L'appello dell'ex sindaco Providenti ai candidati: "Il dissesto non è un mostro"

L’appello dell’ex sindaco Providenti ai candidati: “Il dissesto non è un mostro”

Rosaria Brancato

L’appello dell’ex sindaco Providenti ai candidati: “Il dissesto non è un mostro”

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mercoledì 10 Aprile 2013 - 13:55

L'ex sindaco Franco Providenti fa un appello ai sei candidati alle primarie per dichiarare il dissesto e consentire la ricostruzione. Il Comune sarà gestito da due organi:i commissari e la giunta e il consiglio. "Il dissesto non è un mostro ma una medicina necessaria". Intanto la macchina delle primarie continua a lavorare.

L’ex sindaco di Messina Franco Providenti fa un appello ai candidati alle primarie affinchè si faccia chiarezza sui conti dichiarando il dissesto per poter poi aprire una nuova pagina senza condizionamenti.

“Tutti i candidati appaiono animati da spirito di servizio e cercano di superarsi l’un l’altro immaginando una città diversa e migliore- scrive- Ma con quali risorse economiche ritengono di potere operare.? Dopo le ultime dichiarazioni della Corte dei Conti, appare evidente che: “il Comune non può garantire: l’assolvimento delle funzioni e dei servizi indispensabili; e che esistono nei confronti dell’ente locale una notevole quantità di crediti liquidi ed esigibili di terzi cui non si possa fare validamente fronte con le modalità di ripristino degli equilibri di bilancio, di cui all’art. 193 D.Lgs. 267/2000, nonché con le modalità di cui all’art. 194 per le fattispecie ivi previste” . In altri termini è evidente che il Comune versa in stato di dissesto finanziario”.

L’ex primo cittadino sottolinea come non sia più possibile nascondere questa verità, peraltro ormai sempre più evidente con il passare dei giorni, né ci si può basare solo sull’arrivo dei finanziamenti dalla Regione e dallo Stato attraverso i vari decreti “salvacomuni” che non sono né d’immediata portata di mano né di facile realizzione.

“Ignorando lo stato di dissesto- continua Providenti- si peggiora inutilmente la situazione economica dell’ente. Infatti, la dichiarazione di dissesto non comporta la chiusura dell’Ente o lo smantellamento dell’attività amministrativa e di servizio ai cittadini, consiste invece in una medicina necessaria per il risanamento, con aspetti dolorosi , ma anche con la previsione di un cammino ben definito dalla legge, che tende ad aiutare concretamente la città a risorgere. In particolare: Il Comune sarà gestito da due distinti organi; 1) L’organo straordinario di liquidazione composto da una commissione di tre membri commissari nominati fra magistrati a riposo della Corte dei Conti, della magistratura ordinaria, del Consiglio di stato, fra funzionari dotati di idonea esperienza nel campo finanziario e contabile. I liquidatori potranno contare sugli aiuti regionali, su mezzi finanziari disponibili ai fini del risanamento (mutuo dedicato) e sui fondi ricavati dall’alienazione dei beni patrimoniali. 2) Il sindaco ed il Consiglio Comunale gestiranno le entrate normali della città utilizzandole per i servizi sociali, per le manutenzione e per le necessità ordinarie e straordinarie, dopo aver elevato le aliquote ed il costo dei servizi al massimo previsto dalla legge”. Franco Providenti ricorda poi che le aliquote ed il costo dei servizi è stato già elevato al massimo, pertanto la situazione non potrà essere peggiore di quel che già è, almeno sotto questo profilo. La dichiarazione del dissesto inoltre blocca gli interessi passivi e le esecuzioni coattive ed inserisce un cammino virtuoso che va verso una effettiva ricostruzione economica. Il dissesto quindi consentirebbe una sorta di binario parallelo, da un lato l’amministrazione ordinaria ed eletta che penserebbe alla ricostruzione, dall’altro i tre commissari che si occuperebbero invece del disastro pregresso.

“Il dissesto- conclude Providenti- non deve essere guardato come un mostro da evitare, ma come una medicina necessaria ed utile per il bene della città. Nell’attuale condizione finanziaria, i buoni propositi dei tanti candidati a Sindaco sono soltanto aria fritta lontana dalle effettive potenzialità della città”.

Vedremo chi e come dei 6 candidati alle primarie risponderà all’appello di Providenti. Intanto la macchina organizzativa continua a lavorare. All’opera ci sono tantissimi volontari, oltre gli 11 componenti il comitato organizzativo ed i 5 componenti lo staff, cui si aggiungeranno nelle giornate di sabato e domenica circa 150 persone tra Presidenti, Segretari, scrutatori e rappresentanti dei candidati.

