guerra sindacale . Una lettera con cui Stefano Brigandì, Orazio Bruschetta, Benedetta Lo Balbo, Angelo Manganaro e Francesco Maria Meo si firmano come “cinque lavoratori felici” perché hanno riacquistato il posto di lavoro che avevano perso e vogliono raccontare il loro lieto fine.

«Dopo la chiusura forzata della precedente clinica, il fallimento ed una successione di peripezie burocratiche, intendiamo metterci alla spalle e dimenticare oltre 1000 bui e interminabili giorni di mancanza di lavoro. Durante questi anni abbiamo atteso, ora per ora, la buona novella: nel momento in cui la svolta c’è stata, abbiamo scelto quale percorso seguire, fidandoci solo di noi stessi.

Abbiamo ripetutamente provato a convincere tutti della validità delle nostre valutazioni: oggi non abbiamo più bisogno di dimostrarlo a nessuno. I tanti ostacoli frapposti e le persone disinteressate al nostro futuro, sono stati accantonati e superati. Tutto ciò comincia ad essere solo un brutto ricordo: così sarà anche per i colleghi che saranno assunti la prossima settimana e ci dispiace per quelli che hanno seguito altre strade.

Ringraziamo le nostre famiglie ed i nostri amici che ci sono sempre stati vicini, che hanno sempre creduto in noi, abbiamo finalmente riacquisito dignità e rispetto. Il nostro primo giorno di lavoro, si è concluso con la proiezione di un video che presentava l’Istituto. Non vi nascondiamo che alcuni di noi avevano gli occhi lucidi. Oggi siamo orgogliosi di poter vivere realmente i concetti di Qualità ed Eccellenza in Sanità nel solco dei quali, COT ci sta accompagnando nei percorsi formativi Joint Commission International di riqualificazione professionale.

Proprio perché sappiamo bene quale sia la reale situazione economica e sociale che ci circonda, intendiamo oggi trasmettere un messaggio positivo ma soprattutto un'esortazione. Ci siamo chiesti a lungo se fosse legittimo dover lavorare per lavorare, oggi conosciamo la risposta. Una cosa ci rende fieri: non siamo rimasti con le mani in mano, ci siamo profusi per realizzare quest'obiettivo.

Cinque lavoratori felici

Stefano Brigandì, Orazio Bruschetta, Benedetta Lo Balbo, Angelo Manganaro e Francesco Maria Meo».

2 commenti

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  2. Auguri!

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