IL GOVERNO DICHIARA LO STATO D'EMERGENZA. Non ancora stabilita la soluzione a Calatabiano

IL GOVERNO DICHIARA LO STATO D’EMERGENZA. Non ancora stabilita la soluzione a Calatabiano

Marco Ipsale

IL GOVERNO DICHIARA LO STATO D’EMERGENZA. Non ancora stabilita la soluzione a Calatabiano

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venerdì 06 Novembre 2015 - 11:30

Il Consiglio dei ministri accoglie la richiesta di stato di emergenza: 2 milioni per la prima emergenza, 180 i giorni a partire da oggi. Il guasto al bypass che collega l'acquedotto dell'Alcantara con quello del Fiumefreddo, a Forza d'Agrò, dovrebbe essere riparato entro le 21. In città arriva solo l'acqua della Santissima (200 litri al secondo) e dei pozzi privati (100 litri al secondo), meno di un quarto del fabbisogno

AGGIORNAMENTO ORE 18.30: In Prefettura interviene il capo della Protezione Civile nazionale, Fabrizio Curcio: "E' importante ripristinare il bypass dell'Alcantara ma è importante anche capire i motivi della rottura, altrimenti si corre il rischio di ritrovarci tra due giorni punto e a capo. Siciliacque ci ha detto che sarà ripristinata alle 21, poi ci vorrà il tempo di immissione dell'acqua. Sul fronte di Calatabiano, invece, stiamo facendo il punto della situazione per trovare soluzioni rapide. Capiamo che le persone siano stremate ma bisogna comprendere che si sta facendo tutto il possibile. Al vaglio ci sono un paio di soluzioni tecniche che prima di essere varate vanno analizzate nel dettaglio perché i lavori, a frana in corso, bisogna essere molto cauti". Quando avremo la soluzione definitiva ufficiale? "Spero in qualche giorno o anche prima".

AGGIORNAMENTO ORE 17: 2 milioni di euro per far fronte alla prima emergenza, stato di calamità dichiarato per 180 giorni a partire da oggi, gli interventi vengono predisposti con ordinanze emanate dal Capo dipartimento della Protezione civile, acquisita l'intesa con la Regione, in deroga ad ogni disposizione vigente e nel rispetto dei principi generali dell'ordinamento giuridico, nei limiti delle risorse di cui al comma 4 (legge 4 febbraio del 1992 n 225). I 180 giorni serviranno agli interventi risolutivi agli impianti ed al sistema. Il provvedimento del governo, a quel che appare, bypassa l'amministrazione comunale, basandosi su un collegamento diretto tra Governo nazionale e regionale ed è un altro tassello di un percorso di "esautorazione" del Comune, dopo quello del prefetto. Di fatto Palazzo Zanca è commissariata almeno per quel che attiene l'emergenza

AGGIORNAMENTO ORE 16.05: Da Calatabiano i deputati Cinquestelle hanno appena concluso l’ispezione. “Lo scenario è catastrofico – afferma Foti, deputata del catanese all’Ars – addirittura, appena due giorni fa l’ennesimo smottamento. Adesso sono necessarie nuove indagini da parte della protezione civile, il rischio è che centinaia di metri cubi di detriti si scaraventino sul comune di Calatabiano”. “Bruscolini – continua Foti – la cifra di circa un milione di euro che Croce, proprio questa mattina, ha dichiarato di voler destinare all’emergenza”. “I cittadini sono disperati e nel frattempo, il governo siciliano dimostra soltanto confusione e approssimazione – concludono i deputati alla Camera Grillo, Rizzo e Villarosa – si attendono anche risposte concrete dal governo centrale rispetto la delibera Cipe che pare non contenga cifre disponibili per la Sicilia. Croce e Crocetta appaiono del tutto impreparati per affrontare la situazione”.

