"Troppa confusione negli atti del passato", Signorino 'giustifica' il dietro-front

“Troppa confusione negli atti del passato”, Signorino ‘giustifica’ il dietro-front

Francesca Stornante

“Troppa confusione negli atti del passato”, Signorino ‘giustifica’ il dietro-front

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sabato 14 Dicembre 2013 - 19:52

Il vicesindaco spiega perchè la giunta ha deciso in extremis di ritirare il provvedimento con cui autorizzava i mercatini natalizi a piazza Duomo. "Chi aveva preparato l’emendamento un anno e mezzo fa aveva dimenticato di indicare tra i destinatari il dipartimento Patrimonio che, non avendo ricevuto notizia della variazione, continuava a basarsi sul testo originario del regolamento".

Un cortocircuito comunicativo e burocratico, un precedente percorso di modifiche al regolamento Cosap contorto, un Dipartimento che a distanza di un anno e mezzo continuava a basarsi sul vecchio documento perché non aveva ricevuto notizia delle variazioni. Dietro il caos sui mercatini natalizi che si è scatenato nelle ultime 48 ore c’è un caos ancora più grosso creato dalla macchina amministrativa di Palazzo Zanca. A fare chiarezza sulla vicenda è il vice sindaco Guido Signorino che prova a sgomberare il campo da dubbi e inesattezze. Perché è vero che l’amministrazione si è trovata all’improvviso a dover ritirare la delibera con cui aveva concesso l’occupazione del suolo pubblico nei dintorni del Duomo e piazza Unione Europea (vedi articolo correlato), ma è anche vero che, spiega Signorino, la decisione è stata obbligata. Perché? Il vice sindaco fa un passo indietro e ripercorre una serie di tappe che risalgono al periodo dell’amministrazione Buzzanca.

“Un anno e mezzo fa, il 31 maggio 2012 il (precedente) Consiglio comunale aveva approvato un emendamento al regolamento COSAP che restringeva l’utilizzo commerciale del suolo pubblico alle sole attività e agli esercizi stabilmente presenti nelle piazze indicate, consentendone un uso limitato (4 giorni per volta, 3 volte per anno) solamente alle Onlus. Solo che chi aveva preparato l’emendamento aveva dimenticato di indicare tra i destinatari il dipartimento direttamente interessato, quello al Patrimonio, che non avendo ricevuto notizia della variazione, continuava a basarsi sul testo originario del regolamento”.

Per Signorino i pasticci burocratici continuano anche dopo perché “la delibera modificativa risulta piuttosto confusa, perché dichiara di approvare una proposta che in realtà viene completamente stravolta da emendamenti che appaiono rivolti non alla proposta di delibera, ma direttamente al regolamento che la proposta intendeva a sua volta emendare”.

Questo dunque il quadro in cui deve inserirsi la vicenda. Il vice sindaco spiega che di fronte a questa confusione la giunta ha ritenuto opportuno annullare la precedente autorizzazione e conferma l’intenzione di ottenere ulteriori chiarimenti, eventualmente anche attraverso un atto interpretativo, direttamente dal Consiglio comunale. Senza dimenticare comunque che l’amministrazione Accorinti aveva redatto il provvedimento di concessione degli spazi con l’ausilio del dirigente e dell’ufficio Patrimonio. L’obiettivo voleva essere quello di vitalizzare gli spazi urbani del centro attraverso attività di “mercatini” per associazioni onlus e artigiani locali, regolamentando in maniera precisa e secondo una procedura di evidenza pubblica l’accesso agli spazi pubblici ed il tipo di beni ed oggetti commercializzabili, in applicazione del comma 11 dell’articolo 15 del Regolamento COSAP che consentiva alla Giunta di concedere specifiche autorizzazioni per l’utilizzo di alcune piazze centrali. Ma, continua a spiegare l’assessore, “l’eccessivo irrigidimento del regolamento deliberato nel 2012 non ha consentito alla giunta di autorizzare le iniziative dei “mercatini natalizi” che, soggette a regole attente, avrebbero vitalizzato il periodo festivo offrendo spazi ad operatori, artigiani, commercio equo e solidale. Rimangono gli spazi per le Onlus, su cui l’amministrazione intende ovviamente vigilare con attenzione per evitare ogni forma di abuso”.

