Stop agli sprechi, ecco il Piano strategico che promette risparmi per 50 milioni in 10 anni

Stop agli sprechi, ecco il Piano strategico che promette risparmi per 50 milioni in 10 anni

Francesca Stornante

Stop agli sprechi, ecco il Piano strategico che promette risparmi per 50 milioni in 10 anni

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venerdì 21 Marzo 2014 - 00:40

La giunta comunale ha approvato il Piano strategico per il risparmio energetico che detta la nuova strategia da attuare nei prossimi dieci anni in tema di rispetto dell'ambiente e uso consapevole delle risorse. Un piano che farà risparmiare alle casse comunali quasi 50 milioni in dieci anni.

Il Comune di Messina stringe la cinghia sulle spese di luce e gas. Non si tratta però di una semplice operazione di risparmio basata sul taglio alle spese extra o superflue, ma di un vero e proprio progetto che punta a far diventare Palazzo Zanca un comune virtuoso, rispettoso dell’ambiente, capace di intercettare finanziamenti europei, nazionali e regionali destinati a promuovere la sostenibilità energetico-ambientale. La strategia è chiarissima ed è stata messa nero su bianco in un progetto redatto dal Dipartimento Lavori Pubblici retto dal dirigente Antonio Amato di concerto con l’assessorato all’Energia di Gaetano Cacciola. Si tratta del Piano strategico per il risparmio energetico, il documento era pronto già dallo scorso mese di gennaio, adesso la giunta comunale ha dato l’ok e dunque tutti i dipartimenti comunali si dovranno mettere in moto per attuare le direttive previste dal piano. Il progetto individua le macro-aree di intervento e gli strumenti finanziari che possono essere adottati per realizzare specifici progetti di efficientamento connessi al risparmio energetico. Tutte le strategie vengono previste per i prossimi dieci anni, attraverso grafici e tabelle sono stati attentamente raccolti numeri e dati che spiegano in che modo cambierà il settore, la cifra che balza subito all’occhio è quella relativa al risparmio finale che l’attuazione di questo piano porterà nei prossimi dieci anni: 49.839.438 euro, risparmio che si otterrà grazie alla differenza tra la spesa energetica sostenuta nel 2013 e quella preventivata nei prossimi dieci anni.

Gli interventi sono stati raggruppati in 3 macro-aree: contrattuale, gestionale, tecnologica. Il punto di partenza è stata l’attuale spesa energetica del Comune che nel 2013 si è attestata sugli 22.206.428,67 euro per l’energia elettrica e 800.000 euro per il gas metano.

Per la macro-area contrattuale tre gli interventi fondamentali:

– il passaggio dal regime di salvaguardia al mercato libero. Nel 2013 infatti il Comune ha pagato circa il 30% in più della tariffa a causa di due mensilità che non erano state pagate durante il periodo del commissariamento Croce per mancanza di liquidità nelle casse comunali. E’ stato uno dei primi punti su cui l’assessore Cacciola ha lavorato e grazie ad una lunga trattativa con Enel dal 1 gennaio il Comune è tornato “libero”. Questo porterà un risparmio di circa 3 milioni di euro l’anno rispetto al 2013.

– la riduzione dell’Iva dal 22 al 10% per tutte le utenze scolastiche che faraà risparmiare altri 100 mila euro l’anno.

– la possibilità di un nuovo contratto sul libero mercato che potrebbe far risparmiare circa 300 milla euro a partire dal 2015.

Nella macro-area gestionale vengono invece considerati tutti quegli interventi che, tramite una diversa gestione di alcune utenze potranno portare benefici economici al Comune. Il primo passo sarà contenere la spesa negli edifici scolastici, dove nel 2013 si è speso 855.043.000 euro. Le scuole saranno coinvolte in un percorso formativo/informativo per un uso più razionale delle risorse, le previsioni indicano al decimo anno un risparmio che supera i 100 mila euro. Lo stesso discorso sarà attuato negli Uffici comunali, dove oggi si spende 689.371.000 euro. Ai dipendenti comunali però saranno date regole precise, come limitare al massimo l’uso dell’illuminazione e della climatizzazione, eliminare le stufe elettriche, fissare i limiti di temperatura ambientale a seconda delle stagioni. In questo caso nei dieci anni si ipotizza un risparmio di 68.937 euro. In agenda anche la cessione delle Piscine Cappuccini e del Palarescifina: nel 2013 sono costati quasi 322 mila euro, adesso il Comune ha deciso di affidare in concessione pluriennale la gestione delle strutture. Per il Palarescifina questa procedura sarebbe subit attivabile, per la piscina invece dal 2019. Considerato questo dettaglio di non poco conto si prevede un risparmio dal 2019 un risparmio totale delle varie spese.