AGGIORNAMENTO ORE 12.20: (Ansa) Il consiglio dei ministri ha dichiarato lo stato di emergenza per Messina. Per il nuovo bypass, sarà coinvolto l'Esercito. L'Azienda municipalizzata (Amam) che si occupa della fornitura idrica a Messina presenterà domenica prossima al Prefetto il piano d'intervento per la realizzazione di un nuovo bypass, in aggiunta a quello che oggi si è rotto, tra l'acquedotto dell'Alcantara e quello di Fiumefreddo. E' quanto emerso al termine di una riunione di coordinamento in Prefettura. Il piano dovrebbe coinvolgere il genio militare dell'Esercito. L'Esercito si prepara comunque a intervenire nella zona dello smottamento, a Calatabiano. Pinotti, forze armate attive appena avvisate – "L'attivazione delle forze armate a Messina è avvenuta poche ore dopo che siamo stati avvisati, con un primo intervento delle 4 autobotti dell'esercito e poi con una nave porta-acqua". Così il ministro della Difesa Roberta Pinotti spiega al termine del cdm gli interventi dell'esercito a Messina. "Per l'acquedotto – ha aggiunto – i nostri ingegneri sono in contatto con la protezione civile e c'è la massima disponibilità". De Vincenti, fondi e anche esercito – Per Messina "accompagniamo lo stato d'emergenza con un primo stanziamento per i lavori necessari, e mettiamo a disposizione anche l'Esercito e mezzi militari". Lo ha detto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Claudio De Vincenti. Poteri straordinari a P. Civile – Con la dichiarazione dello stato di emergenza "il governo dà poteri straordinari alla Protezione Civile nazionale. Curcio scende nel primo pomeriggio a Messina con i suoi uomini per prendere in mano una situazione intollerabile". Così il sottosegretario De Vincenti (Ansa).

AGGIORNAMENTO ORE 12.01: "Il consiglio dei Ministri convocato questa mattina ha appena dichiarato lo stato d'emergenza per Messina e incaricato la protezione civile di di risolvere la grave emergenza che attanaglia la città da settimane". Lo rende noto il deputato di Area popolare (Ncd- Udc) Vincenzo Garofalo.

AGGIORNAMENTO ORE 11.58: A protestare sono anche i disabili: il numero telefonico da contattare è lo stesso di tutti gli altri utenti ed è difficilissimo riuscire a trovare la linea libera. L'unico modo per avere un'adeguata assistenza è inviare una mail all'autoparco che la trasmette al Coc e da qui viene smistato ai servizi sociali che poi daranno risposta a chi ha inoltrato la richiesta. Insomma un calvario lento che crea ulteriori i disagi. Intanto su facebook è nato il gruppo MessinAcqua per raccogliere e fornire informazioni in tempo reale sull'emergenza idrica.

AGGIORNAMENTO ORE 11.40: I tecnici sono sul posto, a Forza d'Agrò. "E' saltata una saracinesca – ci dice il direttore generale dell'Amam, Luigi La Rosa – e da Enna sta arrivando il materiale per la sostituzione. Tra un paio d'ore potrà iniziare la riparazione e, se tutto andrà bene, sarà conclusa in serata". Ma perché si è creato il danno? "Questo è ancora da comprendere – risponde La Rosa -, perché la saracinesca era nuova. Aprendo lo scavo vedremo se ci sono altri problemi". Contemporaneamente si lavora anche a Calatabiano. "Pure lì i tecnici stanno facendo dei rilievi per valutare il punto esatto in cui posare la nuova condotta e preparare i necessari calcoli idraulici". Da domani, dunque, potrebbe riprendere l'erogazione a mezzo servizio. Oggi, invece, è un'altra giornata campale.

AGGIORNAMENTO ORE 11: All'ex Gasometro sul viale della Libertà ed all'autoparco comunale in via Bonino sono attivi punti fissi di distribuzione di acqua per fronteggiare la crisi idrica. L'Amam ne ha messo a disposizione un altro nelle adiacenze della villetta a Piazza Castronovo. All'Annunziata alta, presso il rifornimento Esso, è disponibile un'autobotte fornita dalla Celertrasporti di Giuseppe Lucchesi.

AGGIORNAMENTO ORE 9.30: I problemi, invece di diminuire, aumentano. Si è guastato il collegamento realizzato a Forza d'Agrò tra gli acquedotti Fiumefreddo e Alcantara, che consentiva di far giungere in città almeno 300 litri al secondo. Dalle 7 di stamattina l'erogazione è stata chiusa. Il bypass non ha retto all'aumento della portata che era stato concordato per provare a fare arrivare un po' più di acqua in città. L'unica acqua in distribuzione in città, in questo momento, è quella della Santissima (200 litri al secondo) e dei pozzi privati (100 litri al secondo), meno di un quarto rispetto al fabbisogno.