Per le primarie del centro-sinistra si vota domenica 14 aprile dalle 8 alle 21. Lo spoglio inizierà subito dopo, non è previsto ballottaggio quindi vincerà chi prende più voti e il vincitore delle urne sarà il candidato ufficiale del centro-sinistra alle amministrative di giugno. Possono votare tutti i messinesi iscritti nelle liste elettorali del Comune (quindi non solo i tesserati o i simpatizzanti del centro-sinistra) e non è richiesto il pagamento di alcun contributo. Dopo le modifiche apportate al regolamento saranno solo 12 i seggi allestiti nelle principali Piazze e slarghi dell’intero territorio comunale. Il gazebo di Piazza Cairoli sarà doppio, perché uno dei due è il seggio speciale destinato ai sedicenni ed i migranti muniti di documento di riconoscimento e permesso di soggiorno. Al seggio occorre presentarsi muniti di tessera elettorale e carta d’identità o documento di riconoscimento. La prossima iniziativa promossa dal Comitato Organizzativo sarà Venerdì 12 Aprile alle 17 presso l’Aula Magna del Liceo Maurolico con un confronto tra i sei candidati condotto dalla giornalista Manuela Modica. E’ possibile seguire le diverse iniziative del Comitato organizzativo sul sito internet www.obiettivomessina.it, Twitter (@obiettivo_me) e Facebook Obiettivo Messina – Primarie 2013.

Rosaria Brancato

15 commenti

  1. Sagge parole…che potevano benissimo avere lo stesso senso anche durante la sua sindacatura…visto che il comune e’ in dissesto…da 15 anni almeno.

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  2. Il sig. Provvidenti spieghi anche a tutte le aziende che vantano crediti nei confronti del comune cosa ne sarà dei loro soldi in caso di dissesto. Spieghi ai dipendenti delle cooperative sociali cosa ne sarà del loro posto di lavoro in caso di dissesto. Tutta aria fritta?

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  3. ho letto e riletto quanto affermato dal Dott Providenti e sinceramente non riesco a capire dove vuole parare .Si deve intendere come una lezione di amministrazione della macchina comunale, si deve intendere come monito agli aspiranti Sindaco oppure si vuole stroncare sul nascere ai candidati la speranza ,l’ impegno, la voglia di far bene e meglio ? ci tengo a chiarire che non sono di sinistra non voterò forse per nessuno di loro ma non si può intervenire a gamba tesa;ritengo che il consiglio lo possa dare all’attuale Commissario così il nuovo Sindaco potrà gestire ” a nuovo” grazie per l’ospitalità

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  4. perfettamente d’accordo – ritengo ci sia un pò di memoria corta

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  5. ha titolo e diritto di parlare un ex sindaco degli ultimi 20 anni??

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  6. Premetto che non sono di sinistra, preciso, non ho mai votato per la sinistra, ma qualora si fosse presentato il Dr, Franco Provvidenti, avrei votato per Lui conoscendo perfettamente il Suo metodo per governare una città difficile come Messina e la Sua onestà. Ha amministrato la nostra città dal 1994 al 1998, periodo difficilissimo dato che gestiva un Comune con un Consiglio di centro destra, mentre il dr. Franco Provvidenti espressione del centro sinistra, e, per di più, con una collegio Sindacale che totalmente rappresentava l’organo che lo aveva eletto (C.D.). Ebbene durante la Sua amministrazione furono, totalmente, risanati i debiti dell’Atm (oltre 120 miliardi di lire), non si fece mai ricorso alle anticipazioni di cassa, anzi alla fine del Suo mandato giacevano nella cassa comunale 48 miliardi, 008 milioni 654 mila 681 lire. La Sua gestione è stata oggetto di un controllo ispettivo (dr. Scialabra) da parte della Regione Siciliana (di centro destra) sollecitato dal collegio sindacale e la relativa relazione, che tutt0ora conservo, fu di elogio per l’amministrazione, ma soprattutto per il suo assessore alle finanze dr. Luigi Beninati. A coloro i quali, ed in particolare al dr. Gaspare Sinatra ed al Sindaco on. Giuseppe Buzzanca che sostenevano che le difficoltà del Comune traevano origine negli anni 90, si è sempre risposto, pubblicamente, di fare chiarezza sui conti del Comune, dando la disponibilità a contribuire nelle ricerche. Entrambi hanno lasciato l’incarico senza dare una risposta. Dal 2007 sostengo che il nostro comune è un cadavere che lo si vuole portare in sala di rianimazione invece che all’obitorio. Il dissesto poteva essere evitato, ma occorreva, all’epoca, cambiare medico curante, Si è insistito nella terapia ed i risultato sono lampanti. Certo con il dissesto le imprese per essere pagate devono aspettare, ma, allo stato non vengono pagati ma producono interessi e rivalutazione che appesantiscono il fardello debitorio a carico del Comune. Il nuovo sindaco non può e non deve essere espressione di quei partiti politici che hanno ridotto la città in queste condizione anche perché, ne sono certo, continuerebbero a tutelare gli interessi dei loro “datori di lavoro” Un sindaco proveniente dalla “Società civile” o dai “Movimenti” per salvare la nostra città dal degrado assoluto.

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  7. Alcuni commenti credo siano di parte. Saja,se non ricordo male, era Ragioniere Generale durante la Sindacatura Provvidenti e Luigi Beninati (Luiben è un suo pseudonimo?)era l’assessore alle finanze.

