L'assessore Todesco ad Addiopizzo: "Rivendico il senso etico di quanto deciso"

L’assessore Todesco ad Addiopizzo: “Rivendico il senso etico di quanto deciso”

Rosaria Brancato

L’assessore Todesco ad Addiopizzo: “Rivendico il senso etico di quanto deciso”

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sabato 17 Agosto 2013 - 13:14

L'assessore alla cultura Sergio Todesco replica ad Addiopizzo a proposito di alcune nomine nel Comitato Vara : "Il clima era segnato da lacerazioni. Non abbiamo verificato la fedina penale perchè il Comitato ha svolto attività gratuita e non ha gestito soldi pubblici. Rivendico il senso etico di quelle decisioni"

“In Sicilia la mafia si divide in due tronconi: la mafia propriamente detta, e poi l’antimafia”, inizia citando una battuta di alcuni anni fa l’intervento dell’assessore alla cultura ed alle identità Sergio Todesco in seguito alle dichiarazioni post-Vara di Addiopizzo. “ Era una battuta indubbiamente impietosa e crudele, che ignora il tributo di idee e di sangue che una certa antimafia ha offerto e continua ad offrire – prosegue- ma nel contempo indicatrice, del rischio di una temperie giacobina che in nome della lotta alla mafia indossava a volte corazze adamantine e intransigenti. Su tale temperie in quegli stessi anni esercitava la sua lucida intelligenza un profeta assai spesso ignorato come Leonardo Sciascia. Tali suggestioni, mi è avvenuto di ripercorrere all’ascolto del comunicato stampa rilasciato dai ragazzi di Addiopizzo”.

In conferenza stampa ieri mattina l’associazione ha detto la sua su quanto accaduto (vedi articolo correlato) sottolineando come dall’anno scorso sembra trascorsa un’era geologica “l’anno scorso il sindaco Buzzanca non aprì bocca sull’aggressione ad Addiopizzo, quest’anno Accorinti ha indossato la nostra maglietta. Ma indossare una maglietta, pur rendendoci felici, non cancella alcune nomine fatte in seno al Comitato Vara”.

In particolare Addiopizzo fa riferimento a Francesco Forami ( indagato per l’aggressione dello scorso anno) e Giovanni Celona ( arrestato nell’estate 2011 per tentata estorsione), designati nel Comitato, ricordando come la giunta pur avendo deliberato un regolamento per le designazioni in Enti e Commissioni e che prevede alcune incompatibilità (tra le quali non avere provvedimenti giudiziari in corso) non lo abbia applicato per il Comitato Vara.

“Come Assessore alla Cultura- spiega quindi Todesco- mi sento obbligato a svolgere le seguenti considerazioni, che peraltro ho avuto modo di esporre anche ad una delegazione di Addiopizzo. Prima considerazione: chi scrive si è trovato di fronte alla necessità di organizzare la festa della Vara 2013 in un contesto segnato da forti lacerazioni e tensioni sociali, in parte determinate dall’episodio di intolleranza dell’anno precedente (riconducibile, più che ad una cultura mafiosa, a quella sorta di zona grigia che è stata serbatoio clientelare per la classe politica locale negli ultimi sessant’anni), ma soprattutto incancrenitosi per le manipolazioni ad esso impresse da alcuni ambienti, che ravvisavano in tale evento un banco di prova per l’Amministrazione Accorinti e, al contempo, un micidiale trabocchetto per tentare di screditarne la capacità di governo. A mio parere, la Vara deve sempre più esplicitare il suo fortissimo senso identitario e comunitario; per fare ciò deve essere sottratta a qualunque tentativo di appropriazione indebita ed unilaterale. Se essa è un simbolo per Messina da oltre cinque secoli, deve esserlo per tutti i messinesi, e nessuno può rivendicarne la titolarità esclusiva”

L’assessore sottolinea quindi il fatto che lo stesso culto dell’Assunta, per la sua natura è inclusivo e che pertanto la Processione non può essere strumentalizzata da nessuno. Quanto accaduto lo scorso anno secondo Todesco non è un fatto mafioso nel senso letterale del termine: “La cultura mafiosa, alla quale io mi ostino a non ricondurre il brutto episodio di intolleranza e di ignoranza dell’anno scorso, credo che la si possa meglio fronteggiare e sconfiggere attraverso uno sforzo comune per costruire una società più giusta, con cittadini liberi e consapevoli”.