Ancora 24 ore di tempo prima di ufficializzare gli interventi necessari. Le decisioni erano attese ieri ma sono state rinviate per definire al meglio gli aspetti tecnici. Una scelta comprensibile per logica, dato che i sopralluoghi sono terminati alle 16, un po’ meno per quei messinesi che acqua non ne vedono e di aspettare ancora non ne possono più.

Due i gruppi che lavorano in contemporanea: il primo insediato al Comune di Calatabiano per la messa in sicurezza della collina franata e la riattivazione della conduttura; il secondo al Centro operativo comunale di Messina per l’approvvigionamento straordinario della popolazione.

“La collina è ancora piena d’acqua e l’intervento è complicato – ha detto il prefetto Stefano Trotta al termine della riunione pomeridiana a Palazzo del Governo -. La soluzione allo studio è un bypass per superare il punto critico, una conduttura particolare per la quale si sta elaborando un piano complesso. Al termine della fase progettuale, il Genio Militare, su disposizione del Ministero della Difesa, interverrà per rendere sicuro il percorso. La decisione definitiva non è ancora arrivata, perché non sono state sciolte le criticità tecniche, ma giungerà domani (leggasi oggi, venerdì, ndr) nel corso di una nuova riunione qui in Prefettura. Non siamo in grado di dare altri tempi se non questi”.

I dettagli tecnici sono stati esposti dal dirigente della Protezione Civile regionale, Calogero Foti: “La frana incombe ancora su Calatabiano e dobbiamo salvaguardare la popolazione così come la sicurezza degli operatori che dovranno intervenire, perché la vita umana è il bene primario. Cercheremo di ridurre i tempi al minimo ma è bene fare valutazioni approfondite. Il piano di azione per la messa in sicurezza del versante ed il rifacimento della conduttura è praticamente pronto. Le difficoltà stanno nel fatto che il bypass, della lunghezza di 1 chilometro o 1 chilometro e 200 metri, verrà realizzato in una zona molto acclive, pur se non interessata da frane. Non possiamo neanche dire quanto dureranno i lavori perché stiamo valutando una serie di tecniche. Intanto partiranno in somma urgenza, poi se verrà accolta la richiesta dello stato di emergenza, avanzata dalla Regione al Governo, si potranno accelerare gli interventi”.

Ma perché a tutto questo non si è pensato due settimane fa, ai primi segnali di frana? “Perché lo scenario era diverso – risponde Foti -. Poi sono arrivate altre forti piogge, la frana si è evoluta velocemente e le prime ipotesi progettuali sono state vanificate. Già da lunedì partirà il drenaggio della montagna, che eliminerà la spinta della frana e consentirà interventi migliori. E’ un primo passo fondamentale, viceversa il rischio sarebbe quello di accelerare la frana e mettere a rischio Calatabiano”.

Se, dunque, bisognerà aspettare, la giornata di oggi sarà simile a quella di ieri, coi 300 litri al secondo dell’Alcantara, i 200 della Santissima e i 100 dei pozzi privati, poco meno della metà rispetto ai 1300 litri al secondo garantiti nella fase pre emergenza. Le istituzioni si stanno, dunque, muovendo per cercare di limitare il più possibile i disagi, nella consapevolezza che comunque i disagi ci saranno ancora. “Anche una sola ora di ritardo per risolvere la questione è un problema – ha affermato il sindaco Accorinti – ma i progettisti sono già al lavoro per trovare la soluzione migliore, più veloce e in sicurezza. Nel frattempo, alle 18 autobotti attuali (alcune di acqua potabile altre no) già nel corso della giornata se ne aggiungeranno altre 10 in arrivo dalla Protezione Civile regionale, mentre 8 di quelle 18 saranno sanificate per rendere l’acqua potabile. Alle 17 arriverà da Augusta la nave militare Ticino, che porterà una quantità compresa tra 1.200 e 1.300 metri cubi di acqua, circa un quarto rispetto alla Attilio Ievoli che ha appena trasferito nel serbatoio Torre Vittoria 5.400 metri cubi. Nei prossimi due giorni si tenteranno alcune manovre per cercare di indirizzare l’acqua nei posti in cui non è arrivata ed effettuare una distribuzione più equa. Ci sarà, infine, una cisterna da 10mila litri per ogni circoscrizione, con rubinetti dai quali i cittadini potranno attingere direttamente”.