L’intera vicenda ha lasciato all’esponente della giunta Accorinti alcune osservazioni che saranno punti su cui lavorare. Intanto la consapevolezza che il regolamento COSAP, oggetto di una decina di variazioni nella sua travagliata esistenza, è evidentemente poco adeguato. “Da tempo, anche in relazione ad altre proposte di emendamento, l’amministrazione sta lavorando per una sua ridefinizione integrale, volta anche ad evitare che le disfunzionalità operative della sua applicazione determinino condizioni quasi incolpevoli di abusivismo”. Ma in questo momento ci sono altre priorità, al primo posto il bilancio previsionale. “Per questo – conclude Signorino- pur potendone parlare con i capigruppo lunedì, sarà probabilmente opportuno non concentrarsi sull’interpretazione autentica dell’emendamento, rinviando al nuovo regolamento ogni chiarificazione a beneficio, anzitutto, dei cittadini e degli operatori messinesi”.
Francesca Stornante

Sabato, 14 dicembre, 2013 – 21:52

19 commenti

  1. Se pensano di essere boicottati dalla macchina burocratica comunale il sindaco ed i suoi assessori hanno diverse alternative starse buoni e zitti e godersi questo momento di notorietà oppure assumere i provvedimenti disciplinari che il caso richiede.
    Se non stanno bene ritirino le loro scartoffie e tornino ai precedenti lavori.

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  2. accorgersene prima che gli atti del passato erano confusi ?

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  3. Scrivo da anni di una struttura organizzativa e di una organizzazione del lavoro di PALAZZO ZANCA, anacronistiche, ottocentesche, inefficaci, non produttive, dove nessuno rende conto a nessuno. Tutti i candidati a sindaco di Messina ne hanno parlato vagamente, sono fili ad alta tensione, sanno che una parte consistente dei messinesi di Palazzo Zanca voglia mantenere le posizioni raggiunte, che incidano sulla loro busta paga e sui dirigenti, quest’ultimi hanno bisogno delle posizioni apicali della categoria D, per dare risposte ai consiglieri comunali e agli assessori e, per il raggiungimento degli obiettivi loro assegnati. Hanno tentato di tenersi tutti per mano e mantenere lo status quo, ecco spiegato il tifo da ultras per Santi Alligo e il pregiudizio nei confronti di Antonio Le Donne, forse anche per Antonino Cama, ben interpretato da Felice CALABRO’, nello stile del vecchio PARTITO DEMOCRATICO, forse con i renziani messinesi la musica è cambiata. COME DOMARE LE RSU DI PALAZZO ZANCA? Ascoltare i tanti dipendenti che aspirino al cambiamento, anche perchè o si cambia o si muore tutti.

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  4. AMA SPETTARI A CAROZZA per la pubblicazione, nel sito del Comune, del RENDICONTO DI GESTIONE 2012, meglio conosciuto come CONSUNTIVO 2012? Il documento è predisposto in formato digitale, basta un clic. FOZZA SVIGGHIAMUNI O COMUNI,SITI LENTI.

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  5. Che scusa assurda e banale , un regolamento di questo tipo lo si scrive in qualche ora , inoltre si può scopiazzare per la stesura dai comuni civili quali Prato,lucca etc..
    Caro vice Sindaco , negli enti locali non c’è la possibilità di scrivere , riscrivere e modificare la tesi di laurea , ci vogliono fatti concreti e immediati , procedimenti che si aprono e si chiudono nel giro di qualche giorno .

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  6. ORMAI E’ DIVENTATO LO SPORT PIU’ POPOLARE ADDITARE QUALI RESPONSABILI DELLO SFACELO IN TUTTI I CAMPI DIRIGENTI E DIPENDENTI COMUNALI. MA PERCHE’ NON RICONOSCONO CHE NON POSSONO AMMINISTRARE UNA CITTA’ DI 250.000 ABITANTI? FRA NON MOLTO TE NE RENDERAI CONTO ANCHE TU MARIEDIT!