L’aggressione ad Addiopizzo da parte dei due componenti del Comitato dunque, secondo l’assessore va addebitata all’ignoranza ed all’intolleranza ma non ad una cultura mafiosa, quanto alle critiche rivolte ieri dall’associazione all’organizzazione 2013, “ribadisco solo che a nessuno dei componenti è stata fatta la verifica della fedina penale, in quanto tanto la commissione quanto il comitato hanno svolto attività gratuite, nessuno dei componenti ha ricoperto compiti istituzionali, nessuno di tali organismi ha gestito soldi pubblici. Essi avevano, semplicemente, l’incarico di mettere le proprie competenze al servizio di un unico fine: fare in modo che una imponente machina festiva, del peso di nove tonnellate, potesse compiere un articolato percorso processionale alla presenza di oltre centomila persone senza che si verificassero incidenti di sorta”.

Stando alla replica dell’assessore la scelta sarebbe ricaduta su “requisiti squisitamente tecnici” e su una “prestazione gratuita”, fatto questo che, per la verità, non autorizza a scegliere chiunque per il solo fatto che non viene pagato, tenuto anche conto del tipo di evento che si andava ad organizzare.

Val la pena comunque ricordare che il regolamento per le designazioni correttamente varato dalla giunta si è reso necessario proprio per le scelte che riguardano l’amministrazione pubblica, indipendentemente dal gettone di presenza ma per sottolineare la diversità e discontinuità dal passato. Se la nuova amministrazione ha voluto fare un regolamento, includendo, ad esempio, tra i motivi di incompatibilità l’appartenenza a logge massoniche (oltre ai procedimenti giudiziari), questo non riguarda solo un aspetto economico ma una precisa scelta etica che se vale per gli Enti e le Commissioni, dovrebbe essere “l’impronta” che, secondo la giunta, deve valere per tutto. Questo probabilmente voleva essere il messaggio di Addiopizzo all’amministrazione, in vista delle edizioni future.

“Poiché spesso, nella nostra città, – conclude Todesco – il <punto di vista etico> è quello dei vizi privati e delle pubbliche virtù, e dato che io personalmente mi considero una persona prestata alla politica, prendo animo per rivendicare il senso etico di quanto deciso e adottato. Etico, nel senso di una chiamata rivolta a tutti i cittadini di buona volontà per costruire insieme una città migliore, più legale e al contempo meno integralista, meno astiosa, meno partigiana”.

Rosaria Brancato

16 commenti

  1. Conforta riconoscere nell’assessore Todesco le stesse sensibilità anche culturali espresse in vari commenti anticonformisti ma sempre improntati ed allineati alla religione della LIBERTA… di pensiero di cui fu maestro e faro il grande Leonardo Sciascia.
    Sconforta , sorprende e sgomenta invece il tentativo di certa stampa schierata e piena di pregiudizi che rinuncia perfino al primo dovere di ogni buon giornalista: SEPARARE I FATTI ( i comunicati) DALLE OPINIONI ( di Rosaria Brancato).

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  2. Sono contento che l’assessore Todesco abbia detto la sua, credo che l’associazione Addio Pizzo abbia avuto abbastanza visibilità grazie alla Vara, adesso si rimbocchino le maniche e si mettano a lavoro fattivamente, altrimenti è meglio che cambino nome, e magari si facciano chiamare “Avvio ai 5 minuti di visibilità”, la gente deve essere istruita, emancipata da certe storpiature culturali non tramite i comunicati stampa da “maestrini” o davanti le telecamere di qualche tv privata, ma attraverso l’informazione vera, incontri tavole rotonde e tanta buona informazione….

