Cartelle pazze, Bartolone: "Atti annullati, la data di notifica non conta". I cittadini sperano nel buonsenso

Cartelle pazze, Bartolone: “Atti annullati, la data di notifica non conta”. I cittadini sperano nel buonsenso

Giovanni Passalacqua

Cartelle pazze, Bartolone: “Atti annullati, la data di notifica non conta”. I cittadini sperano nel buonsenso

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martedì 19 Gennaio 2016 - 18:36

La dirigente del settore finanziario del Comune di Barcellona è intervenuta per chiarire gli aspetti ritenuti equivoci da alcuni commercialisti. Tutti gli accertamenti riguardanti l'ICI/IMU di 2011,2012 e 2013 sono dunque annullati in autotutela, mentre per quelli per 2009 e 2010 bisognerà chiedere l'annullamento caso per caso. L'esperienza di un professionista, però, fa ben sperare in una soluzione di buonsenso

“Si riafferma – ci si augura con formula inequivoca – che sono stati annullati tutti gli avvisi di accertamento ICI/IMU per gli anni 2011/2012/2013, a prescindere dalla data di ricezione degli atti da parte del contribuente”. È perentoria la risposta del dirigente del settore finanziario del Comune di Barcellona Pozzo di Gotto, Elisabetta Bartolone, alle critiche seguite all’annullamento in autotutela degli accertamenti fiscali pervenuti a numerosi contribuenti barcellonesi. Secondo alcuni professionisti, infatti, il provvedimento crea ulteriore confusione a causa di alcuni equivoci, che l’amministrazione ha voluto chiarire.

Conta la data di notifica?
Gli accertamenti in questione sono stati emessi dalla ditta incaricata della riscossione crediti dal Comune, la A.e.g. di Lucca, e riguardano il periodo tra il 2009 e il 2013. L’errore sarebbe però dovuto a un omesso controllo da parte dell’ufficio Tributi dell’Ente, che non avrebbe verificato l’avvenuto pagamento di ICI e IMU, per quegli anni, da parte dei cittadini. Sono così partiti gli atti di accertamento, che sono tuttora in corso di notifica. L’amministrazione, nel provvedimento di annullamento, aveva fatto riferimento agli accertamenti notificati a dicembre 2015; alcuni professionisti hanno però fatto notare che molti atti sono stati notificati a gennaio, e che questo poteva creare un equivoco.

“Il termine notifica” – ha precisato Bartolone – “è stato utilizzato nell’accezione squisitamente tecnica, e coincide col deposito degli atti al servizio postale, ancorché essi siano stati ricevuti dal contribuente nel corso del mese di gennaio 2016. Per questo motivo sono stati annullati in via generalizzata tutti gli accertamenti per ICI/IMU relativi agli anni d’imposta 2011/2012/2013, indipendentemente dalla data di ricezione dei relativi atti da parte dei destinatari”.

E gli accertamenti riguardanti 2009 e 2010?
Gli accertamenti riguardanti 2009 e 2010 restano confermati, perchè “un provvedimento generalizzato di annullamento sarebbe risultato incompatibile con i termini di decadenza dall’azione accertatrice”. Il dirigente finanziario ha però spiegato che “anche per tali annualità resta salvo il diritto di richiedere l’annullamento del singolo atto, in contraddittorio con l’ufficio, come pure restano impregiudicati tutti gli strumenti di tutela previsti dall’ordinamento, a fronte di atti impositivi che risultino infondati”.

La posizione dell’Ordine dei Commercialisti
Sulla vicenda sono intervenuti alcuni professionisti iscritti all’Ordine dei Commercialisti, che hanno espresso alcune perplessità sulle scelte dell’amministrazione; i commercialisti hanno chiesto l’istituzione di uno sportello dedicato, e un confronto in Consiglio Comunale.

“Le iniziative assunte dal Comune di Barcellona Pozzo di Gotto” – precisa ancora Bartolone – “sono state preventivamente condivise col locale Ordine dei Commercialisti. Si evidenzia, inoltre, che si ha notizia circa il fatto che l’Ordine, senza muovere eccezione alcuna, con apposite circolari interne ha tempestivamente informato tutti i professionisti iscritti delle iniziative intraprese dal Comune. Quanto alla paventata mancata attivazione dello sportello dedicato per i commercialisti, gli uffici stanno fornendo agli utenti e ai professionisti che ne fanno richiesta la massima collaborazione, senza che ciò escluda ulteriori misure di potenziamento dei servizi di assistenza”. Della vicenda, comunque, si parlerà ancora, visto che sono in corso di valutazione gli effetti che essa potrebbe avere sul bilancio comunale.

Intanto, i cittadini chiedono risposte certe. Il consiglio è quello di recarsi dai professionisti o rivolgersi all’ufficio Tributi. Vogliamo però riportare l’esperienza condivisa da Tonino Giorgianni: “Sono un professionista del settore e ho voluto, prima di presentare il ricorso/reclamo, fare un tentativo bonario, protocollando una richiesta di annullamento in autotutela (ovviamente supportata da riferimenti legislativi e documentazione probatoria attestanti la illegittimità degli atti ricevuti). Ho anche preso appuntamento con la ditta di riscossione crediti. Mi sono seduto a colloquiare con l’impiegato alle 09:25; alle 09:35 avevo ottenuto l’annullamento di 4 avvisi di accertamento, di cui 2 personali e 2 di clienti per i quali non avevo preso neppure un appuntamento”. Insomma, i cittadini possono sperare che la vicenda si risolva con un po’ di buonsenso.

Giovanni Passalacqua

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