Arriva il gelo, rovesci di neve e tormente per la Befana

Arriva il gelo, rovesci di neve e tormente per la Befana

Daniele Ingemi

Arriva il gelo, rovesci di neve e tormente per la Befana

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mercoledì 04 Gennaio 2017 - 23:04

Una ondata di gelo dai connotati storici in sfondamento sullo Stretto, si rischiano grandi nevicate fino ai litorali fra venerdì 6 e sabato 7 gennaio

L’ondata di gelo che sta per investire la nostra regione rischia di assumere connotati di carattere storico visto che a circa 1100 metri entrerà un’isoterma di ben -10°C (nella libera atmosfera). Oltre a far sprofondare la colonnina di mercurio su valori poco sopra i +0°C a livello del mare, l’aria gelida contrastando con le più tiepide acque del Mediterraneo rischia di produrre piccole tormente di neve fin sui litorali. La massa d’aria gelida dalla Russia europea sta per scivolare verso le Repubbliche Baltiche, raggiungendo la Polonia, l’est della Germania, per affondare sulla pianura Danubiana e l’area balcanica.

Nel corso della giornata di oggi l’aria gelida si verserà sull’Adriatico, per scavalcare l’Appennino campano e scivolare sul basso Tirreno tramite forti venti di tramontana, davvero molto freddi. Come accade spesso in queste ondate di freddo molto intenso dai Balcani lo sfondamento dell’aria molto fredda in quota, che dalle Alpi Dinariche si fionderà sull’Adriatico meridionale e sul versante orientale del Tirreno meridionale, già dalla nottata genererà un peggioramento, prodotto proprio dai forti contrasti termici che si verranno a realizzare, fra l’aria gelida (-32°C -33°C a 5100 metri) che scorrerà sopra le più miti acque del Tirreno (appena +16°C). I fortissimi divari termici, fra bassa e media troposfera, innescheranno il cosiddetto “Tirreno sea effect snow”. Ossia lo sviluppo di imponenti annuvolamenti cumuliformi (cumuli, cumulonembi ghiacciati in aria fredda) carichi di rovesci e temporali, che spesso possono assumere carattere nevoso fino a bassissima quota, se non sulla costa come potrà accadere in questo caso. Quella di venerdì 6 gennaio, giorno dell’Epifania, sarà una giornata pesantemente condizionata dal maltempo invernale indotta dal fenomeno del “Tirreno sea effect snow” che sfornerà continue precipitazioni, anche a sfogo temporalesco, che dal mare delle Eolie si muoveranno molto velocemente in direzione delle coste tirreniche del messinese e sullo Stretto di Messina, dando luogo ad intensi rovesci di neve sui Nebrodi e i Peloritani, inizialmente fin dai 200-300 metri, ma con la quota neve tendente a calare in modo anche drastico nel corso della serata e della nottata successiva, quando l’afflusso di aria molto più fredda nei bassi strati, combinata in quota con un nocciolo gelido con valori di -33°C a 5000 metri, permetterà alla neve fresca di spingersi fino ai litorali, lasciando accumuli di neve fresca persino nelle località costiere ed in città.

Mentre in montagna, soprattutto sui Nebrodi, le continue precipitazioni nevose rischiano di determinare pesanti accumuli di neve, anche oltre il mezzo metro di neve fresca, mentre villaggi montani come Floresta rischiano di superare il metro di spessore. Difatti in presenza di venti che diverranno burrascosi, da Nord e N-NO, gli effetti del “Tirreno sea effect snow” si avvertiranno maggiormente fra l’intera fascia nebroidea e i Peloritani, che fra venerdì 6 e sabato 7 gennaio riceveranno nevicate intermittenti. Sulle coste invece si assisterà al passaggio piuttosto intermittente, e alternato a pause asciutte, di rovesci di neve, dapprima molto bagnata e resa orizzontale dalle raffiche di tramontana. Ma attenzione, perché nel corso della giornata dell’Epifania, con l’ingresso di aria sempre più fredda (isoterma prossima ai -10°C a 1100 metri pronta ad abbracciare il messinese) e l’abbassamento della quota dello “zero termico”, fin sotto i 300 metri, i fiocchi di neve si spingeranno sulle nostre coste ed in città, assumendo carattere di tormenta. In particolare sulle coste sottovento al vento di tramontana (quindi non esposte al calore latente sprigionato dal mare), come quella dello Stretto di Messina e del versante ionico, fino a Taormina,dove si formeranno accumuli (velo bianco) durante il passaggio dei rovesci e dei temporali di neve più intensi che potranno resistere. In particolare su alcune zone della città e lungo la costa ionica la tramontana, provenendo da terra (scendendo dai Peloritani già innevati l’aria si raffredderà ulteriormente), rischia di causare quel giusto raffreddamento della colonna d’aria, in grado di garantire l’ambiente adatto per fioccate e rovesci di neve molto veloci durante la mattinata. Nei quartieri più alti della città ci avvicineremo ai +0°C, con il rischio di formazioni di ghiaccio nelle aree innevate. I colli messinesi dovrebbero tingersi interamente di bianco, pertanto sono sconsigliate le escursioni se si è sprovvisti di catene o gomme da neve, causa il ghiaccio che si formerà sulla strada. Molte strade provinciali rischiano di essere impercorribili se si è sprovvisti di catene o gomme termiche da neve.

Daniele Ingemi

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