Denuncia-querela nei confronti del rettore Tomasello e del Ministro Profumo

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mercoledì 24 Aprile 2013 - 15:50

Il Comitato No.Proroga.Rettori continua la propria battaglia per la rimozione dalla carica dell’attuale Magnifico e chiede agli aspiranti successori di Tomasello di palesare la propria posizione sul rettore, alla luce della condanna in primo grado e delle recenti disposizioni di legge in materia di inconferibilità e incompatibilità di incarichi presso le pubbliche amministrazioni

Denuncia-querela nei confronti del rettore Francesco Tomasello e del Ministro Francesco Profumo. Dopo aver atteso invano una risosta da parte del Ministero circa la richiesta di revoca dell’attuale magnifico, superati i termini previsti dalla legge, il Comitato No.Proroga.Rettori ha deciso di rivolgersi alla Procura della Repubblica. A darne comunicazione è lo stesso gruppo di docenti che da almeno due anni invoca le dimissioni o la rimozione dalla carica di Tomasello, beneficiario di un’auto-proroga già finita sotto i riflettori della giustizia ammnistrativa e della Procura.

Questa volta, però, la battaglia “anti –Tomasello” del Comitato No.Proroga.Rettori non riguarda il prolungamento del mandato ma verte sulle “Disposizioni in materia di inconferibilità e incompatibilità di incarichi presso le pubbliche amministrazioni e presso gli enti privati in controllo pubblico…”, oggetto di un Decreto Legislativo dell’8 Aprile 2013, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 92 del 19 Aprile 2013, la cui entrata in vigore è stabilita per il 4 Maggio 2013.

In base alla normativa appena richiamata, è prevista l’inconferibilità di incarichi in caso di condanna per reati contro la pubblica amministrazione a coloro che siano stati condannati, anche con sentenza non passata in giudicato. Come noto, Tomasello è stato condannato in primo a 3 anni e sei mesi nell’ambito dell’inchiesta sul Concorso truccato alla Facoltà di Veterinaria (vedi correlato) e questo ha immediatamente indotto il Comitato No.Proroga.Rettori a chiedere l’immediato allontanamento del neurochirurgo .

A questa richiesta, il rettore aveva indirettamente riposto inviando una lettera alla comunità accademica, rassicurandola «circa la piena legittimità della propria azione di governo e del proprio operato alla guida dell’Ateneo, anche in questo ultimo scorcio di mandato. Del tutto infondate e prive di pregio giuridico – scriveva ancora – appaiono le notizie di segno opposto diffuse ancora di recente, frutto di una non corretta lettura di norme esistenti ritenendole erroneamente applicabili al Rettore in carica ed a prescindere dal merito»

Le rassicurazioni di Tomsello non avevano per nulla convinto i suoi oppositori, che lo scorso 7 marzo avevano, quindi , inoltrato al ministro Profumo la richiesta di «revoca del Professor Tomasello. Non essendo giunta nei termini previsti dalla legge alcuna comunicazione in merito da parte del MIUR – scrivono nel comunicato inviato in redazione – il 10 Aprile u.s. è stata depositata presso la Procura della Repubblica di Messina e presso la Procura della Repubblica di Roma una denunzia-querela nei confronti del Professor Tomasello e del Ministro Profumo».

Oltre ad adire alle vie legali, il Comitato No.Proroga.Rettori ha inoltre deciso di «suggerire agli studenti, al personale tecnico-amministrativo e ai docenti del nostro Ateneo la lettura dell’articolo della nuova normativa che si riferisce alla "inconferibilità di incarichi in caso di condanna per reati contro la pubblica amministrazione", la cui entrata in vigore praticamente coincide con il termine ultimo per la presentazione delle candidature alla carica di Rettore », invitando gli aspiranti successori di Tomasello «a farci conoscere la loro opinione in merito alla opportunità della permanenza in carica dell’attuale rettore» .

Chissà se l’appello lanciato dal Comitato ai protagonisti della corsa all'ermellino sarà accolto o cadrà nel vuoto. (Danila La Torre)

5 commenti

  1. ALCUNE CONSIDERAZIONI, TANTO PER COMINCIARE :
    Nell’ordinamento italiano l’azione PENALE è esercitata dal pubblico ministero una volta iscritta la notizia di reato e compiute le indagini preliminari.
    ESSA Può esaurirsi con la richiesta di archiviazione o il rinvio a giudizio che rende l’indagato un soggetto imputato.
    Nel corso delle indagini preliminari, il giudice dichiara con decreto d’archiviazione non doversi procedere per la particolare tenuita’ del fatto, solo se non risulta un interesse della persona offesa alla prosecuzione del procedimento (D. Lgs. 274/2000, art. 34). Non è obbligatorio consultare la parte offesa, la decisione di archiviazione è opponibile.L’esercizio dell’azione penale da parte del pubblicoministero è obbligatorio ai sensi dell’art. 112 della Costituzione, come recepito nell’art.50 c.p.p.
    Il Pubblico Ministero decide la priorità dei procedimenti per i quali deve avviare l’azione penale. Tale prerogativa diviene rilevante nel momento in cui i ritardi nell’avvio di alcune cause possono rendere molto vicini i termini di prescrizione del reato, e compromessa l’effettività dell’azione penale obbligatoria. (sequitur … si vult)

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  2. dolcestilnuovo 25 Aprile 2013 19:15

    E per finire??????????

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  3. Per essere più esatti : finora non ho visto l’emergere di una precisa volontà di cambiamento al vertice della nostra istituzione universitaria. Diversamente, lo stallo è destinato a perpetuarsi nel tempo. Temo che, il voler a tutti costi cercare colpevoli da mandare in galera, non sia, veramente, la soluzione più adatta al problema. Piuttosto, dovrebbe emergere, in un corretto, equilibrato, ma serrato confronto tra le parti, un preciso e concorde orientamento per definire , con chiarezza, quale Rettore si voglia eleggere e con quale programma. Certo, questa è una decisione dolorosa e sofferta, dal punto di vista psicologico (il nuovo, il diverso, si sa, destano apprensione, timore, incertezza), ma necessaria per il bene stesso della nostra Università, che non va fatta morire, ma piuttosto ne vanno favorite la crescita e l’ulteriore sviluppo. L’interrogativo, dunque, è : chi ne sarà degno ?

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  4. dolcestilnuovo 26 Aprile 2013 12:34

    Dato per estremamente probabile il fatto che si arrivi al ballottaggio, dove, sembra scontato, i probabili candidati saranno Navarra e Dugo, cosa è meglio? Un xxxxxxxxxx come Navarra che ha condiviso tutta la gestione dell’Università accanto a Tomasello smarcandosi solo (evidentemente per ragioni elettorali) negli ultimi mesi o un moderato come Dugo, appoggiato, è vero, in questo momento da Tomasello, ma persona dalle indubbie capacità e disponibile nei confronti di tutti? Siccome non sopporto chi xxxxxxxxxxxxxxxxxx per tanti anni e adesso fa il moralista, propendo per chi ha sempre operato alla luce del sole dimostrando grandissime capacità manageriali tanto da portare all’Università finanziamenti europei per milioni di euro.

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  5. Anche il solo fatto che si arrivi al ballottaggio, sarebbe comunque ed indiscutibilmente un momento positivo ed importante , un segno di vitalità di questo Ateneo.

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