Bilancio 2015 in Aula, ma cade il numero legale. La rabbia dei lavoratori(VIDEO)

Bilancio 2015 in Aula, ma cade il numero legale. La rabbia dei lavoratori(VIDEO)

Francesca Stornante

Bilancio 2015 in Aula, ma cade il numero legale. La rabbia dei lavoratori(VIDEO)

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martedì 24 Maggio 2016 - 19:16

La discussione sul bilancio di previsione è iniziata alle 20.15 ma si è interrotta subito dopo l'intervento del consigliere Santalco. Dalla tribunetta si sono scatenate le urla dei lavoratori dei servizi sociali, rabbia anche nei corridoi. I capigruppo si sono allontanati dall'aula per riunirsi prima di iniziare a discutere. Alle 21.30 è ripresa la seduta

AGGIORNAMENTO 21.49. E' caduta la seduta per mancanza del numero legale. Pochi minuti dopo il via alla discussione con i 16 voti favorevoli l’aula si è svuotata. Ad uscire i quattro componenti dei Dr Carreri, Interdonato, La Paglia e Sorrenti che hanno di fatto cadere il numero legale, lasciando in aula 17 colleghi. In aula sono rimasti Contestabile, Pagano, Abbate, Fenech, Caccamo, Risitano, Rella, Vaccarino, Gennaro, Cardile, Russo, Santalco, Cantali, Amata, Scuderi, Trischitta, Barrile.

AGGIORNAMENTO ORE 21.40 I consiglieri hanno votato il prelievo della delibera sul bilancio per poter realmente mettere in discussione il documento finanziario. Aula risicatissima, 21 i consiglieri in aula. Con 16 voti favorevoli e 5 contrari via libera alla trattazione del previsionale 2015.

AGGIORNAMENTO ORE 21.23 I capigruppo sono tornati in aula dopo una lunghissima riunione. Subito la parola ad Antonella Russo per chiarire l’intervento del commissario Pd: «Rispondo alle affermazioni del collega Santalco in merito al comunicato stampa del commissario Carbone. Il Pd di Messina, tramite le parole di Carbone ha manifestato una posizione politica netta di contrarietà all’amministrazione Accoranti che oggi 24 maggio 2016 ci porta a chiedere il prelievo del bilancio di previsione 2015. Un dato politico che dic erto non è certo responsabilità dei consiglieri comunali ma oggi siamo qui con gli animi inaspriti. La posizione di contrarietà a questo bilancio è una posizione che il Pd cittadino ha preso con consapevolezza. E’ un cominucato non sottoscritto dai quattro consiglieri comunali, significa che prendiamo atto e condividiamo la contrarietà ma ci riserviamo il sacrosanto diritto di entrare nel merito di questa delibera ed esercitare il dovere di votare e di motivare il nostro voto. Sull’aggettivo “irresponsabili” usato da Carbone faccio un passo indietro perché conosco profodnamente l’animus che spinge ciascuno di noi nel voto di tutte le delibere che questo consiglio ha votato. A prescindere dall’esito di questo voto sono certa che ciascuno di noi lo farà con assoluto senso di responsabilità».

Inizio incandescente per la seduta dedicata al bilancio di previsione. Alle 20.15 si è aperta la discussione sul previsionale e dopo pochi minuti è esplosa la rabbia dei lavoratori dei servizi sociali schierati sulla tribuna dedicata al pubblico. Insieme alla segretaria della Fp Cgil Clara Crocè si sono scatenati temendo ulteriori ritardi nella discussione e votazione del documento finanziario da cui dipende il loro lavoro e soprattutto i loro stipendi. Hanno urlato vergogna, hanno urlato la disperazione di chi è senza soldi da più di tre mesi. A provocare la reazione furiosa dei lavoratori, l’intervento iniziale del capogruppo di Felice per Messina Peppuccio Santalco che ha stigmatizzato l’ultimo intervento del commissario del Pd Carbone: «Mi dispiace collega Gennaro, arriva in un momento in cui il suo commissario non le fa onore. E’ inaccettabile che Carbone dica che solo un irresponsabile potrebbe dire si al bilancio. In un momento così difficile dobbiamo assumerci grandi responsabilità ed è inaccettabile che il commissario di un partito ci definisca irresponsabili. Questa è la politica di coloro che vengono da fuori e mortificano il lavoro di consiglieri comunali che ogni giorno lavora. Se Carbone vuole che Messina abbia un altro commissario lo dica chiaramente. Il suo intervento è una spada di Damocle. Non so se dal punto di vista subliminale può essere una coartazione del libero voto di questo consiglio comunale. Questa è barbarie non è più politica, il gruppo Pd dovrebbe prendere le distanze da quelle parole. Non mi interessa come voteranno ma uno scatto d’orgoglio deve arrivare, non ci possono pisciare addosso».

Parole che sono state probabilmente male interpretate da chi dalla tribunetta ha iniziato a urlare vergogna. Immediatamente dopo i capigruppo si sono allontanati dall’aula per riunirsi prima di iniziare la discussione sul bilancio. Nei corridoi sono volate ancora parole grosse tra i lavoratori e qualche consigliere comunale. Rabbia che è esplosa per un ritardo che di certo non è imputabile al consiglio comunale, visto che è stata l’amministrazione Accorinti a consegnare solo pochi giorni fa la quinta versione del previsionale 2015 e quella di stasera è la prima seduta in cui il documento fa il suo esordio in aula per la votazione.

Francesca Stornante

2 commenti

  1. La cosa tragicomica è che continua ancora oggi il teatrino sulle dimissioni “responsabili” dei consiglieri comunali. Non lo hanno ancora capito questi “intellettuali” che tutta la città sa bene quanto lor signori siano fermamente attaccati alla poltrona e che, pertanto, al di là delle prosaiche dichiarazioni non si dimetteranno MAI!!

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  2. La cosa tragicomica è che continua ancora oggi il teatrino sulle dimissioni “responsabili” dei consiglieri comunali. Non lo hanno ancora capito questi “intellettuali” che tutta la città sa bene quanto lor signori siano fermamente attaccati alla poltrona e che, pertanto, al di là delle prosaiche dichiarazioni non si dimetteranno MAI!!

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