Infine c’è la macro-area tecnologica che appunto prevede interventi di ammodernamento degli attuali strumenti a disposizione. Si comincerà dalla sostituzione di numerose cabine elettriche per poi installare 10 impianti fotovoltaici su 8 scuole e 2 edifici comunali, per i quali arriverà un finanziamento dalla Regione. Un’operazione che fa prevedere un risparmio economico da 70 mila euro annui. Dal 2016, cioè quando scadrà il contratto relativo alla manutenzione degli impianti di pubblica illuminazione, verranno installatati apparecchi a basso costo e si punta ad un risparmio al decimo anno di quasi due milioni di euro.

Per il consumo di metano varrà lo stesso principio. E così sono stati previsti interventi di efficientamento dei cosiddetti involucri edilizi e degli impianti come sostituzione degli infissi, introduzione di doppi vetri, installazione di impianti di climatizzazione ad alta efficienza. Interventi che fanno ipotizzare un risparmio di 60 mila euro nel 2015 che arriva a 403.388 euro nel 2023.

Il piano dunque detta delle linee ben precise e si pone obiettivi che si intendono rispettare, tanto che il risparmio previsto è una delle voci inserite nel piano di riequilibrio decennale che vedrà la luce proprio in questi giorni.

Francesca Stornante

5 commenti

  1. Prevista anche una dote mensile di 15 centimetri di carta igienica per ciascun dipendente.
    Per risparmiare, dalla lautissima elargizione saranno esclusi renatino ed il nuovo esperto per la munnizza.
    Gli asceti non mangiano.
    George.

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  2. invelatosempre 21 Marzo 2014 07:32

    Che dire? Speriamo che il libero mercato offerto al Comune non funzioni con le medesime modalità offerte a noi, utenti privati.
    Chissà quanti amici degli amici spunteranno adesso per offrire contratti energetici da favola al comune, con un mercato che funziona come quello dell’ acqua ai privati, ma con modalità più raffinate.
    Come dicevano? “Ucci, Ucci, sento odor di cristianucci!”.

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  3. a) Ma i soldi dei finanziamenti dalla regione non sono sempre soldi nostri? O la regione li ruba ai ricchi non-buddaci per darli ai buddaci?

    b) Mentre nel resto dell’Italia ci si rende conto che la favola della liberalizzazione delle tariffe è appunto una favola la giunta Accorinti si ubriaca di marketing ipnotico?

    c) abbiamo una grande risorsa anzi due: il sole e lo scirocco…

    d)la cessione delle Piscine Cappuccini e del Palarescifina? Come il supermega Accorinti si rimangia tutto quello che diceva negli anni precedenti?

    e) 49.839.438 euro Se ogni città in Italia adottasse il piano della giunta Accorinti… tra 10 anni il comune di messina potrebbe anche pagare le bollette dei suoi abitanti e di quelli di Reggio.

    PIU’ CHE VIRTUOSO MI SEMBRA CHE QUESTA GIUNTA VOGLIA FARE DI MESSINA UN COMUNE VIRTUALE

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  4. Un piano per il risparmio energetico se veramente fatto bene dovrebbe prevedere un sistema di cogenerazione o tricogenerazione che possa dare luce riscaldamento e aria condizionata. a costi bassi, attraverso apparecchaiture che riducano l’impatto ambientale e trovino risorse dall’utilizzo del gas metano. Riguardo il risparmio chiesto ai dipendenti, vorrei informare l’assessore che non c’è bisogno di chiedere al dipendente di spingere l’interruttore, ma basta soltanto mettere un dispositivo che rilevi una presenza in un determinato ambiente e che provveda a spegnere le luci quando l’ambiente è vuoto. Lassessore dovrebbe invitare le aziende che sanno fare queste cose, informarsi meglio sulle nuove tecnologie e poi indire una gara europea, altrimenti si potrebbe pensare che siamo alle solite e che si faranno i favori agli amici degli amici.

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  5. Caro sig. George, Le vorrei precisare che il Comune non può prendere in considerazione offerte di nessuno se non con gara di appalto. Sarebbe importante sapere cosa esattamente voglia fare l’assessore rispetto alle nuove tecnologie che non siano quelle del CNR di cui lo stesso è coinvolto.

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