La Regione, come detto, ha dichiarato lo stato di calamità naturale e chiesto al Governo nazionale il riconoscimento dello stato di emergenza. Da fonti del Governo, riportate dall’Ansa, si apprende che già oggi il Consiglio dei ministri accoglierà la richiesta.

(Marco Ipsale)

40 commenti

  1. … e poi iniziarono le epidemie …
    Ma cosa ci devono fare ancora per farci insorgere?
    Popolo caprone.

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  2. … e poi iniziarono le epidemie …
    Ma cosa ci devono fare ancora per farci insorgere?
    Popolo caprone.

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  3. dove hanno il patentino di specializzazione per saldare ???
    Possibile che una ditta di Milano che ha costruito le case popolare di Bisconte , per fare le saldature antisismiche ha cercato il migliore di Messina .
    L’ingegnere La Rosa non sa chi è il migliore saldatore di Messina ?
    Te lo dico io

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  4. dove hanno il patentino di specializzazione per saldare ???
    Possibile che una ditta di Milano che ha costruito le case popolare di Bisconte , per fare le saldature antisismiche ha cercato il migliore di Messina .
    L’ingegnere La Rosa non sa chi è il migliore saldatore di Messina ?
    Te lo dico io

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  5. Francesco Di Leo 6 Novembre 2015 13:58

    Ritengo ormai che sia giunta l’ora di non fare più commenti inutili, ma di passare ai fatti concreti per uscire da questi
    guai. L’unica strada che ci rimane è la seguente: LIBERARCI dagli incompetenti, dagli approfittatori, dagli usurpatori
    del nostro diritto a vivere nella nostra terra. Ciao a tutti
    nonnociccio.

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  6. Francesco Di Leo 6 Novembre 2015 13:58

    Ritengo ormai che sia giunta l’ora di non fare più commenti inutili, ma di passare ai fatti concreti per uscire da questi
    guai. L’unica strada che ci rimane è la seguente: LIBERARCI dagli incompetenti, dagli approfittatori, dagli usurpatori
    del nostro diritto a vivere nella nostra terra. Ciao a tutti
    nonnociccio.

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  7. l’esercito NOOOOOOOOOO! siamo pacifisti e tibetani. Perche’ ci mandate l’esercito,potevate arruolare i tibetani di razza e l’acqua con la maglietta Free Tibet ,per miracolo sgorgava.Io penso che quella maglietta nera porta sfiga ai buddaci

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  8. l’esercito NOOOOOOOOOO! siamo pacifisti e tibetani. Perche’ ci mandate l’esercito,potevate arruolare i tibetani di razza e l’acqua con la maglietta Free Tibet ,per miracolo sgorgava.Io penso che quella maglietta nera porta sfiga ai buddaci

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  9. In una Repubblica delle banane avrebbero riparato il guasto e sgozzato i responsabili. Ma noi siamo peggio. Non ci saranno responsabili per questo disastro. Nessuno subirà un processo, nessuno verrà licenziato. Domani sarà tutto come se niente fosse accaduto.evviva il tibet libero

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  10. In una Repubblica delle banane avrebbero riparato il guasto e sgozzato i responsabili. Ma noi siamo peggio. Non ci saranno responsabili per questo disastro. Nessuno subirà un processo, nessuno verrà licenziato. Domani sarà tutto come se niente fosse accaduto.evviva il tibet libero

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  11. si è rotto il tubo? allora mannacas? la colpa è di quellicheceranoprima che hanno mandato dei saldatori sautafuossi per sabotare il lavoro del tibetano.

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  12. si è rotto il tubo? allora mannacas? la colpa è di quellicheceranoprima che hanno mandato dei saldatori sautafuossi per sabotare il lavoro del tibetano.