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  3. Non abbiamo verificato la fedina penale perchè il Comitato ha svolto attività gratuita e non ha gestito soldi pubblici”

    Le dietrologie dell’assessore Todesco sono la fotocopia semantica delle esternazioni del dottor Principato. Davvero non finiscono di perdere tima questi signori ne voler continuare a replicare cercando di fare cerchiobottismo.
    La cultura mafiosa è una sola, non ci sono zone grigie, la mafia non ammette “ignoranza” si potrebbe dire.
    Quanto scritto da me ieri sui “soldi che girano attorno alla vara” è sempre più valido.
    Fa ridere che una persona che ha tutti i mezzi culturali per tastare il polso di una città dica “Non abbiamo verificato la fedina penale perchè il Comitato ha svolto attività gratuita e non ha gestito soldi pubblici”
    I “soldi” caro il mio assessore Todesco in questo caso sono “il dileggio della legge”, la “visibilità” beatificata nonostante tutto…

    Ieri ho scritto:
    Un po’ di soldi girano in questi eventi, alcuni necessari altri meno, altri veri e propri sprechi.
    Ed altri soldi sono “prestigio”, “posizioni di forza”,”dominanza”, “visibilità” alla grande festa del “paese”. E non per nulla sotto la “machina votiva” ci sono i notabili da sempre, gli “idoli” locali.

    LA DOMINANZA, caro assessore, lei sa cos’è la dominanza?
    E LEI MI VIENE A PARLARE DI SFUMATURE DI GRIGIO, NELLA SOTTOCULTURA MAFIOSA, E DI BEATA NONCURANZA DELLE FEDINE PENALI.
    Questo è veramente un bell’esempio di CAMBIAMENTO!

    Se lei e Principato continuate ad arrampicarvi sugli specchi pur di difendere un vostro “malo passo”, non solo continuate a perdere di stima, ma TRASMETTERETE UN MESSAGGIO DI NEGATIVITA’ A TUTTA LA CITTA’: La dominanza di certe “zone grigie” è al di sopra di tutti e sarebbe comunque un male minore.
    MI VERGOGNO CHE NELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI MESSINA, QUELLA CHE DOVREBBE ESSERE DEL CAMBIAMENTO CI SIA GENTE CHE CONTINUA A DIRTI CHE “NESSUN CAMBIAMENTO E’ POSSIBILE”

    Questo è “il senso etico” di quelle decisioni.. che la cultura messinese è mafiosa con tutte le sfumature “opportunistiche” per prendere in giro le persone.

    Almeno sia coerente con il suo “senso etico” e il prossimo anno sulla Vara faccia salire un pedofilo ed un mafioso, perché Lei le fedine penali non le controlla se non prendono soldi…

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  4. Sciascia è ormai un bel nome di cui ci si riempie la bocca quando si vuole dare una forma solenne ad un pensiero bipolare.
    Se non è Sciascia è Pasolini, si può metterli in qualsiasi discorso, si intonano con tutto il resto, sono di destra e di sinistra contemporaneamente, non puzzano non sporcano e al loro nome un mancamento sopraggiunge nell’interlocutore e subito una profonda “divozione” verso chi lo cita.

    Stavlta di più, spinge L’OLTRAGGIATO ESTERREFATTO CONTRITO E SCANDALIZZATO lettore ad indignarsi ed AUSPICARE CHE LA CATTIVISSIMA ROSARIA BRANCATO impari a far bene il suo mestiere e si limiti a riportare pedissequamente l’editto di sua Maestà cavalier Todesco, SEPARANDO LE OPINIONI DAI FATTI.

    E perché non inizia anche lei, pgiuttari a separare le opinioni dai fatti?

    Perché i fatti dicono tutt’altra cosa da quanto riportato negli editti..

