Ci attende un weekend caratterizzato da condizioni di tempo molto instabile, a tratti anche perturbato, con piogge diffuse, rovesci e persino fenomeni temporaleschi. Rischio mareggiate sulle coste tirreniche per l'irrompere di forti venti occidentali che raggiungeranno l'intensità di burrasca

Dopo diversi anni di assenza il vortice polare è tornato sul bacino centrale del mar Mediterraneo, favorendo la costruzione di una profondissima circolazione ciclonica, che presenta un minimo barico sceso sotto i 974 hpa. Si tratta di un valore bassissimo per il Mediterraneo, che solo in determinate occasioni si può raggiungere. Attorno a questo vasto e profondo ciclone, alimentato da masse d’aria molto fredde di origine polare marittima, si avvitano una serie di fronti freddi secondari e perturbazioni che nei prossimi giorni, a più riprese, investiranno Sicilia e Calabria, apportando piogge, rovesci, temporali, nevicate fino a bassa quota, e persino venti di burrasca. Una prima perturbazione, legata al fronte freddo principale di questo ciclone a carattere freddo, già in serata raggiungerà il messinese e l’area dello Stretto di Messina, dando la stura a piogge diffuse e a rovesci che dalle 19:00 – 20:00 PM bagneranno gran parte del messinese, dalle coste tirreniche all’area ionica, con scrosci di pioggia a tratti forti in serata.

Oltre alle piogge il passaggio del fronte freddo sarà accompagnato da un sensibile rinforzo dei venti da Ovest, che già dalla sera sferzeranno tutta la fascia tirrenica, da Sant’Agata di Militello fino alle Eolie e Capo Peloro, con raffiche anche molto forti, che potranno toccare i 70 km/h, ma con punte fino a 90 km/h sulle Eolie. In serata qualche raffica di caduta scavalcherà i Peloritani, versandosi su Messina, con folate di caduta da Ovest, che potranno toccare e superare i 60 km/h all’interno delle principali vallate. La forte ventilazione occidentale renderà i mari da molto mossi, fino ad agitato il basso Tirreno, con possibilità di mareggiate sulle coste, fra Rometta marea e Capo Peloro, dove la furia dei marosi accelererà l’erosione.

Purtroppo anche la giornata di domani, sabato 31 Gennaio, verrà penalizzata dal passaggio di una nuova perturbazione (fronte freddo secondario) che porterà nuove piogge e rovesci sparsi, soprattutto sulle coste tirrenica, nell’area del milazzese e sui quartieri a nord di Messina, dove si potranno verificare persino dei temporali grandinigeni, seppur di breve durata e accompagnati da colpi di vento. Sulla città il tempo si manterrà instabile, a tratti perturbato, per buona parte del giorno, anche se fra la mattinata e il pomeriggio si verificheranno delle pause delle precipitazioni. Nel corso della serata nuovi rovesci raggiungeranno lo Stretto di Messina, venendo accompagnati da colpi di vento e persino da qualche fulminazione. Le temperature sono previste in calo, con massime di +13°C e minime che in nottata si porteranno al di sotto dei +10°C +9°C. La ventilazione occidentale dovrebbe attenuarsi già dal pomeriggio, salvo rinforzarsi nuovamente la nottata successiva, con l’ingresso di una intensa ventilazione da Ovest sul Tirreno, con raffiche oltre i 60 km/h sulle coste tirreniche. I mari si renderanno tutti mossi o molto mossi, fino a localmente agitato il Tirreno a largo, dove si svilupperanno onde di 3.0 metri che renderanno la navigazione proibitiva. Probabile l'interruzione dei collegamenti marittimi fra Milazzo e le Eolie.

La giornata di domenica 1 Febbraio presenterà la medesima situazione, con precipitazioni un po’ meno diffuse rispetto a sabato. Qualche rovescio, soprattutto nel pomeriggio, insisterà sullo Stretto di Messina, rendendo il clima decisamente invernale, molto freddo e umido. Sempre domenica bisogna segnalare l’afflusso di aria piuttosto fredda verso la Sicilia e la Calabria che farà abbassare lo “zero termico” fino a 1200-1100 metri, rendendo possibili nevicate sopra i 900-1000 metri fra Nebrodi e Peloritani.

Un altro elemento saliente sarà rappresentato proprio dal vento che soffierà nuovamente intenso da Ovest, soprattutto lungo le coste tirreniche dove si potranno verificare delle burrasche da Ovest, capaci di rendere il Tirreno agitato e d’interrompere i collegamenti marittimi con le Eolie. Il vento non mancherà neanche all’inizio della prossima settimana, a causa del fortissimo squilibrio barico che proprio in queste ore si sta creando fra le Alpi e le coste nord-africane, con una differenza di ben 25 hpa. La normalizzazione di questo poderoso “gradiente barico” si potrà realizzare solo con forti venti di burrasca che nei prossimi giorni spazzeranno il Tirreno, con furibonde libecciate seguite da possenti ponentate, particolarmente attive in mare aperto.

Daniele Ingemi