Matteo Cucinotta. Ieri una delegazione della Cgil alla commemorazione in suo onore

Matteo Cucinotta. Ieri una delegazione della Cgil alla commemorazione in suo onore

Matteo Cucinotta. Ieri una delegazione della Cgil alla commemorazione in suo onore

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sabato 27 Ottobre 2012 - 08:39

Come sindacalista e poi responsabile dell'ambiente alla camera dei lavori, si era sempre battuto per la messa in sicurezza del territorio. E' rimasto vittima del tragico incendio che cinque anni fa devastò l’agriturismo “ Il Rifugio del Falco” di Patti. Lillo Oceano, Cgil: "Matteo Cucinotta era un operaio modello, un dirigente sindacale che aveva fatto della sicurezza dei suoi colleghi un obiettivo prioritario dell’azione del sindacato"

Ieri pomeriggio, presso la Centrale termoelettrica di San Filippo del Mela, una delegazione della Cgil provinciale, guidata dal segretario generale Lillo Oceano, ha partecipato alla cerimonia commemorativa di Matteo Cucinotta, il dirigente della Cgil scomparso cinque anni fa in seguito all’incendio che devastò l’agriturismo “ Il Rifugio del Falco” di Patti, incendio nel quale persero la vita sei persone.

“Un fatto cinico e tragico ha voluto che proprio Matteo che si batteva per l’ambiente, la salute e la sicurezza rimanesse vittima dell’opera di devastazione dell’uomo sul territorio – osserva Lillo Oceano -. Una ragione in più per impegnarci nella messa in sicurezza dell’ambiente e del territorio”.

Matteo Cucinotta entra all’Enel di San Filippo de Mela nel 1973 vincendo un concorso. Da subito si era interessato al problema delle ricadute sull’ambiente delle attività industriali. Per il suo impegno e difesa della salute dei lavoratori entra nel Consiglio d’azienda come rappresentante della Cgil. In quegli anni nella centrale Enel venivano portate avanti importanti battaglie sulla bonifica dell’amianto, sull’eliminazione di prodotti nocivi usati per lavorare, accordi sull’insonorizzazione di grossi parti di impianto dove il rumore superava spesso i 100 decibel e su alcune procedure di lavoro altamente rischiose per il personale perché effettuate senza alcuna protezione. Nel corso di una di queste battaglie Matteo Cucinotta, che nel frattempo era diventato segretario generale della FNLE CGIL ( Federazione nazionale lavoratori elettrici), è stato accoltellato.Nel 2003 Cucinotta lascia l’Enel e entra a fare parte della Camera del lavoro di Messina con l’incarico di Responsabile del dipartimento ambiente e sicurezza. In quegli anni continua ad impegnarsi contro l’inquinamento e i processi produttivi rischiosi per la salute dei lavoratori, per il riconoscimento dei diritti da esposizione all’amianto, per il rispetto dei protocolli sulla sicurezza nelle aziende.

“Matteo Cucinotta – osserva Oceano-, era un operaio modello, un dirigente sindacale che aveva fatto della sicurezza dei suoi colleghi un obiettivo prioritario dell’azione del sindacato. Ha sempre condotto le battaglie per la difesa della salute, dell’ambiente, della sicurezza e dei posti di lavoro con convinzione e lucida determinazione. Lo ricordiamo con affetto augurandoci che il suo impegno personale e la sua storia possano sempre essere esempio per chi si occupa di lavoro e lavoratori”.

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