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  5. “Stando alla replica dell’assessore la scelta sarebbe ricaduta su “requisiti squisitamente tecnici” e su una “prestazione gratuita”, fatto questo che, per la verità, non autorizza a scegliere chiunque per il solo fatto che non viene pagato”. Ma che razza di giustificazioni sono?? Ma si rende conto, todesco?? Lei amministra Messina per nostro conto! Dovrebbe avere senso della misura e rispetto delle regole, quanto meno morali. Io la incontrai una volta e già allora mi fece una pessima impressione. Dopo queste dichiarazioni io le chiedo di vergognarsi e di dimettersi.
    Allora, seguendo la sua logica, se si presentasse un delinquente e volesse prestare la sua opera gratuitamente, diciamo pure come esperto, che fa? Gli fa avere qualche incarico istituzionale?

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  6. “L’aggressione ad Addiopizzo da parte dei due componenti del Comitato dunque, secondo l’assessore va addebitata all’ignoranza ed all’intolleranza ma non ad una cultura mafiosa”…..

    QUESTA NON TI SEMBRA SUFFICIENTEMENTE “UNA STORPIATURA CULTURALE” ancora più grave se detta da un assessore alla .. cultura?

    E’ a causa di queste dichiarazioni .. “culturali” che Messina è bloccata nelle dietrologie opportunistiche, se la giustizia a Messina è una chimera.

    Chi non è all’altezza di capire una realtà, ma la edulcora rendendola complessa invece che analizzarla nella sua violenza essenziale, sarebbe il caso che si dimettesse.

    L’assessorato alla cultura dovrebbe essere qualcosa di più che una delega festaiola alle manifestazioni …”culturali”.

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  7. miiiiiiiih che sensibiiiiiileeeeee !!!!
    si scucciuliau tuttu 😀 😀

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  8. Senta Gicomoprimo.. prima di scrivere rifletta e provi a fare Lei stesso l’esegesi del suo commento.Resterà stupito di non trovarvi traccia di un pensiero o di un argomentazione . Ma solo impressioni confuse, invettive ed un mal celato desiderio di ” schierarsi” a difesa di qualcuno che lei ritiene appartenere evidentemente alla sua parrocchia ideologica o di schieramento . Se non è’ così mi perdoni ma deve capirmi: mi trovo spesso a incrociare il mio” fioretto” l dialettico con avversari pregiudizialmente” schierati” in partiti, fazioni, associazioni . Pochi possono evidentemente immaginare che esistono persone che obbediscono soltanto alle esigenze della propria coscienza ed onesta’ intellettuale, liberandosi dai condizionamenti culturali e psicologici Si citano spesso Sciascia e Pasolini perché sono stati esempi ammirevoli di intellettuali LIBERI, non OMOLOGATI che per questo ” disorientano” il sistema e probabilmente Lei stesso che li accusa infatti in qualche modo di “pensiero bipolare ” Certo chi e’ intrappolato nella matrix culturale del polo, di un solo polo avrà difficoltà a capire ed accettare chi non appartiene a nessun POLO . Infine riportando quanto Lei scrive: CATTIVISSIMA ROSARIA BRANCATO impari a far bene il,suo mestiere riportando l’editto di Sua maestà cavalier Todesco” . La brava ed intelligente Rosaria Brancato non avrà difficoltà a riconoscere che questa volta ha peccato forse di frettolosità e di eccessiva passionalità ed entusiasmo… di parte. Non Sua Maestà , ma l’assessore al Comune Prof. Todesco riveste un ruolo istituzionale ed ha il diritto-dovere di far conoscere” integralmente” la sua versione e considerazioni , così come correttamente hanno fatto altri organi di informazione …Dal” nostro” TEMPOSTRETTO pretendiamo il rispetto, come sempre, di questi condivisi principi di libertà di informazione

