La Capitaneria di Porto restituisce ai bagnanti un tratto di spiaggia a Torre Faro, denunciate 11 persone

La Capitaneria di Porto restituisce ai bagnanti un tratto di spiaggia a Torre Faro, denunciate 11 persone

La Capitaneria di Porto restituisce ai bagnanti un tratto di spiaggia a Torre Faro, denunciate 11 persone

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venerdì 07 Settembre 2012 - 19:43

Delimitate con apposti sigilli e cartelli le aree abusive prospicienti la spiaggia e consistenti in muri di recinzione, con all’interno aree terrazzate e attrezzate con piante ornamentali realizzate senza alcuna autorizzazione

Una striscia di spiaggia che era diventata quasi del tutto esclusiva per quegli abitanti che a poco a poco avevano esteso i propri terrazzi, giardini o spazi all’aperto. Una striscia di mare che dopo l’attività degli uomini dell’ufficio locale marittimo di Torre Faro della Capitaneria di Porto, coordinati dalla Capitaneria di Porto di Messina hanno restituito alla fruibilità dei bagnanti.
Dopo gli accertamenti condotti dai militari, sono state denunciate a piede libero 11 persone per occupazione abusiva di suolo demaniale marittimo ed è stato anche effettuato un sequestro penale, delimitando con apposti sigilli e cartelli le aree abusive prospicienti la spiaggia e consistenti in muri di recinzione, con all’interno aree terrazzate e attrezzate con piante ornamentali realizzate senza alcuna autorizzazione.
Delle aree demaniali, occupate e già denunciate, circa 300 mq sono state già liberate autonomamente da chi per anni le ha occupate abusivamente.
Complessivamente l’attività ha interessato un area di demanio marittimo di circa 525 mq., sottratta alla pubblica fruizione ed a permesso la riapertura di un varco demaniale che era stato chiuso da ignoti con un cancello.(S.A.)

9 commenti

  1. Perchè non fanno la stessa cosa da mortelle a tono, dove tutti quelli che hanno le case che danno sul mare hanno le chiuse le strade che portano in spiaggia. Se ne parla da anni ma non si ancora fatto nulla.

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  2. Bene! bene!! bene!!! Sperando che gli “abusivi” (quelli che ancora occupano abusivamente i litorali vedi riviera tirrenica) finalmente lascino alla libera fruizione e passaggio il demanio PUBBLICO.

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  3. 30 anni dopo Risicato,
    il famoso pretore che, negli anni’70, difendeva le istanze dei cittadini cercando semplicemente di applicare a TUTTI la legge, qualcuno finalmente si è ricordato del demanio pubblico.
    Di questo passo, tra 300 anni forse i miei discendenti e concittadini avranno il piacere di farsi liberamente il bagno in tante aree attualmente occupate…
    O no?

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  4. Da mortelle a tono, da èanni praticamente impossibile trovare un accesso al mare, mi sembra ci sia ancora molto lavoro da fare .. o forse quelli con le ville non si toccano???

    Purtroppo a Messina, viene da pensarlo

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  5. E di quelli che da una vita impediscono l’affaccio a mare lungo il litorale tirrenico dopo la risacca, con giardinetti, panchine private o catapecchie? che ne dite? o forse lì ci stanno individui intoccabili?

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  6. Da faro al tono ci sarebbe da buttare giu’ mezza messina, e qui si celebra in pompa magna chi fa il proprio dovere solo quando e’ sicuro che non ci sara’ troppa polvere sotto il tappetino appena rimosso.

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  7. Vedo dai commenti dei lettori che il problema (NON RISOLTO e MAI AFFRONTATO) degli accessi al mare lungo la riviera tirrenica è molto sentito.
    Mi chiedo, anzi: CI chiediamo QUANDO verrà preso in considerazione???

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  8. E’ anche merito di Tempostretto e dei suoi commentatori, che in questi anni hanno aspramente denunciato questi comportamenti illegali di molti messinesi,favoriti dalla politica,p minuscola, il nostro territorio per tanti voti di scambio, MALANOVA CHI MI ANNU. Quello di occupare abusivamente il demanio marittimo è un reato che alla lunga colpisce l’economia della città, perchè impedisce qualsiasi programmazione della nostra costa, ma anzitutto crea disparità tra messinesi, chi è senza scrupoli e con santi a palazzo Zanca si costruisce la casa o la villa al mare, evadendo gli oneri di urbanizzazione e di costruzione, favorendo il lavoro nerissimo in edilizia, impedendo alla stragrande maggioranza dei messinesi di godere del proprio demanio marittimo, MALANOVA CHI MI ANNU. Ha iniziato la borghesia, b minuscola, delle professioni e del commercio, ma poi si sono accodati tutti, quella accademica fino al ceto medio impiegatizio, che si è spinto al di la del torrente TONO. Alzi la mano chi è rimasto estraneo a questo scempio? Moralmente nessuno, perchè tutti sapevono, comprese le autorità che adesso indagono. Politicamente la Democrazia Cristiana e tutti quelli che dopo hanno governato. Riconquistare territorio è durissimo, ma questo è un OTTIMO segnale di cambiamento, quella stessa borghesia avrà compreso che una città senza regole non conviene più a nessuno, anzitutto a chi è più ricco.

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  9. c’è molto lavoro da fare e non mi dicano che non sanno dove intervenire, mi sono dempre domandato perchè in certe zone si interviene, in altre no, mah??

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