Rischio di piogge e rovesci sparsi sulle località della costa tirrenica, da giovedì aria calda dal nord-Africa invaderà lo Stretto portando i termometri su valori tipicamente estivi
Il mese di ottobre continua ad essere dominato da un tipo di circolazione prevalentemente meridiana, con continui “scambi di calore” fra tropici e polo. In Sicilia si continuano a registrare temperature al di sopra delle tipiche medie, rispecchiando il tipico tempo caratteristico più della tarda estate che dell’autunno. Eppure nei prossimi giorni sul bacino centrale del mar Mediterraneo si instaurerà una circolazione occidentale che dipanerà aria più umida, a tratti anche instabile, che dispenserà delle precipitazioni lungo le coste tirreniche, e non solo. Specialmente durante la prima mattinata di oggi, martedì 11 ottobre, quando il passaggio di un veloce fronte darà luogo a delle piogge e a dei rovesci, che localmente potranno assumere pure carattere di rovescio o temporale lungo i quartieri della zona nord della città. Ma già nel corso della mattinata il tempo tenderà rapidamente a migliorare con l’avvento di ampie schiarite e spazi soleggiati. Un po’ di variabilità persisterà solo lungo le località della costa tirrenica, dove i cieli spazieranno dal parzialmente nuvoloso all’irregolarmente nuvoloso, con il rischio di qualche occasionale goccia di pioggia, di brevissima durata. Ampie schiarite e spazi di sole si vedranno in riva allo Stretto e sulle località della costa ionica. Da segnalare anche il temporaneo rinforzo della ventilazione da O-NO che nel corso della giornata potrebbe divenire a tratti sostenuta, con raffiche che potrebbero superare i 45 km/h lungo le coste tirreniche e picchi di oltre i 50 km/h nei punti più esposti dell’arcipelago eoliano. Di conseguenza i mari si presenteranno tutti da poco mossi a mosso, fino a localmente molto mosso, il Tirreno.
La giornata di mercoledì 12 ottobre al mattino sarà caratterizzata da condizioni di instabilità per l’afflusso di aria un po’ più fresca in quota pronta a scorrere al di sopra della più calda superficie del basso Tirreno. Tale divario termico dovrebbe generare delle turbolenze, favorendo la formazione di imponenti annuvolamenti cumuliformi che daranno la stura a dei rovesci sparsi sulle nostre coste tirreniche e sempre in mattinata pure sulla città e l’area dello Stretto. Anche se si tratterà per lo più di fenomeni sparsi e localizzati non si potranno escludere anche degli acquazzoni. Questi fenomeni si attenueranno rapidamente nelle ore centrali del giorno, lasciando spazio ad ampie schiarite e spazi di sole dal pomeriggio allorquando i cieli si presenteranno parzialmente nuvolosi o poco nuvolosi. Ampie porzioni di cielo sereno invece persisteranno sulla riviera ionica, da Capo Alì fino a Giardini Naxos. Le temperature subiranno un lieve calo nelle minime, stazionarie le massime che non dovrebbero superare i +23°C +24°C. Ventilazione ancora moderata occidentale, tendente ad attenuarsi sensibilmente dal pomeriggio/sera. Mari quasi calmi, mosso solo il Tirreno per onde di scaduta.
Da giovedì 13 ottobre si assisterà ad un importante cambio di circolazione che vedrà protagonista lo “scirocco” (quello vero africano) che si alzerà fra lo Stretto di Messina e le coste tirreniche producendo un sensibile aumento delle temperature e dell’umidità. Basti pensare che giovedì nonostante l’incremento della ventilazione meridionale le temperature in città potranno balzare al di sopra dei +27°C. Mentre sulle località della costa tirrenica, grazie alle raffiche di caduta dai Nebrodi e i Peloritani, la colonnina di mercurio tornerà a sforare i +30°C, localmente pure +32°C. Insomma valori da piena estate. Anzi se le ultime proiezioni modellistiche verranno confermate nei prossimi giorni probabilmente anche il prossimo weekend potrebbe essere condizionato dal flusso caldo africano che riporterebbe le temperature su valori anche di ben oltre la soglia dei +30°C +32°C. Aria calda e secca in quota (più umida nei bassi strati) che contribuirà a stabilizzare la colonna d’aria sulla nostra regione, costringendo le perturbazioni a virare verso il nord Italia e l’Europa centrale.
Daniele Ingemi