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  13. il sindaco pensa che il tubo si è rotto per colpa di quellicheceranoprima,per lui qualunque cosa succeda dopo quasi tre anni che fa il sinnacu,la colpa è di quelli di prima e si scorda che almeno le buche nelle strade ,fatti da quelli di prima,lui li poteva “stuppare”dopo tre anni,almeno quelli!!! ma forse non era il caso li avevano fatto quellicheceranoprima perchè ripararli

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  14. il sindaco pensa che il tubo si è rotto per colpa di quellicheceranoprima,per lui qualunque cosa succeda dopo quasi tre anni che fa il sinnacu,la colpa è di quelli di prima e si scorda che almeno le buche nelle strade ,fatti da quelli di prima,lui li poteva “stuppare”dopo tre anni,almeno quelli!!! ma forse non era il caso li avevano fatto quellicheceranoprima perchè ripararli

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  15. Sindaco, prefetto, regione, protezione civile, esercito governo e più ne ha …. Ma sempre la colpa la danno al sindaco perché per risparmiare voleva mettere insieme l’Ato con l’Amam. Che assurdità vero?. E chi paga siamo noi vittime di lotte di potere interne.

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  16. Sindaco, prefetto, regione, protezione civile, esercito governo e più ne ha …. Ma sempre la colpa la danno al sindaco perché per risparmiare voleva mettere insieme l’Ato con l’Amam. Che assurdità vero?. E chi paga siamo noi vittime di lotte di potere interne.

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  17. sembra tornati all’età dell pietra,titola un articolo di repubblica.Io penso che fra poco da tremestieri partiranno i barconi di profughi messinesi diretti verso la libia in cerca di fortuna???? il tibet è troppo lontano ….ci andrà solo qualche sparuto gruppuscolo
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  18. sembra tornati all’età dell pietra,titola un articolo di repubblica.Io penso che fra poco da tremestieri partiranno i barconi di profughi messinesi diretti verso la libia in cerca di fortuna???? il tibet è troppo lontano ….ci andrà solo qualche sparuto gruppuscolo
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  19. Ragazzi nessuno ancora ha provveduto a sfiduciare accorinti ,perché ovviamente nessuno vuol perdere la poltrona, neppure dopo che lo stesso ci ha fatto perdere finanziamenti per milioni di euro….dobbiamo cacciare tutti con una rivolta,non possiamo stare sempre come buddaci ad attendere attendere attendere……siamo lo zimbello Dell Italia,vogliamo dimostrare qualcosa oppure continuiamo a scrivere soltanto belle parole qui su tempostretto? ???

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  20. Ragazzi nessuno ancora ha provveduto a sfiduciare accorinti ,perché ovviamente nessuno vuol perdere la poltrona, neppure dopo che lo stesso ci ha fatto perdere finanziamenti per milioni di euro….dobbiamo cacciare tutti con una rivolta,non possiamo stare sempre come buddaci ad attendere attendere attendere……siamo lo zimbello Dell Italia,vogliamo dimostrare qualcosa oppure continuiamo a scrivere soltanto belle parole qui su tempostretto? ???

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  21. Burrascanu…reitero la richiesta…ma picchì non vai tu e saddi u tubu chi denti. Annaamuuu !!!!

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  23. Se prima Messina era invivibile ora possiamo fare le valigie,per il resto devo dire che tutti i responsabili hanno fatto quello che dovevano fare quindi 250.000 persone sono senza acqua, devo in questo momento pensare che non non ci azzeccano tanto,anche la nave avevano bloccato se non interveniva il prefetto(amplificando ancor piu’questa maledetta crisi) ma di disagi ne abbiamo visti amplificati gia’ parecchi.20 giorni per vedere l’acqua?messinesi sono sicuro che (FIORELLO) o quelli di prima avrebbero fatto meglio,scusate il tono beffardo e’ il mio pensiero assieme a quello di fare le valigie ho due bambini e non voglio farli rimanere senza acqua per colpa dell’incompetenza.

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  24. Se prima Messina era invivibile ora possiamo fare le valigie,per il resto devo dire che tutti i responsabili hanno fatto quello che dovevano fare quindi 250.000 persone sono senza acqua, devo in questo momento pensare che non non ci azzeccano tanto,anche la nave avevano bloccato se non interveniva il prefetto(amplificando ancor piu’questa maledetta crisi) ma di disagi ne abbiamo visti amplificati gia’ parecchi.20 giorni per vedere l’acqua?messinesi sono sicuro che (FIORELLO) o quelli di prima avrebbero fatto meglio,scusate il tono beffardo e’ il mio pensiero assieme a quello di fare le valigie ho due bambini e non voglio farli rimanere senza acqua per colpa dell’incompetenza.

