Prima parte di Dicembre con alta pressione e bel tempo, ma dopo...

Prima parte di Dicembre con alta pressione e bel tempo, ma dopo…

Daniele Ingemi

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martedì 01 Dicembre 2015 - 10:59

L'anticiclone delle Azzorre caratterizzerà la prima parte di Dicembre, nel lungo termine non sono escluse delle sorprese a cavallo del Natale

Come da prassi consolidata in questa stagione autunnale, dopo una lunga fase di tempo marcatamente instabile e inaffidabile arriva l’anticiclone delle Azzorre che ripristina condizioni di tempo stabile, molto mite e soleggiato. In questo caso il rinforzo delle correnti occidentali, in uscita dal Canada, sta contribuendo a schiacciare e distendere lungo i meridiani la figura anticiclonica, la quale dalle medie latitudini atlantiche tende a distendere la propria coperta sul bacino centrale del Mediterraneo, stabilizzando la colonna d’aria e al contempo avvettando masse d’aria piuttosto miti che dalle Azzorre si spingono fino alle regioni settentrionali e ai vicini Balcani. Da domani l’arrivo di masse d’aria più secche, legate all’avanzata dell’anticiclone atlantico, assicurerà condizioni di tempo stabile e soleggiato anche sul messinese e lungo lo Stretto di Messina, con cieli per lo più sereni o poco nuvolosi. Le temperature torneranno ad aumentare con massime che nelle ore centrali del giorno si spingeranno ben oltre il muro dei +17°C +18°C e minime notturne sui +14°C +13°C. I venti spireranno debolmente dai quadranti settentrionali, presentando leggeri rinforzi da Nord e N-NE sullo Stretto di Messina. Mari quasi calmi o al più poco mossi. Questa lunga pausa anticiclonica, destinata a prolungarsi per tutta la settimana, continuando a regalarci altre giornate di bel tempo, con tanto sole e prevalenza di cieli sereni o poco nuvolosi. Occorre ricordare che l’alta pressione, soprattutto nel periodo invernale, non è sempre garante di tempo soleggiato.

L’anticiclone persistendo per più giorni con i suoi moti discendenti in seno alla colonna d’aria (detti “subsidenze”) può anche favorire il ristagno dell’umidità nei bassi, in particolare fra gli 800 e i 1500 metri, agevolando così lo sviluppo di piccoli “strati di inversione termica”, ossia zone ristrette dove la temperatura dell’aria tende a crescere man mano che si sale di quota. La presenza di questi “strati di inversione termica”, caratteristici nel periodo invernale durante le lunghissime fasi anticicloniche, vengono evidenziati dallo sviluppo di un tappeto di nubi bianche con elementi tondeggianti, molto sottili, che possono a tratti coprire la volta celeste, dando all’atmosfera un aspetto più uggioso nonostante la presenza di valori barici elevati, superiori ai 1030 hpa. Per un radicale cambiamento molto probabilmente bisognerà ancora aspettare fino all’ultima decade di Dicembre, proprio in pieno periodo natalizio, con l’irrompere sull’est Europa di aria molto fredda, in discesa dalla Scandinavia e dal Baltico, che andrebbe ad erodere l’imponente struttura anticiclonica. In tali circostanze non sono escluse possibili infiltrazioni di aria fredda da NE anche per l’estremo sud e la Sicilia con possibili fredde sorprese sotto l’albero in vista del Santo Natale.

Daniele Ingemi

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