Paolo Siracusano: “Lavoriamo insieme per costruire la Messina che verrà”

Paolo Siracusano: “Lavoriamo insieme per costruire la Messina che verrà”

Emma De Maria

Paolo Siracusano: “Lavoriamo insieme per costruire la Messina che verrà”

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domenica 17 Febbraio 2013 - 17:21

Oggi la prima posa di un cantiere aperto per il rilancio urbano, turistico, culturale, sociale ed ambientale per la città dello Stretto. Moderato dal giornalista Emilio Pintaldi l’incontro, che ha registrato la presenza in sala di Francantonio Genovese e Giuseppe Previti, è stato scandito dagli interventi di Roberto Cerreti, Consigliere provinciale (MLI), Sonny Foschino Cassata, Presidente dell’associazione giovanile antimafia Peppino Impastato, Franz Riccobono, esperto di storia patria, ed Antonio Galeano architetto ed urbanista.

Supera ogni più roseo pronostico la presenza di pubblico, questa mattina al Teatro Vittorio Emanuele, in occasione del debutto ufficiale del movimento Messina Città del Futuro. Una risposta in termini di partecipazione attiva da parte di una cittadinanza, spesso tiepida, che sorprende gli stessi organizzatori: “Non siamo un soggetto politico né abbiamo una struttura partitica alle nostre spalle – tengono a precisare molti esponenti del movimento – eppure, in una domenica mattina come tante, siamo riusciti a riempire questa sala di cittadini che, come noi, nutrono il forte desiderio di cambiare per sempre il volto della nostra città”. Oggi dunque la prima posa di un cantiere aperto per il rilancio urbano, turistico, culturale, sociale ed ambientale per la città dello Stretto. Moderato dal giornalista Emilio Pintaldi l’incontro, che ha registrato la presenza in sala di Francantonio Genovese e Giuseppe Previti, è stato scandito dagli interventi di Roberto Cerreti, Consigliere provinciale (MLI), Sonny Foschino Cassata, Presidente dell’associazione giovanile antimafia Peppino Impastato, Franz Riccobono, esperto di storia patria, ed Antonio Galeano architetto ed urbanista. Al giovane presidente dell’associazione Impastato il compito di inaugurare il dibattito in sala: “Il nostro movimento associativo, opera da oltre due anni nella provincia di Messina – esordisce – e persegue e promuove la diffusione della cultura della legalità sin dalle scuole, perché sono i giovani l’arma vincente contro il dilagare delle mafie. Le infiltrazioni e le commistioni della mafia nella politica e nella pubblica amministrazione rappresentano gli ostacoli più grandi con i quali misurarsi – prosegue Foschino Cassata – solo un ricambio politico generazionale, non più rinviabile, potrà consentirci di attuare un vero e profondo cambiamento. Per fare questo dobbiamo tornare ad innamorarci della Sicilia, dobbiamo tornare ad una politica che sia servizio e non professione, che sia agorà e non palazzo”. Dal presidente dell’associazione Impastato l’invito alle giovani generazioni a non essere spettatori inermi: “Abbiamo la consapevolezza che la mafia oggi è affarismo, compromesso e compiacenza, ma la mafia – spiega Foschino – è anche una mentalità che trasforma in favore diritti costituzionalmente garanti come il diritto al lavoro. Dobbiamo avere il coraggio di dire basta e porre le basi per una rivoluzione culturale che produca opportunità di crescita e lavoro ed una città della quale non vergognarsi”. Il volto di Messina, il suo arredo urbano e la necessità di preservare il patrimonio paesaggistico della città dello Stretto sono al centro dell’intervento di Antonio Galeano: “Cambiare il volto urbano di Messina è quasi impossibile. Una città che è stata sfregiata negli anni ad un edilizia feroce ed incontrollata che non ha mai tenuto in conto le caratteristiche morfologiche di questo territorio. In questi anni si è giocato con il piano regolatore della città – spiega l’architetto – in tempi recenti in consiglio comunale vennero presentati circa 300 emendamenti