Palermo rinnova l'appuntamento con la nave della legalità e il no alla mafia

Palermo rinnova l’appuntamento con la nave della legalità e il no alla mafia

Piero Genovese

Palermo rinnova l’appuntamento con la nave della legalità e il no alla mafia

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venerdì 05 Maggio 2017 - 00:48

Nel capoluogo siciliano proseguono le iniziative in ricordo della strage di Capaci. Torna la nave della legalità e a Palermo, per giorno 23, prevista la presenza di oltre 1000 studenti. Nell'aula bunker dell'Ucciardone, luogo simbolo del maxi processo alla mafia prevista anche la presenza del Capo dello Stato, Sergio Mattarella.

Un appuntamento che si rinnova ogni anno ma non vuole essere, e non è, un’abitudine. Il 23 maggio è ormai una data simbolo nella lotta contro tutte le mafie. E’ dal 2002, in occasione del decennale della strage di Capaci, che il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, in collaborazione con la Fondazione Giovanni e Francesca Falcone, si rivolge alle scuole di tutta Italia per realizzare insieme iniziative di educazione alla legalità che hanno il loro momento conclusivo proprio nell’anniversario del 23 maggio.

Sono sempre di più gli studenti e i docenti che rispondono all’appello per la legalità, grazie anche alla collaborazione delle forze dell’ordine, di enti e di associazioni, che hanno condiviso questo impegno. Ogni anno, per la ricorrenza di Capaci, viene anche promosso un concorso. Al concorso è legato il viaggio della “Nave della legalità”, da Civitavecchia a Palermo. Un viaggio che punta a lasciare una traccia nella vita dei ragazzi che vi partecipano.

Quest'anno nel capoluogo siciliano, prevista la presenza di oltre 1000 studenti, che ricorderanno la figura di Giovanni Falcone morto insieme alla moglie e ai ragazzi della scorta 25 anni fa in quella che viene ricordata come la strage di Capaci. Nell'aula bunker del tribunale dell'Ucciardone, luogo simbolo del maxi processo alla mafia, sarà presente anche il Capo dello Stato, Sergio Mattarella.

Sarà quella del 23 maggio unagiornata quindi all'insegna della legaltà e della riflessione. A piazza Magione, ci sarà pure uno stand animato dagli studenti che quest’anno hanno approfondito la figura di Lia Pipitone, la giovane figlia di un boss dell’Acquasanta uccisa nel 1983 nel corso di una finta rapina, perché si era ribellata al padre.

Chi non sarà a Palermo, potrà seguire due dirette Rai. Al mattino, dall’aula bunker, collegamenti anche con l’ufficio di Falcone e Borsellino diventato un museo grazie al lavoro di Giovanni Paparcuri, uno dei più stretti collaboratori dei giudici. Poi, dalle 20,30 alle 23,30, una no-stop di Rai 1 (senza interruzioni pubblicitarie) per riflettere sul venticinquesimo anniversario delle stragi del 1992.

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