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  9. Non capisco il perché di questa replica. Se vuole farla sui fatti , la posso anche seguire, ma la storia degli intellettuali liberi e non omologati che disorientano il sistema non la bevo ed in ogni caso non mi sembra il caso di scomodare Sciascia o Pasolini per un caso che non è certo complicato o incomprensibile. I fatti sono fatti come le opinioni sono opinioni.
    Lei non le vorrebbe mescolare ma le mescola insieme con retorica inconcludente nel senso che non apporta nulla al tema principale ma si configura come mero esercizio stilistico.
    Il fatto è che “il protocollo di legalità” è solo uno specchietto per allodole, non è stato rispettato, si vuole far passare per inconcludenti o “con la puzza sotto il naso” i ragazzi di Addiopizzo perché non hanno voluto partecipare alla parata delle pie animelle. Si vogliono far passare pergratuite polermiche le fondate argomentazioni di chi oggi si sente deluso da un’amministrazione che si arrampica sugli specchi.. e sulle magliette pur di non ammettere la sua leggerezza e la sua sciatteria nell’affrontare un tma che dovrebbe essere al primo posto per chi vuole cambiare Messina: la difesa della legalità e la lotta alla mafia, a tutte le mafie.
    Questi sono i fatti, io ho scritto abbastanza in questi giorni, ma vedo che ogni volta si tende a trincerarsi dietro presunte “eticità” da baraccone.

    Parliamoci chiaro: Non vi sono grandi personaggi in gioco, persone con uno spessore morale tale da garantire “il cambiamento”. E questo non è un male perché si cadrebbe nella sindrome del professorino. Ma che si voglia nascondere con paroloni quella che è sciatteria e compromesso, questo lo si può dare a bere alle suffraggette.
    I fatti parlano chiaro, poi ci si può svenare per diffondere e confondere le opinioni, ma dal momento che è stata ripresa anche in 3D.. abbiamo fatti in 3D.
    Lette le “repliche di Principato di Todesco e dello stesso Accorinti, non credo vi siano dubbi sul potere omologante del.. “potere”.
    >E quando uno si compromette così tanto alla prima uscita e si arrampica sugli specchi per difendere contro ogni evidenza il suo compromesso, ricorrendo ai soliti paroloni sulla svolta epocale e del dito che indica la Luna, credo che non ci sia molto da aspettarsi.
    Sono già stati assimilati.

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  10. A giacomoprimo non ne va bene una, si candidi, almeno esternerà le sue opinioni e magari troverà un gruppo folto di sostenitori che la faranno vincere…. ma pi ffauri

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  11. Toh, chi si rivede!
    Dopo un paio di mesi di assenza, ti ritrovo su TS.
    Ti ho lasciato, accanito ed affranto pontista, devastato dalla decisione del governo Monti di chiudere definitivamente la tristissima pagina del ponte sullo stretto e ti ritrovo transitato (tu quoque!!!!) armi e bagagli nelle file accorintiane, quel no-pontista che ha fatto crollare le tue convinzioni.
    Aggiungici, anche,le tramvate che ti ha dato il vecchio Peppe.
    Adesso, elogi il ginnastico scalzo e la sua squadra, come tutti coloro che, dopo anni di militanza nella DC, in previsione di vantaggi che vedo molto incerti, non fosse altro perchè i pretendenti sono molti, stanno ad osannare il nuovo idolo, che ama portarsi dietro la claque e che attacca i ragazzi che sono stati aggrediti da chi, nei guai giudiziari, continua a comandare nella gestione della Vara per interposta persona, lui consapevole e parte in causa.
    Per caso hai avuto la promessa di qualche consulenza?
    O un posto di sottogoverno?
    Una prebenda?
    Un titolo nobiliare?
    Facci sapere, esimio.
    Giuseppe Vallèra.

