Prosegue la campagna per l’intitolazione della nave Fs per lo Stretto a “Messina”

Prosegue la campagna per l’intitolazione della nave Fs per lo Stretto a “Messina”

Prosegue la campagna per l’intitolazione della nave Fs per lo Stretto a “Messina”

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venerdì 13 Aprile 2012 - 11:16

Quasi mille sono state le firme raccolte e successivamente inviate ai vertici di Rete Ferroviaria Italiana dall’associazione “Ferrovie Siciliane”, lunedì conferenza stampa

Si svolgerà lunedì 16 aprile 2012, alle ore 10.30, nell’ex Sala Giunta di Palazzo dei Leoni la conferenza stampa sull’attività svolta dal “Comitato pro nave traghetto Messina”. Alla riunione, organizzata dall’Associazione “Ferrovie siciliane”, parteciperà l’assessore provinciale alla “Regione dello Stretto” e sua pianificazione strategica, Michele Bisignano.

Il Comitato, costituito nel novembre 2011 su iniziativa di Giovanni Russo, presidente dell’Associazione “Ferrovie Siciliane” e di Giovan Giuseppe Mellusi, rappresentante della Società Messinese di Storia Patria, si pone quale obiettivo la creazione di un movimento d’opinione affinché la nuova nave traghetto commissionata dal gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, in costruzione presso i nuovi cantieri “Apuania” di Marina di Massa (MS), venga battezzata con il nome di “Messina”, in ricordo dell’omonimo traghetto varato nel 1924 e radiato nel 1981 dopo ben 57 anni di servizio. A tal fine, nei mesi scorsi, il Comitato è stato promotore di una petizione popolare che ha raccolto l’adesione di vari professionisti e liberi cittadini. Quasi mille sono state le firme raccolte e successivamente inviate ai vertici di Rete Ferroviaria Italiana, la società del Gruppo FSI a cui è delegata l’attività di navigazione nello Stretto, nonché alla presidenza delle stesse Ferrovie dello Stato Italiane ed al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Lo storico traghetto “Messina”, il cui motto era “Post fata resurgo”, rappresentò il simbolo della rinascita della città peloritana dopo il disastroso sisma del 1908 ed il suo arrivo fu salutato con particolare giubilo dalla cittadinanza che volle offrire in dono la bandiera dell’Unità. Su queste basi, il “Comitato pro nave traghetto Messina” ha individuato le principali motivazioni per le quali si ritiene doveroso ottenere l’intitolazione della costruenda nave:
• La totalità del naviglio RFI attualmente in servizio sullo Stretto di Messina reca nomi calabresi o riferibili alla tradizione calabrese (Scilla, Villa, Riace, Fata Morgana ed Enotria);
• il “Messina”, prima nave a tre binari costruita per le FS, fu particolarmente fortunata, in quanto unica a sopravvivere alle distruzioni del secondo conflitto mondiale e, perciò, destinata a ripristinare i collegamenti tra le due sponde dello Stretto nei difficili anni dell’occupazione Alleata (1944-45);
• il nome della città di Messina, da circa un decennio, non compare più sotto quello delle singole unità di RFI, in quanto il Compartimento Marittimo d’iscrizione è stato abolito e trasferito prima a Reggio Calabria e poi a Catania;
• la città di Messina è oggi l’unica sede nazionale della direzione navigazione di RFI;
• il nome di una nave ha un valore altamente simbolico;
• ogni nave diventa ambasciatore nel mondo della bandiera che inalbera e del nome che porta;
• poter tornare ad ammirare il nome di Messina sui fianchi della costruenda unità sarebbe motivo di orgoglio per gli abitanti tutti della città e della provincia peloritana.

Un commento

  1. Il compartimento navale deve tornare a Messina.
    Messina è il primo porto passeggeri d’Italia, ha sempre avuto il suo compartimento.
    Non si capisce come e perchè Catania, tra gli ultimi porti in Italia abbia depredato il compartimento di Messina…..e come Genova compartimento di Imperia.Non sarà mai per logica….ma per mafia????
    Teniamo presente che rispetto a Catania, Imperia è sempre un porto di tutto rispetto.Catania usufruisce dei traghetti con Napoli ect.. grazie all’incentivi regionali…tutti noi siciliani paghiamo perchè Catania abbia un minimo di movimento….altrimenti zero,zero…000….
    Noi messinesi beffardamente, paghiamo per incentivare il porto di Catania, che non può e non sarà mai il sostituto di Messina, che intanto….. grazie alla mafia regionale si è impossessato tra i tanti uffici e comandi, anche del compartimento navale.

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