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  25. Marco IPSALE dimentica di scrivere, che tutte le opere previste sono in Comuni di una provincia diversa da quella di Messina, AMAM fornirà i progetti per la parte idraulica. Mi meraviglio di MARCO, sempre puntuale nei suoi articoli, libero dal pregiudizio politico verso ACCORINTI. Caro IPSALE è prassi consolidata, vedi altre emergenze, compresa Genova, in cui la Protezione Civile assume direttamente la gestione dell’emergenza. RIPETO ai duri di comprendonio, E’ PRASSI CONSOLIDATA.

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  26. Marco IPSALE dimentica di scrivere, che tutte le opere previste sono in Comuni di una provincia diversa da quella di Messina, AMAM fornirà i progetti per la parte idraulica. Mi meraviglio di MARCO, sempre puntuale nei suoi articoli, libero dal pregiudizio politico verso ACCORINTI. Caro IPSALE è prassi consolidata, vedi altre emergenze, compresa Genova, in cui la Protezione Civile assume direttamente la gestione dell’emergenza. RIPETO ai duri di comprendonio, E’ PRASSI CONSOLIDATA.

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  27. Stiamo veramente scherzando con il fuoco! Allucinante a quasi 15 GG dalla rottura si spendono solo fiumi di parole!!!mentre noi non ci possiamo permettere il lusso di lavarci o andare in bagno!roba da 4 mondo o da selvaggi! E oggi pure la bolletta dell’acqua mi hanno recapitato.Invito tutti i messinesi a non pagare le prossime bollette finché le cose no saranno sistemate!io lo sto per fare sono stanco di subire! Ci prendono solo in giro!!

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  28. Stiamo veramente scherzando con il fuoco! Allucinante a quasi 15 GG dalla rottura si spendono solo fiumi di parole!!!mentre noi non ci possiamo permettere il lusso di lavarci o andare in bagno!roba da 4 mondo o da selvaggi! E oggi pure la bolletta dell’acqua mi hanno recapitato.Invito tutti i messinesi a non pagare le prossime bollette finché le cose no saranno sistemate!io lo sto per fare sono stanco di subire! Ci prendono solo in giro!!

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  29. Quali muoni mi scusi?
    A qualiilioni si riferisce?

    Salvatore

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    A qualiilioni si riferisce?

    Salvatore

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  31. Palazzo Zanca è commissariata almeno per quel che attiene l’emergenza.ma cosa dici,il tibetano passera’ la notte a studiare l’emergenza.prima però deve capire cosa vuole dire emergenza.

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  32. Palazzo Zanca è commissariata almeno per quel che attiene l’emergenza.ma cosa dici,il tibetano passera’ la notte a studiare l’emergenza.prima però deve capire cosa vuole dire emergenza.

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  33. Non abbiate paura ormai manca poco infatti i soldi se li sono fatti mandare il tempo di fare gli accordi di spartizione con ditte conniventi e partiranno i lavori, l’Aquila docet.

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  34. Non abbiate paura ormai manca poco infatti i soldi se li sono fatti mandare il tempo di fare gli accordi di spartizione con ditte conniventi e partiranno i lavori, l’Aquila docet.

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  35. A proposito di #quellichec’eranoprima# vi invito a leggere il documento del link del commento successivo,dove c’è una parte della verità,finanziaria e politica,in particolare da 54 a 82 il racconto degli esperti di Luigi CROCE,ci sono anche interventi del ragioniere COGLITORE,l’atto di indirizzo del PD,allora coordinato da CALABRO’,siamo nel momento più drammatico,dicembre 2012,a pochi mesi dalla fuga a gambe levate del campione del CENTRODESTRA messinese, Peppino BUZZANCA.Il mio unico interesse è la qualità della vita dei miei concittadini,fare la mia parte per evitare che CHI ha devastato Messina, urbanisticamente, economicamente, eticamente e socialmente, si rifaccia una VERGINITA’ politica,almeno fino a quando pagheremo le conseguenze.