attraverso i quali, per ragioni di matrice squisitamente politica, si è giunti allo stravolgimento del piano regolatore per consentire di aprire cantieri edili anche in aree collinari. Le aree verdi della città venivano massacrate, invece di essere tutelate e preservate investendo su attività di educazione culturale ed ambientale”. E le periferie rappresentano un ulteriore elemento negativo in un quadro già fortemente compromesso: “Luoghi privi di identità – prosegue il professionista – frutto di una mentalità obsoleta che riteneva che la città potesse espandersi all’infinito. Il volto di una città deve essere concepito come un amalgama armonioso ed il centro storico di Messina rappresenta in quest’ottica un patrimonio immenso dotato di realtà architettoniche di pregio che in questi anni sono state violentate con criminali sopraelevazioni. Il piano regolatore rappresenta il solo strumento in grado di poter cambiare il volto della città, uno strumento – auspica Galeano – che deve cessare di essere trastullo per la politica”. Assenza di investimenti su arte e cultura che per Franz Riccobono sono da imputare a scelte politiche miopi che hanno mai saputo comprendere valore ed essenza del sapere: “Esistono moltissime realtà che dovrebbero essere recuperate e potrebbero rappresentare un importante trampolino per il rilancio culturale ed artistico di Messina – spiega l’esperto – la Real Cittadella, le Fortificazioni Umbertine, l’area dei Peloritani, il castello di Scaletta Zanclea. Aree abbandonate e di difficile accesso per l’assenza, errore che imputo all’amministrazione Buzzanca, di un assessorato alla cultura nella giunta di governo”. La cittadinanza per Riccobono però non è esente da colpe: “I messinesi non si sono mai ribellati e non hanno mai saputo combattere per il riscatto di questa città”. Da Cerreti, conigliere provinciale ed esponente del Movimento Liberi Insieme, l’attacco all’amministrazione Buzzanca e Ricevuto: “Le istituzioni messinesi non hanno saputo difendere i propri concittadini – attacca – non ha saputo dare risposte ai lavoratori, ai giovani, a quel tessuto sociale al quale non interessa l’ideologia di partito ma la rappresentanza sul territorio. Mancano interlocutori credibili – prosegue Cerreti – i rappresentati comunali e provinciali dopo le elezioni spariscono, abbandonano le segreterie politiche perché non sanno cosa dire alla gente. I servizi sociali sono al collasso, eppure i soldi ci sono, ma sono stati impiegati – tuona Cerreti – per coprire i buchi dell’amministrazione Buzzanca e per pagare consiglieri ed assessori”. Al leader di Città del Futuro Paolo Siracusano il compito di tirare le somme: “Città del Futuro non è un soggetto politico – spiega – ma non escludiamo di acquisire presto le vesti di lista civica. Da imprenditore riscontro in prima persona la crisi del sistema economico in una città che vive prevalentemente di terziario. Un decadimento che ci ha fiaccato e ci ha portati a mancare importanti appuntamenti: non abbiamo mai guardato al turismo, la nostra vocazione, perché troppo occupati a fare industria”. Da Siracusano arriva l’appello alla città: “Lavoriamo insieme con una mentalità nuova – esorta l’esponente del movimento – che riparta dal turismo, rispetti l’ambiente ed investa sulla cultura: non esiste solo il calcio, dobbiamo offrire ai turisti un motivo per restare in una città. “Il prossimo sindaco dovrà impegnarsi per garantire strade e spiagge pulite, potenziando i percorsi della differenziata sino ad arrivare a rifiuti zero, dovrà investire sul fotovoltaico, dovrà creare nuovi spazi culturali, implementando quelli esistenti, e dovrà coinvolgere la cittadinanza creando momenti di incontro e tavoli di confronto”. “Opportunità di crescita e sviluppo fattibili – conclude Siracusano – perché legati alle caratteristiche peculiari del nostro territorio: questa la sfida per il futuro che non possiamo permetterci perdere”.

