Dopo 25 anni verrà tolto il segreto dai fascicoli del magistrato Falcone

Dopo 25 anni verrà tolto il segreto dai fascicoli del magistrato Falcone

Piero Genovese

Dopo 25 anni verrà tolto il segreto dai fascicoli del magistrato Falcone

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mercoledì 17 Maggio 2017 - 22:09

Dopo 25 anni, tanto è passato dalla strage di Capaci in cui persero la vita Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e tre agenti della scorta, Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro, il Consiglio Supremo della Magistratura ha deciso di togliere il segreto su tutti i documenti che riguardano i rapporti tra Giovanni Falcone e il Csm e di pubblicarli

Sono stati custoditi per 25 lunghi anni, quelli trascorsi dalla strage di Capaci, nel caveau di sicurezza del Csm i rapporti del magistrato Giovanni Falcone, che da lunedì, giorno del 25esimo anniversario della sua scomparsa, verranno resi pubblici. Una decisione, che è stata presa anche in base al plenum straordinario di lunedì prossimo presieduto dal capo dello Stato e che sarà dedicato al ricordo del magistrato ucciso assieme alla moglie, Francesca Morvillo e a tre agenti della scorta, Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro.

All'interno di quei rapporti vi sono inchieste, audizioni, delibere e tutto ciò che riguarda la vita d'ufficio del magistrato. La stessa desecretazione è stata disposta per gli atti che riguardano Morvillo, sua moglie. Correva la data dell'11 aprile quando, Giovanni Legnini, vicepresidente del Csm, aveva preannunciato che sarebbe stato il plenum avrebbe promosso “un’iniziativa istituzionale forte in occasione dei 25 anni dalle stragi di capaci e via d’Amelio per rendere pubblici e conoscibili tutti gli atti di quella stagione tormentata e di quel difficile rapporto tra la magistratura palermitana il Csm”.

Lunedì a Palermo, in occasione del 25esimo anniversario della strage di Capaci, oltre a studenti, cittadini, giornalisti, saranno presenti anche il Capo dello Stato, Sergio Mattarella e presidente del Senato Pietro Grasso, che 25 anni fa era giudice di quel maxi processo istruito dai giudici Falcone e Borsellino.

Tra gli invitati vi sono anche gli attuali dirigenti degli uffici giudiziari di Palermo, i magistrati che lavorarono con Falcone e i due vice presidenti del Csm dell’epoca, Giovanni Galloni e Cesare Mirabelli. Sarà questa l'occasione per conoscere e chiarire la posizione e le testimonianze dei potagonisti di quella stagione, culminata proprio con le uccisione dei magistrati Falcone e Borsellino.

Si chiarirà forse, anche la discussa mancata nomina di Falcone a Capo della Procura di Palermo. Intanto domenica, intorno alle ore 11.30, farà ritorno nel capoluogo siciliano la Quarto Savona Quindici, la Croma blindata che apriva il corteo di scorta al giudice Giovanni Falcone e alla moglie Francesca Morvillo.

L'auto, racchiusa in una teca di vetro e per anni conservata presso l'autoparco municipale di Messina, farà sosta presso la caserma Pietro Lungaro dove sosterà domenica pomeriggio e lunedì per l'intera giornata. Saranno infatti i poliziotti a rendere omaggio alla memoria dei colleghi uccisi e racconteranno loro, alle scolaresche e agli scolareschi in visita, chi erano quei tre ragazzi che la mafia ha fatto saltare in aria a Capaci.

In occasione del venticinquennale della strage sarà consegnata a Tina Montinaro la presidenza nazionale onoraria di Movimento dei Poliziotti. Riportare a Palermo la Quarto Savona Quindici a Palermo è come riportatre a caa i tre uomini della scorta del magistrato ma anche, è rendere viva la memoria di coloro che hanno combattuto la mafia.

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