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  12. La giustizia a Messina è bloccata a causa di dichiarazioni posizioni culturali come quelle di Todesco? Questa si che è una affermazione forte.
    Fatta poi da chi si scandalizza ad “orologeria”.
    Da chi pretende, svegliandosi improvvisamente dopo la botta del 24 giugno, giustizia e legalità senza compromessi, a parole.
    L’avrebbe, è ovvio, pretesa anche da Felice Calabrò, i cui comitati elettorali erano pieni di rappresentanti di questa “ignobile” canea, come l’ha definita qualche “illuminato” dell’ultima ora, ed anche da Garofalo. Come l’ha pretesa precedentemente da Buzzanca, che non ha mai profferito parola, no?
    Ma giacomoprimo (Stuart?) è un cavaliere senza macchia e senza paura, e procederà con la sua “personale” crociata contro Accorinti, che, ci fa sapere, ha addirittura votato, quindi il suo, a scanso di equivoc, è un pensiero imparziale, anzi…

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  13. Giacomo I Stuart continua, in malafede, ad accomunare Principato alla Giunta, per creare, ad arte, una zona grigia nella quale nessuno è distinguibile. Sono tutti gli stessi, non vedete?
    E’ questo l’argomento più potente usato da sempre per deleggittimare ogni tentativo di cambiamento. Unito a manovre dietro le quinte che non tarderanno a manifestarsi se questa Giunta non si farà da parte con le buone.
    Ma Giacomo I Stuart (che alla fine soffrì di demenza senile) profonde tutto il suo impegno in quest’opera, anche nelle assolate e calde giornate di agosto deve comunicare il suo lungo ed articolato “sfogo”. Se hai fede, prega che il ricorso abbia esito positivo, perché la Giustizia Amministrativa a Catania non è una chimera. Poi avrai Felice con tutti i suoi amichetti, e allora la tua tastiera si riempirà di polvere…

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  14. Leggo con piacere e soddisfazione il suo commento all’interno del quale si esprimono finalmente opinioni ed argomentazioni rispettabili. Magari non compiutamente condivisibili ma rispettabili. Che dire ? che vuole le dica ? Due tre cose ..sparse , impressioni, libere associazioni di pensieri de costruiti ed “esperienze” di lumga ahimè vita vissuta tanto per fornire qualche spunto , un punto di vista diverso..un contributo .per la discussione.
    Pasolini e’ stato assassinato! Da chi?…Sciascia e’ stato “mass acrato” dai mass media dell’allora regime editorialEspressoRepubblicaDeBenedettiScalfariano…e del politically corrett della “lotta alla mafia” e dei suoi “professionisti”( copyright Sciascia) . Questi sono fatti .
    Mafia.
    I figli dei mafiosi storici ormai si sono in gran parte laureati nelle maggiori università del “mondo”e probabilmente siedono già nei consigli di amministrazioni di importanti società.
    La mafia oggi e’ insediata con grandi poteri nel mondo economico e FINANZIARIO . Contrastare e combattere qualche ” malandrino” locale , potrebbe “distogliere” ed” illudere” forse le “pie animelle” ,come le chiama Lei, di poter debellare il fenomeno che merita ben altra analisi ed impegno FORTE

    La mafia gode quando i riflettori si indirizzano su fatti e crimini di delinquenza comune (Celona e..) Intanto i suoi tentacoli crescono e avviluppano e insidiano l’economia REALE sempre di più , a dispetto del lodevole impegno dei ragazzi di Addio Pizzo…ai quali se mi consente la battuta consiglierei anche di cambiare il nome in Addio Pizza. Sarebbe infatti altrettanto meritorio occuparsi dell FENOMENO della rinuncia al consumo della PIZZA settimanale .che quasi tutte le famiglie italiane avevano in qualche modo “conquistato” ed adesso invece ADDIO ahimè ADDIO PIZZA. Sintomo REALE e PREOCCUPANTE della nostra condizione attuale.