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  8. L’esimio signor provvedenti omette di ricordare che durante la sua sindacatura, costellata da fondi che piovevano dal cielo, vedi universiadi ed altri eventi, la gestione della raccolta dei rifiuti fu oggetto di una gara d’appalto che parlava di circa 19 miliardi base d’asta, questi inspiegabilmente dopo pochissimo tempo lievitarono, per la solita questione dei trasferimenti fuori citta’, alla notevole cifra di 72 miliardi circa. Dall’alto della sua poltrona da magistrato integerrimo ha una spiegazione anche per questo????? Poi se per caso vuole raccontarci qualche altra cosina, ben venga.

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  9. Il Sig. Provvidenti conosce l’ammontare dell’avanzo di amministrazione prima e dopo i cinque anni del suo regno? Può farci avere questa notizia? E può farci sapere come sono stati spesi questi denari?

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  10. Caro Provvidenti questa sua uscita è quantomai fuori luogo.

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  11. In riferimento al dissesto, preoccupa l’ impossibilità conseguente per il Comune di poter contrarre mutui e quindi realizzare una qualsiasi opera pubblica, cosa che taglierebbe le gambe, ad un’ eventuale nuova amministrazione che avesse un programma serio di miglioramento della città.
    In riferimento alle cifre indicate dal dott. Saja, anch’ io non ho mai votato a sinistra, ma le cifre della gestione del Dott. Provvidenti, andrebbero incorniciate ed appese nelle stanze del Sindaco.
    Osservo inoltre che l’ ATM, (non avete voluto pubblicare le mie più dirette,e quindi modererò i termini), negli ultimi 15 anni è passata da un risanamento del 1998 al totale fallimento attuale. “Casualmente” un’ unica gestione ha amministrato l’ ATM negli stessi 15 anni. Se vogliamo riavere il servizio autobus occorre ricominciare da zero, ristabilendo le linee , il numero di mezzi necessario , ma effettuando concorsi pubblici per direttore, dirigenti, quadri, autisti, meccanici, controllori e, possibilmente, senza caricare sul Comune, come invece indicato nel business-plan, la mala gestione (€ 21.000.000/anno): I Sindacati devono capire ed apprezzare che è in gioco il servizio pubblico per la città, in un momento in cui la sola attenzione ai problemi ambientali, ne favorirebbe l’ utilizzo.

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  12. Rispondo a lunarossa, ma anche al sig. Lucio. Chi ha scritto il commento che commentate ci ha messo la propria faccia e non uno pseudonimo, Infatti si legge con chiarezza “Saja” ed è, per l’appunto, chi ha retto la ragioneria generale del Comune di Messina dal dicembre del 1995 al 10/04/2000. Poiché le documentazioni più importanti della mia gestione li conservo con cura (mi manca quella del 1994 data di insediamento del sindaco dr., Franco Provvidenti), posso fornire al sig. Giulio i dati richiesti relativi “l’ammontare dell’avanzo di amministrazione (prima e) dopo i cinque anni del suo regno (1998)” Per accertare la veridicità di quanto sto per riportare basta chiedere all’ufficio deliberazioni del Comune di Messina copia della delibera n. 57/C approvata dal Consiglio comunale (maggioranza di centrodestra) nel corso della seduta del 30/09/1999 relativa all’approvazione del “Como consuntivo 1998” per venire a conoscenza che alla conclusione del Suo mandato il Sindaco Franco Provvidenti, assessore alle finanze il dr. Luigi Beninati, ha lasciato un avanzo di amministrazione pari a 118 miliardi 348 milioni153 mila 007 lire. Detto conto consuntivo è stato esaminato favorevolmente da un Collegio Sindacale eletto dai consiglieri di Centro destra.
    Fatto importante è che durante l’intera gestione del dr. Franco Provvidenti, nessuno addebito è stato mai mosso dalla Corte dei Conti. Veda sig. Giulio, i conto contano e dicono sempre la verità, Ecco perché da anni chiedo che si faccia chiarezza sui conti del Comune, ma nessuno mai mi ha dato ascolto. Ci provi lei, io sono a disposizione. Vedremo anche i derivati e la finanza creativa targata Centurrino.

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  13. Gentile sig. Giovanni, Lei mette il dito sulla piaga. La sfrontatezza di questa classe politica che ci ha governato in questo ultimo decennio sta nel fatto che si ripropongono a governare questa martoriata dopo che l’hanno ridotta ad un cumulo di macerie e che, inoltre, sebbene pubblicamente invitati a fare chiarezza sui conti del Comune, si sono sempre rifiutati. .

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  14. Magari incominci lei a spiegarci che differenza c’è tra un comune in dissesto conclamato e un altro CHE NON HA COMUNQUE I SOLDI PER I CREDITORI, nè per i dipendenti delle cooperative sociali, nè per tante, tantissime altre cose ancora…
    E’ inutile nascondere il sole dietro un dito per fare ombra.

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  15. Se il comune era in dissesto 15 anni fa, non si sarebbero potuti pagare gli stipendi e i servizi sarebbero stati azzerati e la Corte dei Conti avrebbe esercitato il proprio potere richiamando l’amministrazione ed individuare i responsabili come sta facendo adesso. Prima di esporre il proprio parere sarebbe meglio documentarsi un pò.

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