Tonino Genovese confermato segretario generale della Cisl Messina

Tonino Genovese confermato segretario generale della Cisl Messina

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mercoledì 13 Marzo 2013 - 15:27

Al Palacultura si è svolta la seconda giornata del XVII Congresso provinciale della Cisl. Confermata anche la segreteria provinciale con Mariella Crisafulli e Paola Zito

La Cisl di Messina ha scelto la continuità confermando per altri quattro anni Tonino Genovese segretario generale. L’elezione al termine del XVII Congresso provinciale della Cisl tenutosi al PalaCultura di Messina che ha puntato sullo slogan “Valore al futuro, insieme si può”. Confermata anche la segreteria provinciale con Mariella Crisafulli e Paola Zito. Due giorni di lavori congressuali con numeri impietosi, fotografie allarmanti ma anche con interventi e contributi di esperti che hanno indicato quale può essere la via d’uscita per il nostro territorio.

Il secondo giorno di congresso si è aperto con il contributo dell’ing. Giovanni Mollica. Numeri e tesi che hanno evidenziato come la posizione strategica di Messina non sia sfruttata. “La logistica – ha detto – è il terzo datore lavoro per la Germania, il porto di Anversa occupa 180mila persone. Perché i porti siciliani non riescono a fare logistica? Serve un collegamento ferroviario veloce tra i porti siciliani e Salerno con il Ponte sullo stretto anello indispensabile. Si potrebbero, così, creare 200mila posti di lavoro stabili, avere 12 miliardi di aumento del fatturato, ottenere 1 miliardo di utili. Ma serve un piano di collegamento veloce su rotaia. L’alta velocità siciliana, così come annunciata, darà un contributo insignificante allo sviluppo dell’isola senza collegamento veloce con l’Europa”.

Luigi D’Andrea, docente dell’Università di Messina, ha approfondito il tema attuale della riforma del titolo V della Costituzione sulle Autonomie Locali. “Un titolo che è dentro la Costituzione – ha detto – così come le autonomie locali sono dentro la rete dei poteri pubblici. Bisogna fare in modo che lo Stato e i soggetti territoriali possano dialogare, per farlo occorre creare un disegno. Non è solo l’accorpamento delle province, prevede anche il ridisegno circoscrizioni, il ruolo di tanti comuni piccoli. Il problema irrisolto è sul piano legislativo e costituzionale nel rapporto tra Stato, Regioni e Comuni e per quanto riguarda la Sicilia la specialità non ci è alla fine convenuta perché è diventata autoreferenzialità”.

E’ stato Luigi Sbarra, della segreteria nazionale della Cisl, a concludere i lavori. “Bisogna – ha detto – superare le divisioni esistenti per ricomporre un quadro attuale di lacerazione, frammentazione e riportare la condizione sociale all’unità. Abbiamo chiesto moralità alla politica, abbiamo lavorato tanto per limitare i danni della crisi, costruito confronti e relazioni. Vi deve essere una sollecitazione pressante, costante nei confronti dell’Europa per ottenere quei fondi che darebbero ossigeno a diversi settori della nostra economia. Vi sono tre grandi aree strategiche su cui insistiamo si debba intervenire: dalla riforma della pubblica amministrazione e del contenimento spesa pubblica, a nuove politiche fiscali, nuove politiche per il lavoro, il rilancio del tessuto industriale, produttivo e dei servizi. La Cisl ha una strategia forte sociale, politica e organizzativa”.

Durante i lavori congressuali è stato possibile visitare anche due mostre allestite per l’occasione. La prima con protagonisti tanti artisti messinesi che hanno realizzato altrettanti dipinti ispirati al tema del congresso e al termine dei lavori è stato premiato Vittorio Busà per la sua opera. La seconda, curata da Pippo Lombardo, con una raccolta di fotografie e fotoriproduzioni tratte da “Bombardamenti aerei nella seconda guerra mondiale” e da “Messina 43- 44” di Enzo Verzera. Nei saloni del Palacultura sono stati inoltre esposti, grazie alla collaborazione delle aziende messinesi partner del Congresso, i prodotti tipici del nostro territorio.

Un commento

  1. ….ma la CISL Messina perché non prende posizione sul PONTE, l’ecoPonte ? Occasione RISOLUTIVA del problema gravissimo occupazionale immediato e nella prospettiva di un modello di sviluppo industritaluristico , vocazione” obbligata” del ns. Territorio. Il sindacato deve necessariamente allinearsi alla propaganda di ” regime” burocratico parassitaria assistenzialistica? Si continuerà a denunciare e contestare agli ALTRI insipienza politica ? Faremo ancora dibattiti e tavole rotonde mentre l’economia reale e’ fallia? Ancora per quanto? IL SINDACATO NON E’ A FAVORE DEL PROGRESSO DELLO SVILUPPO E DEL LAVORO ? Perché questo tabù ? Perché questa censura? Da chi viene imposta? A quali interessi di parrocchia dobbiamo essere devoti? Si indica un dibattito serio senza pregiudiziali IDEOLOGICHE. si invochi un REFERENDUM sul Ponte. PONTE opera UTILE E NECESSARIA. No TAV , NO EXPO’ ,NO TRAFORI, NO GRONDAIA GENOVA E A TUTTE LE OPERE INUTILI GIÀ CANTIERATE AL NORD…..col complice silenzio o la” flebile” voce del SINDACATO . La situazione pretende una discontinuità col passato ed un sussulto di COSCIENZA E DI LIBERTA’. Rispondano i sindacati ai CITTADINI. Rispondano se non tutti i GENOVESI di Messina almeno TONINO Restiamo in fiduciosa attesa.

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