Emma De Maria

12 commenti

  1. Quando un politico dice “lavorare insieme” intende che dobbiamo lavorare noi.

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  2. che ricambio generazionale! tutti nomi nuovi, tutta gente politicamente vergine… di orecchie!

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  3. Se non fossi stato sul posto avrei creduto a quanto da Voi descritto, credo che l’aver sentito Il sig. Cerreti sbeffeggiare il presidente Crocetta con un sonoro, malgrado la sua assenza abbiamo riempito il teatro, teatro che pieno non era, ma ancor di più aver sentito lo stesso di avere organizzato il tutto con il coordinatore cittadino del megafono Giuseppe Ardizzone e rinnegarlo subito dopo. Gent.mo sig Cerreti se aspira ad essere il prossimo presidente della Provincia, come da Lei confermato in sala, Le servirà un po’ più di coerenza, credo. A seguire poi, Paolo Siracusano, un bravissimo ragazzo che non cr edo si sia accorto c’è la persona che ha osannato, il Genovese e’ lo stesso che lo ha lasciato senza liste all’ultima tornata elettorale per la presidenza della Provincia. Sig. Siracusano cosa Le fa’ pensare che tale supporto non Le verra’ negato anche questa volta??? Spero che Io mi stia sbagliando ma siccome mi hanno insegnato che il lupo perde il pelo ma non il vizio e siccome in questo caso, come nel primo, Lei mi sembra la pecorella ( non lo si prenda come un insulto, ritengo il sig. Siracusano, a confroto di tali personaggi, un buono ) La esorto a non abbassare la guardia qualora qualche musa ispiratrice La inviti a presentarsi per la candidatura a sindaco di Messina. In bocca al lupo ( quello buono però )

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  4. Conoscete Pulcinella?
    Qui si gioca col futuro della nostra città e dei nostri figli.
    La vogliamo smettere!!!
    Paolone…se non ricordo male ha+++++++++++o…ma perche’ non ti ritiri +++++++++++ a vita privata!!!
    Accussi’ fai menu dannu!!!

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  5. demometacratico 17 Febbraio 2013 21:45

    Il teatro pieno? Ma c’eravate davvero? Io c’ero e quel vostro inizio di articolo “Supera ogni più roseo pronostico la presenza di pubblico” a me puzza un po’…

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  6. Domenica 17 /Febraio in un Teatro Vittorio Emanuele pieno si e” rappresentato con successo …”SEI PERSONAGGI IN CERCA DI AUTORE” di Luigi Pirandello

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  7. ART.21 COSTITUZIONE. Un movimento che voglia occuparsi del governo della città e guidarla a riconquistare il valore civile di COMUNITA’,alla sua prima uscita deve dire qualcosa che colpisca l’immaginario collettivo delle genti di Messina. Mi aspettavo un approfondimento sul problema dei problemi, viste le presenze, c’erano il divulgatore della storia antica della urbs Messana, professore Franz RICCOBONO, e l’urbanista, architetto Antonio GALEANO, parlo della SCELLERATA URBANIZZAZIONE, che comprometta ogni ipotesi di sviluppo economico e sociale. RCCOBONO poteva affrontarlo dal punto di vista storico, richiamare la tradizione di città ad anfiteatro di Messina, mentre GALEANO poteva commentare le linee guida di CORVAJA, cui tutti devono fare i conti. SONO DELUSO, ma do lo stesso il benvenuto, con un consiglio, tenete lontano i politici di mestiere,come GENOVESE e PREVITI.

