Stabilizzati i precari nei Comuni della provincia, Messina resta fuori

Stabilizzati i precari nei Comuni della provincia, Messina resta fuori

Francesca Stornante

Stabilizzati i precari nei Comuni della provincia, Messina resta fuori

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martedì 05 Marzo 2013 - 17:58

Finisce bene la battaglia di centinaia di lavoratori della Pubblica Amministrazione precari da una vita. La Regione ha detto sì alle piattaforme per la stabilizzazione presentate da numerosi Comuni, restano fuori Palazzo Zanca e Palazzo dei Leoni. Soddisfatta la Fp Cgil.

Dopo anni e anni di precariato, anni di attesa e di continue promesse, anni di incertezza perché poteva anche accadere che i contratti non venissero più rinnovati, è arrivato il lieto fine per tantissimi precari dei Comuni della provincia. Lieto fine che porta il nome di stabilizzazione, una battaglia che i precari delle Pubbliche Amministrazioni portano avanti praticamente da sempre e che adesso per moltissimi di loro si chiude. Durante la seduta dello scorso 1 marzo, la Commissione regionale per l’impiego ha approvato il programma di fuoriuscita dal precariato per diversi Comuni della nostra provincia. Lo annuncia, senza nascondere grande soddisfazione, la segretaria della Funzione Pubblica della Cgil Clara Crocè che a quella battaglia ha dato una grande spinta. “La stabilizzazione dei precari è il frutto della piattaforma elaborata dal gruppo dirigente Enti Locali della Fp Cgil messinese che ha fatto da apripista per tutta la Sicilia”. La segretaria ricorda le fasi iniziali di questo percorso e dice “all’inizio ci hanno preso in giro, nessuno ci credeva. Dopo l’impugnativa della legge regionale n. 24 del 2010, ad opera del Commissario dello Stato, il gruppo dirigente degli Enti Locali del sindacato Nino Pizzino, Nino Cammaroto, Francesco Fucile, Sebastiano Noto, insieme alla Segretaria Generale, hanno elaborato una piattaforma mettendo insieme tutte le norme esistenti ancora in campo nazionale e regionale. La piattaforma è stata poi inviata a tutti i Comuni, sono iniziati incontri e confronti con le amministrazioni fino a quando in ogni Comune è stato varato un programma di stabilizzazione. Gli atti sono stati trasmessi all’Assessorato Regionale al Lavoro, adesso è arrivato il sì che da il via alla stabilizzazione. I Comuni che sono riusciti a chiudere la triste pagina del precariato sono oltre venti, nell’elenco però non compare Messina. Duro l’attacco di Clara Crocè. “Sono rimasti fuori il Comune di Messina e la Provincia Regionale grazie all’inerzia dell’ex Sindaco Buzzanca e del Presidente Ricevuto che non hanno mai voluto varare un programma di stabilizzazione adducendo motivazioni inesistenti. La stabilizzazione dei precari è stata approvata anche in quei Comuni con evidenti problemi di bilancio, vedi Milazzo comune dissestato e Barcellona Pozzo di Gotto. Di questo Buzzanca e Ricevuto dovrebbero rendere conto ai cittadini messinesi”. Il sindacato ringrazia invece i Sindaci che collaborando hanno permesso di centrare questo risultato. Una vittoria che è innanzitutto dei lavoratori. Questo l’elenco dei Comuni :

San Pier Niceto: 25 lavoratori; Furnari: 27 lavoratori; Limina: 12 lavoratori; Casalvecchio Siculo: 21 lavoratori; Gioiosa Marea: 49 lavoratori; Torrenova: 48 lavoratori; Raccuja: 19 lavoratori; Naso: 11 lavoratori; Pagliata: 11 lavoratori; Sant’Angelo di Brolo: 59 lavoratori; Sant’Alessio Siculo: 22 lavoratori; Letojanni: 44 lavoratori; Floresta: 13 lavoratori; Furci Siculo: 6 lavoratori; Malvagia: 10 lavoratori; Saponara: 7 lavoratori; Rometta: 37 lavoratori; Mazzarà Sant’Andrea: 11 lavoratori; Piratino: 28 lavoratori; Torregrotta: 29 lavoratori; Cesarò: 24 lavoratori; Milazzo 152 lavoratori; Barcellona Pozzo di Gotto: 129 lavoratori.

(Francesca Stornante)

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