Stangata per gli imprenditori Bucceri e Di Salvo, 4 milioni di euro di beni sequestrati e confiscati.IL VIDEO

Stangata per gli imprenditori Bucceri e Di Salvo, 4 milioni di euro di beni sequestrati e confiscati.IL VIDEO

Veronica Crocitti

Stangata per gli imprenditori Bucceri e Di Salvo, 4 milioni di euro di beni sequestrati e confiscati.IL VIDEO

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martedì 07 Luglio 2015 - 10:43

Le indagini, portate avanti dagli uomini della Sezione Operativa di Messina e coordinate dal Procuratore Capo Guido Lo Forte insieme ai Sostituti Vito Di Giorgio e Angelo Cavallo, hanno messo a setaccio imprese, passaggi finanziari, attività, patrimoni e conti bancari.

E’ di 4 milioni di euro il valore totale del maxi sequestro che la Dia di Messina e di Catania ha inflitto a due noti imprenditori vicini ai clan mafiosi di Piccanello e dei barcellonesi. A finire nel mirino del provvedimento emesso dal Tribunale di Messina –Sezione Misure di Prevenzione sono stati Concetto Bucceri, figura di spicco del clan catanese Piccanello, strettamente legato a quello di Santapaola, e Salvatore Di Salvo, detto Sam l’Americano, elemento in prima linea del clan dei barcellonesi, operante in tutta la fascia tirrenica.

Le indagini, portate avanti dagli uomini della Sezione Operativa di Messina e coordinate dal Procuratore Capo Guido Lo Forte insieme ai Sostituti Vito Di Giorgio e Angelo Cavallo, hanno messo a setaccio imprese, passaggi finanziari, attività, patrimoni e conti bancari. E’ così emerso come i due imprenditori, l’uno operante nella fascia ionica e l’altro operante nella fascia tirrenica, fossero riusciti a sfuggire alla scure dello Stato attraverso compiacenti “teste di legno” anche nel settore delle commesse pubbliche.

CONCETTO BUCCERI. L'inchiesta ha delineato la figura di Bucceri quale elemento di connessone tra le cosche mafiose catanesi e quella barcellonese. Del suo carisma e del suo spessore criminale, hanno anche parlato i collaboratori di giustizia Carmelo Bisognano e Alfio Giuseppe Castro. E' stato proprio Bisognano a rivelare come, per più di 20 anni, lui e Bucceri avessero itrattenuto numerosi ed assidui rapporti. Ma non solo. Dalle parole del collaboratore di giustizia, gli inquirenti hanno potuto anche ricostruire i collegamenti diretti tra la famiglia mafiosa dei Santapaola e quella dei Barcellonesi, mettendo luce su quali fossero i loro rapporti. Si è scoperto come lo stesso Bucceri avesse aiutato, in diverse occasioni, la latitanza di Bisognano e come i loro rapporti si basassero sul reciproco aiuto per "mettere a posto" le estorsioni nei rispettivi territori di competenza.

Già sorvegliato speciale, pluripregiudicato per associazione a delinquere di tipo mafioso, usura, rapina, truffa, traffico di droga, detenzione illegale di armi e ricettazione, Concetto Bucceri si è visto stamani infliggere una stangata al patrimonio per ben 3 milioni e mezzo di euro. Dalle indagini, è venuto fuori come l’imprenditore gestisse di fatto (seppur formalmente ne risultasse un dipendente) l’impresa Sud Service Srl di Letojanni che, fino a qualche mese fa, lavorava nel campo dell’edilizia ed era risultata vincitrice di appalti pubblici. Proprio per poter operare nel campo delle commesse pubbliche, la stessa impresa aveva richiesto l’iscrizione alla White List. Iscrizione che, grazie alle indagini informative degli uomini della Dia, gli era stata negata. I sigilli sono scattati per l’impresa Sud Service Srl, i patrimoni aziendali, un immobile a Gallodoro, 21 mezzi e vari rapporti finanziari.

SAM DI SALVO. E’ di 500mila euro, invece, il valore totale dei beni confiscati all’imprenditore Sam Di Salvo. Detenuto per reati di mafia e ritenuto tra le figure cardine della cosca dei barcellonesi, Sam l’Americano ha alle sue spalle diversi procedimenti penali per associazione mafiosa, nonché condanne e rinvii a giudizio. Di Salvo risultò, difatti, coinvolto nell’operazione Mare Nostrum per associazione mafiosa ed omicidio (con la condanna definitiva di 1 anno e 6 mesi di reclusione), nell’operazione Omega-Obelisco, nell’operazione Icaro che mise alla luce diversi episodi estorsivi messi a punto dal clan dei barcellonesi nei confronti di diverse attività imprenditoriali della fascia tirrenica. (condannato in via definitiva per 7 anni di reclusione e multa di mille euro).

Sam l’Americano rimase anche coinvolto nell’operazione Gotha del 2011 quando fu arrestato per droga, associazione mafiosa ed estorsione. In quell’occasione, emerse come Di Salvo avesse, insieme a Carmelo Bisognano, ricorso "a minaccia costringevano il legale rappresentante della Gas Spa a consegnare, in almeno due occasioni, circa 100 milioni di vecchie lire”. Attraverso le parole di Bisognano, è stato possibile ricostruire il potere di Salvatore Di Salvo nel campo dell’edilizia dove, anche ricorrendo ad estorsioni, riusciva ad aggiudicarsi importanti appalti pubblici e privati. Sam faceva direttamente parte di quel quadriumvirato dei barcellonesi che, insieme al cognato Salvatore Ofria, a Filippo Barresi e Carmelo Bisognano, teneva le redini mafiose di tutta la zona del Longano. Per lui, la confisca ha riguardato le quote sociali della P.C.T. Costruzioni Srl unipersonale, attiva nel settore di edilizia e abbigliamento a Barcellona, 5 veicoli e diversi rapporti finanziari. (Veronica Crocitti)

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