Intenso fronte freddo e forti venti di maestrale in arrivo sul messinese

Intenso fronte freddo e forti venti di maestrale in arrivo sul messinese

Daniele Ingemi

Intenso fronte freddo e forti venti di maestrale in arrivo sul messinese

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mercoledì 02 Marzo 2016 - 11:01

Una nuova fase di maltempo sta per colpire il messinese, accompagnata da forti e freddi venti di maestrale e mareggiate sulle coste tirreniche

Marzo è un mese dal carattere molto instabile, caratterizzato da brevi ma intense fasi perturbate accompagnate da intensi sbalzi termici e forti venti. Nelle prossime ore, difatti, sperimenteremo questo suo carattere mutevole e turbolento, grazie all’arrivo sul bacino centrale del Mediterraneo di un flusso di aria piuttosto fredda partito direttamente dalla Groenlandia. Nel corso delle prossime ore quest’aria molto fredda, dopo aver invaso la Francia, entrerà sui nostri mari attraverso la valle del Rodano, tramite forti venti di maestrale preceduti da un intenso fronte freddo che proprio nella giornata di domani si addosserà al messinese. Questo fronte freddo sarà collegato ad una profonda depressione mediterranea che scivolerà rapidamente sull’Adriatico, richiamando a sé intensi e freddi venti di maestrale che raggiungeranno lo status di burrasca su tutto il Tirreno, estendendosi pure sulle coste del messinese, con raffiche che potranno superare punte di oltre 70-80 km/h. Gli intensi venti di maestrale saranno preceduti da un intenso fronte freddo, in vecchio stile, che apporteranno rovesci e persino qualche temporale sul messinese tirrenico e sullo Stretto. Il peggioramento entrerà nel vivo già nella mattinata di domani, quando il fronte raggiungerà i Peloritani, scavalcandoli molto velocemente, dando la stura a piogge diffuse e a rovesci che bagneranno soprattutto le località della costa tirrenica e dalla tarda mattinata pure la città e lo Stretto di Messina. Fenomeni che a tratti verranno si renderanno intensi, perché accompagnati dall’irrompere delle intense raffiche di vento, da O-NO e NO, con picchi fino a più di 60-70 km/h, capaci di rendere le precipitazioni semi/orizzontali.

Dopo un parziale miglioramento durante il pomeriggio dalla serata le coste tirreniche verranno interessate da un successivo peggioramento per l’ingresso di aria più fredda da NO che andrà a contrastare con le più miti acque del Tirreno. Ciò creerà una forte instabilità atmosferica, favorendo lo sviluppo di rovesci e temporali sparsi che ad intermittenza andranno ad interessare tutto il messinese tirrenico e l’area dello Stretto, con fenomeni brevi ma a tratti anche intensi, accompagnati da raffiche di vento e persino da qualche possibile fulminazione. Le temperature subiranno un ulteriore calo, con le massime che non andranno oltre la soglia dei +12°C e le minime sui +10°C. I venti si disporranno da O-NO e NO soffiando forti, con raffiche di picco che nel primo pomeriggio potrebbero toccare punte di 70-80 km/h sui punti esposti della costa tirrenica. Forti raffiche di caduta dalla tarda mattinata si inseriranno pure in città, con folate capaci di registrare picchi di oltre 70-80 km/h, ma picchi localmente superiori si potrebbero registrare lungo l’imbocco delle fiumare e all’uscita delle valli dei Peloritani. Il Tirreno si renderà rapidamente agitato, con onde di “mare vivo” alte fino a più di 3-4 metri a largo, e rischio di mareggiate lungo le esposte coste tirreniche, da Capo Calavà fino a Mortelle.

Venerdì 4 marzo il maltempo continuerà ad insistere sul versante tirrenico e a tratti pure sulla città, con rovesci sparsi inframezzati da pause asciutte. Solo dal tardo pomeriggio si assisterà ad un graduale miglioramento, seppur in un contesto molto ventoso e di spiccata variabilità, con annuvolamenti sparsi alternati ad ampie schiarite. Il maestrale continuerà a soffiare intensamente in mattinata, con picchi fino a più di 60-70 km/h, ma tenderà rapidamente ad attenuarsi dalla serata. Le temperature non subiranno grosse variazioni di rilievo, presentandosi su valori decisamente invernali. Il Tirreno continuerà a presentarsi agitato per onde alte più di 3.0 metri che continueranno ad attivare mareggiate lungo tutto il litorale tirrenico, il quale continuerà ad essere bersagliato dal fenomeno dell’erosione.

Daniele Ingemi

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