Inizio agosto in salsa "africana" anche in riva allo Stretto

Inizio agosto in salsa “africana” anche in riva allo Stretto

Daniele Ingemi

Inizio agosto in salsa “africana” anche in riva allo Stretto

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martedì 01 Agosto 2017 - 11:07

Caldo in aumento pure in riva allo Stretto e tanto sole nei prossimi giorni, ma la ventilazione locale ridurrà in parte gli effetti della calura

Un imponente promontorio di alta pressione sub-tropicale, proveniente dal Sahara algerino, sta risalendo il bacino del Mediterraneo, “avvettando” su questo masse d’aria estremamente calde in quota che faranno impennare i termometri su valori anche al di sopra dei +40°C sulle regioni centrali. Fortunatamente, come ribadito la scorsa settimana, stavolta noi saremo solo sfiorati da questa immensa “vampata” di aria calda e rovente. Difatti l’asse principale di questa ondata di calore si protenderà verso il nord e il centro Italia, lasciando, solo marginalmente scoperte, le estreme regioni meridionali e la Sicilia. Qui non si dovrebbero toccare gli stessi picchi elevati attesi su altre regioni del centro-nord, così come sulla Sardegna. Nonostante ciò, complice anche il soleggiamento ininterrotto di agosto, le temperature in questi giorni subiranno un deciso rialzo, portandosi su valori oltre la soglia dei +33°C +34°C in città, ma con picchi localmente più elevati in provincia. Tutta la settimana sarà dominata dall’alta pressione africana che garantirà tanta stabilità, ma anche cieli perennemente sereni o poco nuvolosi, salvo possibili velature per polvere desertica (aspirata verso l’alto dal Sahara) sospesa in atmosfera. Nel corso della settimana l’unico fastidio potrà essere arrecato durante le ore notturne dall’elevata umidità prodotta dalla maggior evaporazione dei mari, in particolare del Tirreno, piuttosto caldo. Quest’umidità elevata, non compensata dalla ventilazione, rischia di farci avvertire valori ben più elevati di quelli percepiti.

Un po' di sollievo dalla calura si troverà lungo le spiagge dello Stretto di Messina, da Pace verso Santa Margherita e Scaletta Zanclea, dove il soffio del “vento cavaliere” (grecalotto o “vento canale” per i pescatori della ionica) ridurrà sensibilmente gli effetti dell’afa, increspando la superficie marina. Al momento non si vedono vere rinfrescate o rotture brusche dell’ondata di calore. Ma già da ora bisognerà fare molta attenzione al dopo, quando l’anticiclone africano comincerà a cedere terreno lasciando spazio a infiltrazioni di aria più fresca dai vicini Balcani o dal nord Atlantico. L’enorme mole di “energia potenziale” lasciata in eredità dal caldo potrebbe fungere da carburante per fenomeni temporaleschi anche significativi che sicuramente nel mese di agosto potranno riaffacciarsi sul messinese.

Daniele Ingemi

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