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  36. A proposito di #quellichec’eranoprima# vi invito a leggere il documento del link del commento successivo,dove c’è una parte della verità,finanziaria e politica,in particolare da 54 a 82 il racconto degli esperti di Luigi CROCE,ci sono anche interventi del ragioniere COGLITORE,l’atto di indirizzo del PD,allora coordinato da CALABRO’,siamo nel momento più drammatico,dicembre 2012,a pochi mesi dalla fuga a gambe levate del campione del CENTRODESTRA messinese, Peppino BUZZANCA.Il mio unico interesse è la qualità della vita dei miei concittadini,fare la mia parte per evitare che CHI ha devastato Messina, urbanisticamente, economicamente, eticamente e socialmente, si rifaccia una VERGINITA’ politica,almeno fino a quando pagheremo le conseguenze.

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  37. PAROLE CONDIVISE DA LUIGI CROCE. “Il Comune privo di fondi e non potendo ricorrere a ulteriori anticipazioni era impossibilitato al trasferimento delle somme necessarie a ATM e MESSINAMBIENTE per il pagamento delle retribuzioni ai dipendenti(quelli di ATM non percepiscono lo stipendio dal mese di agosto 2012);inoltre,non venivano corrisposti gli stipendi ai dipendenti comunali;questi non ricevendo lo stipendio occupavano il salone delle Bandiere,mentre i dipendenti ATM e MESSINAMBIENTE protestavano VIOLENTEMENTE,unitamente ai lavoratori delle COOOPERATIVE SOCIALI,che non vengono pagati da parecchi mesi,alcuni da maggio 2012.” http://www.comune.messina.it/repository/archivio-atti/allegati/2012/Docs10177/p-r-f%20allegato%20alla%20101.pdf

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  38. PAROLE CONDIVISE DA LUIGI CROCE. “Il Comune privo di fondi e non potendo ricorrere a ulteriori anticipazioni era impossibilitato al trasferimento delle somme necessarie a ATM e MESSINAMBIENTE per il pagamento delle retribuzioni ai dipendenti(quelli di ATM non percepiscono lo stipendio dal mese di agosto 2012);inoltre,non venivano corrisposti gli stipendi ai dipendenti comunali;questi non ricevendo lo stipendio occupavano il salone delle Bandiere,mentre i dipendenti ATM e MESSINAMBIENTE protestavano VIOLENTEMENTE,unitamente ai lavoratori delle COOOPERATIVE SOCIALI,che non vengono pagati da parecchi mesi,alcuni da maggio 2012.” http://www.comune.messina.it/repository/archivio-atti/allegati/2012/Docs10177/p-r-f%20allegato%20alla%20101.pdf

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  39. #quellichec’eranoprima# sono tanto amati da una minoranza dei nostri concittadini, sono i messinesi pronti ad urlare ACCORINTI LADRO, a mia mu dici, hanno goduto, rispetto alla stragrande maggioranza di noi, di poter evadere o eludere tributi e oneri di ogni tipo. Nel documento fornito si certificano RESIDUI ATTIVI, cioè entrate accertate e non riscosse, per €105.922.847 antecedenti al 2011, ripeto ANTECEDENTI al 2011, di cui €17.295.536 di TARSU e €12.546.123 di MULTE per violazioni del codice della strada., a mia mu dici. Non è finita qui, i CREDITI di AMAM dovuti sempre da quella minoranza di messinesi, erano a quella data €79.681.430. Leggetevi pure cosa dicono COGLITORE e REVISORI dei dirigenti in merito al RIACCERTAMENTO DEI RESIDUI.

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  40. #quellichec’eranoprima# sono tanto amati da una minoranza dei nostri concittadini, sono i messinesi pronti ad urlare ACCORINTI LADRO, a mia mu dici, hanno goduto, rispetto alla stragrande maggioranza di noi, di poter evadere o eludere tributi e oneri di ogni tipo. Nel documento fornito si certificano RESIDUI ATTIVI, cioè entrate accertate e non riscosse, per €105.922.847 antecedenti al 2011, ripeto ANTECEDENTI al 2011, di cui €17.295.536 di TARSU e €12.546.123 di MULTE per violazioni del codice della strada., a mia mu dici. Non è finita qui, i CREDITI di AMAM dovuti sempre da quella minoranza di messinesi, erano a quella data €79.681.430. Leggetevi pure cosa dicono COGLITORE e REVISORI dei dirigenti in merito al RIACCERTAMENTO DEI RESIDUI.

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