    Infine…Lei mi accusa di ” retorica inconcludente ” Le assicuro che nella mia vita ho solo “concluso” le molte cose che si potevano “concludere” inoltre.. Io , mi creda non ho niente da spartire con questa amministrazione, anzi in altri interventi ho indicato il vizio di origine, ” la palla al piede” della quale è inesorabilmente “gravata” … che le impedirà , al pari delle altre forze in campo, di salvare la nostra amata città .
    Psicologia :
    la invito a considerare il fenomeno psicologico della ” proiezione” che molti studiosi hanno studiato e approfondito. “Proiettare ” sugli altri l’accusa di “retorica inconcludente” potrebbe rivelare per l’associazione Addio pizzo il sintomo di questa “patologia” lieve , subdola, ma , mi creda largamente diffusa nella nostra società .
    Augurando ad Addio Pizzo di meglio affinare i loro strumenti di analisi storico sociale, antropologica e politica allo scopo di ottenere risultati più “performanti” nella lotta alla mafia …allontanare il rischio del professionismo autorefenzialie, sempre incombente… in modo da rispondere con coerenza ed efficacia al forte desiderio di legalità e pulizia che li anima. Buona Domenica

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  15. Anche se la Sua Vallera sembra una malattia “antica” allo stato ormai terminale e ho poche speranze sulla terapia , voglio somministrarLe ugualmente qualche pillola pur non confidando totalmente sulla sua efficacia terapeutica. ….nella risposta a Giacomo primo nei commenti p giuttari , alla fine potrà leggere una parte che potrà soddisfare la sua curiosità …in ordine al mio atteggiamento sulla presente amministrazione e sulle ” prebende” che potrei rivendicare….???

    Sul ponte le confermo che continuo ad essere ” accanito ed affranto Pontista, devastato dalla decisione del governo Monti di chiudere definitivamente la tristissima pagina del Ponte sullo Stretto”. Lei esulta a quanto pare da collaborazionista del ” criminale” affossatore del Meridione prof. MONTI che ha finanziato ed avviato le INUTILI grandi opere al Nord ( Expo’ , Tav, Pedemontana….) e cassato l’unica grande opera UTILE al Sud…contando sulla pigrizia mentale ed indolenza di un popolo dal riflesso antropologico di tipo burocratico parassitario quando non colluso e subalterno . Le suggerisco tuttavia un piccolo sforzo di informazione: clicchi su google: ponte sullo stretto, lettera al corriere Giulio Ballio ,comunità scientifica internazionale e poi Liheskind ( il maggiore architetto vivente…) e si vergognerà forse di essere stato “abbindolato” e manipolato da un sistema di potere FORTE che ha imposto la rinuncia al Ponte diffondendo scientificamente sciocchezze e falsità che si ritrovano spesso nelle bocche di persone insospettabilmente ritenute colte e preparate ( google: intervista a Antonio Matteo , giornalista pentito: a Messina mi pagavano per scrivere contro il Ponte…per sostenere ” biechi interessi di bottega”. Vedrà , prima o poi i Messinesi e spero anche Lei vi renderete conto che SOLO il ponte potrà SALVARE una città altrimenti destinata al fallimento. La stampa non ne parla , Lei non si informa …la città va allo sfascio. Buona Domenica.

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  16. MessineseAttento 18 Agosto 2013 17:15

    Vallera lei non è cattivo, è solo un antico (badi bene ho scritto antico e non vecchio) nostalgico che non si è accorto che il suo amato centro sinistra è diventato (a dirla tutta lo è sempre stato), a livello nazionale, la ciambella di salvataggio di Berlusconi, a livello locale, una sorta di bancomat riservato a pochi eletti.
    Ho intuito la sua buona fede quando nello stesso commento dichiarava il suo status di operaio ed allo stesso tempo si rendeva protagonista di vaniloqui in cui esaltava la vecchia politica ed i ricorsi attraverso cui, questa, può ritornare a devastare territorio e comunità.
    Esca dalla foresta, la guerra è finita, abbandoni elmetto e fucile e si dedichi al riscatto di chi, come lei, si è sporcato le mani per portare il pane a casa, mentre coloro che lei oggi ingenuamente difende, si arricchivano anche sulle sue spalle.

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