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  8. ART.21 COSTITUZIONE. Caro Paolo SIRACUSANO, il tempo delle belle parole è finito, oggi Messina è un’arena, dove i gladiatori lottano fino alla morte, per non rinunciare a ramificati interessi, legati alle scelte politiche di questi decenni, senza le quali sarebbero perduti. Una rappresentanza di quei gladiatori era presente in sala, GENOVESE e PREVITI, c’era per conto di chi fece votare la variante generale vigente, che praticoni urbanisti osano chiamare piano regolatore, per conto della burocrazia comunale e di quella parte dei dipendenti, sleali, di palazzo Zanca, per conto dei tanti monopoli, piccoli e grandi, causa della mediocrità di tantissimi settori della vita economica di Messina, per conto di quella parte di attività merceologiche, nate per scellerate scelte di destinazione d’uso, avversari di ogni forma di utilizzo del territorio per i messinesi, che non sia favorevole alla propria singola attività. Il tuo movimento si aggiunge a tanti altri, RESET, 5 STELLE, ACCORINTI, VIVA MESSINA, per citare i più conosciuti, comincia ad insinuarsi un dubbio, riassunto nella locuzione latina, DIVIDE ET IMPERA. Pensaci e cerca di non contribuire alla vittoria elettorale certa del PARTITO DEMOCRATICO o del POPOLO DELLA LIBERTA’, con l’UDC pronto a dare man forte a uno dei due contendenti.

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  9. Puzza..puzza..sento puzza di convivenza con la testata giornalistica!!! Recensioni non pubblicate, teatri pieni …ed invece mezzi vuoti…forse vi piace Siracusano fa tanta pubblicità sulla vostra testata giornalistica!
    Non vorrei ricredermi sul vostro conto!!
    ART.1 DEL GIORNALISTA RIPORTARE I FATTI!!!!

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  10. TUTTO FUORI TEMPO..
    l’incontro poteva essere organizzato meglio peccato. La regia ( credo di Tripodo ) ha esagerato con gli interventi degli attori. Il ritardo iniziale ( di un ora) ha pesato sugli ospiti e molti hanno lasciato la sala pur gremita. Dunque non c’è stato dibattito ( il manifesto in città sembrava auspicare questo) con interventi spontanei. Buona la volontà sicuramente ma teatro e politica hanno diverse esigenze tecniche e si è persa una buona occasione per ascoltare chi era venuto a dare il proprio contributo.

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  11. Complimenti!!!! Spettacolo riuscitissimo. Da tempo, al teatro Vittorio Emanuele non si vedevano commedie così esilaranti.

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  12. Premesso che il Sig. Siracusano ha creato un ottimo evento mediatico, ha tempestato la città di manifesti col suo bel faccione, ha riempito le testate on line di bunner pubblicitari ed ha invitato all’evento oltre seimila persone su facebook, dicendo che avrebbe presentato “Messina la Città del futro”, laboratorio di idee e che ognuno avrebbe potuto dare il proprio contributo in questo senso.
    La manifestazione, a parte il ritardo, è stata organizzata molto bene e con grande attenzione, peccato però che tutto il tempo per proporre ed enunciare queste “nuove idee” uscite fresche fresche di fabbrica, le ulteriori proposte e l’eventuale dibattito con i partecipanti sia stato rubato per incensare, fino all’inverosimile, l’On. Francantonio Genovese, presente in prima fila.
    Peccato, davvero, si è persa una grande occasione per far sentire, a tutti, quanto le persone siano ancora interessate alla politica ed alle sorti della propria città.
    Ultima stortura, ma non meno importante per questo, l’imprevista aggressione, al Presidente Crocetta, da parte del Sig. Cerreti e del Sig. Siracusano, davanti alla presenza del Sig. Ardizzone, “sentinella” del Presidente, come lo indica la Gazzetta del Sud, quando si dice che loro organizzano e riempiono i teatri senza essere il Presidente, senza fare falsi proclami e senza fare false promesse.
    Ma sbaglio o nella fan page dell’evento del Sig. Siracusano ci sono tutta una raccolta di foto di baci ed abbracci con il Presidente Crocetta, ma sbaglio o il Sig. Cerreti è candidato alla presidenza della Provincia Regionale con il Movimento del Megafono.
    IDEE TANTE (personali), CONTENUTI “IL NULLA”.

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