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  7. MessineseAttenta 15 Dicembre 2013 11:08

    Comodo scaricare sugli altri le colpe della loro arroganza ed incapacità.
    Dilettanti allo sbaraglio che stanno coprendo Messina di ridicolo.
    Il Tibetano farebbe bene a prendere atto del suo fallimento, togliere il quadro del dalai lama e tornarsene nella sua villa.

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  8. ma se già ci sono i gazebo montati a piazza Duomo ora questo sarà lavoro perso?

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  9. Mi sembra una scusa banale, però se fosse vera avremmo la certezza che, come è successo a Scajola, anche al comune di Messina si fanno i regolamenti ad insaputa di dirigenti e assessori. Anche Messina è Italia, forse dal basso, ma con le stesse “abitudini”.

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  10. Ahhahah che incompetenti….Tornate a protestare per il ponte….

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  11. bei commenti che inserite, perchè non leggete bene l’emendamento fatto un anno e mezzo fa? è un vero e proprio emendamento anti-concorrenziale, si fa in modo di favorire i pochi e creare confusione nelle interpretazioni, più che parlare di incapacità dell’attuale amministrazione, iniziate a pensare ai favoritismi che venivano fatti nelle precedenti amministrazioni….

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  12. imprenditore messinese 15 Dicembre 2013 16:08

    Povero Signorino, poveri Consiglieri Comunali, poveri cittadini, poveri commercianti.
    Povero Signorino perché lui pensa di amministrate un Ente pubblico territoriale ( secondo la definizione tecnica dell’Ente ) che dovrebbe funzionare come una normale Organizzazione autonoma, capace di darsi da sola delle regole, come l’Universita’ o come un’ azienda o un condominio! Non sa invece che opera in un luogo oscuro, dove i dirigenti sono chiamati a emettere pareri sugli emendamenti dei consiglieri comunali, dove sono chiamati a partecipare ai lavori del Consiglio Comunale, per poi omettere di applicare quanto approvato dal Consiglio Comunale. Dirigenti comunali che imperterriti hanno continuato a percepire i premi di risultato.. L’emendamento di cui parla Signorino, fu approvato dal Consiglio Comunale di Messina per risolvere lo scandalo del divieto introdotto furtivamente da una gestione commissariale di occupare con sedie e tavoli la galleria Vittorio Emanuele III di Messina. Poveri Consiglieri e poveri Commercianti perché a nulla e’ valsa la delibera del consiglio comunale se ancora il patrimonio non conosce questa delibera a cui ovviamente aveva dato parere ( negativo ) ed all’approvazione della quale era presente in aula. Poveri cittadini spodestati dei loro diritti politici da un pugno di dirigenti che hanno messo sotto scacco tutto e tutti. Ma sto Le Donne, il nuovo Direttore Generale, interverrà? O preferirà fare finta di niente come tutti o suoi predecessori ?

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  13. Ora capiranno la differenza tra protestare e governare.

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  14. MessineseAttento 15 Dicembre 2013 19:26

    Esatto Prato! Un comune civile dove sanno come regolamentare i mercatini natalizi ed addobbare la città. Peccato che poi la gente muore bruciata sui posti di lavoro. Luoghi che l’integgerimo comune, formato da competenti, faceva finta di non vedere.

    Complimenti per la castroneria che ha partorito!

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  15. MessineseAttento 15 Dicembre 2013 19:28

    Qui l’unico ridicolo è lei.
    Ha scritto col nick sbagliato, la prossima volta ricordi di mettere quello con cui scrive di solito.
    Ma non si vergogna??

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  16. …che ce’ voj fa’? Questi sono i messinesi!!!
    L’incapacità (se c’è) sta nel DNA dei “buddaci”!

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  17. MessineseAttenta 16 Dicembre 2013 05:19

    Si vergogni lei, scopiazzatore.

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  18. il tibetano… la villa… siamo ormai al ridicolo.

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  19. MessineseAttento 16 Dicembre 2013 09:58

    chiunque commenta su questo giornale web, sa bene chi tra noi due è lo scopiazzatore. Continui pure, tanto ci sarà abituato a vivere di magre figure.
    Auguri!

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