La seconda burrasca atlantica del 2018 come da previsione sferza l'area dello Stretto di Messina, all'uscita di alcune vallate raffiche di caduta davvero molto forti, migliora dal pomeriggio
Oltre alle piogge abbondanti e al clima più mite il tempo atlantico governato dalle cosiddette “westerlies”, le impetuose correnti occidentali delle medie latitudini che escono dalle coste nord-americane (che vivono una intensa ondata di gelo), sta causando anche il passaggio di diverse tempeste e intense burrasche di vento che dall’Atlantico tendono a propagarsi fin sul Mediterraneo, interessando più da vicino la Sardegna e la nostra Sicilia. Come da previsione dalla scorsa nottata forti venti da O-NO e NO stanno interessando tutto il territorio messinese, ed in modo particolare l’area dello Stretto di Messina e la riviera ionica del messinese, dove le forti raffiche tendono ad acquistare ulteriore forza e velocità (effetto “channelling”) scivolando dalle vallate dei monti Peloritani verso il mare. Localmente, specialmente all’imbocco delle principali vallate, abbiamo registrato raffiche davvero molto forti che hanno toccato i 70-80 km/h. Ma con picchi che localmente avranno raggiunto se non superato la soglia dei 90 km/h, tanto da sradicare alberi e qualche cartellone pubblicitario. In mare è stato possibile osservare la formazione di grosse nuvole di “spray marino” (come quelle che si vedono sul porto di Trieste quando soffia la bora) fatte turbinare dalle fortissime raffiche di caduta dai Peloritani.
Fortunatamente il grosso della burrasca sta per passare, e già dal pomeriggio il vento scenderà al di sotto della soglia d’attenzione, con raffiche sempre meno intense e più isolate. Solo sulla costa tirrenica resisterà una sostenuta ventilazione da Ovest che renderà il Tirreno ancora agitato. Mentre da domani la ventilazione da O-NO e NO spirerà moderatamente, con raffiche più isolate che non dovrebbero andare oltre i 35-40 km/h. Il tempo continuerà a mantenersi molto variabile, con passaggi di nubi alternati a squarci di sole e velature in quota. Le probabilità di piogge sono molto basse anche se non si escludono possibili piovaschi in prossimità dei Peloritani per nubi di carattere orografico (strati) che verranno addossate sui crinali dai fortissimi venti.
Daniele Ingemi
