Il vortice polare punta il Mediterraneo, finalmente ecco il vero inverno

Il vortice polare punta il Mediterraneo, finalmente ecco il vero inverno

Daniele Ingemi

Il vortice polare punta il Mediterraneo, finalmente ecco il vero inverno

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lunedì 11 Gennaio 2016 - 15:24

Diverse ondate di freddo pronte ad invadere l'Europa e il Mediterraneo, il freddo e la neve anche sulla Sicilia

Il tepore e le temperature elevate registrate in questi giorni sono un chiaro segnale premonitore dell’ormai imminente cambiamento del tempo. Come anticipato da tempo nel corso dei prossimi giorni si assisterà ad un radicale cambio di circolazione, grazie allo scivolamento fino al cuore del continente europeo del vortice polare, la vasta area ciclonica colma di aria gelida a tutte le quote che staziona sopra il mar Glaciale Artico. La discesa verso le latitudini europee (mentre gli States quest’anno staranno solo a guardare) favorirà l’affondo di una serie di ondate di freddo, dapprima di origine marittima e poi continentale, provenienti direttamente dalle latitudini artiche, in direzione dell’Europa centrale e orientale. Già dalla serata di domani il primo modesto impulso di aria fredda, ossia l’antipasto rispetto a ciò che arriverà nel weekend, raggiungerà la Sicilia, determinando un deciso calo termico, ma anche un marcato aumento della copertura nuvolosa, soprattutto lungo le coste tirreniche e sullo Stretto. Questa nuvolosità, piuttosto compatta sull’area tirrenica e sullo Stretto, potrà dare la stura a delle piogge a carattere sparso che bagneranno inizialmente, nel corso della mattinata, gran parte delle località della costa tirrenica e il versante nord dei Peloritani, salvo poi estendersi all’area dello Stretto di Messina e alla città, con i primi piovaschi nel pomeriggio e qualche rovescio in serata, capace di bagnare soprattutto i quartieri della zona nord della città e il centro. Solo lungo l’area ionica, da Capo Alì al taorminese, il rischio di precipitazioni si farà meno concreto. Le temperature subiranno, nel corso del pomeriggio e dalla serata successiva, un autentico crollo, con le massime che in pieno giorno non supereranno i +17°C +16°C, mentre le minime in nottata si porteranno sotto il muro dei +13°C +12°C. Attenzione anche alla ventilazione che già dal pomeriggio, disponendosi da Ovest, tenderà sensibilmente a rinforzarsi sul Tirreno, arrivando a superare la soglia d’attenzione dalla nottata, con raffiche capaci di toccare i 50-60 km/h lungo le coste tirreniche. Mari da poco mossi, fino a molto mosso il Tirreno dalla serata, con moto ondoso in ulteriore aumento dalla notte.

L’arrivo dell’aria fredda post-frontale, con temperature di +0°C a circa 1200 metri, renderà il tempo marcatamente instabile e inaffidabile nella giornata di mercoledì 13 gennaio 2016. Il flusso di aria più fredda di origine polare marittima, in sfondamento dal Rodano, sopra le più miti acque del basso Tirreno, favorirà la formazione di imponenti annuvolamenti cumuliformi che dal mare delle Eolie si spingeranno verso le coste del messinese tirrenico, il crinale dei Nebrodi e dei Peloritani e lo Stretto di Messina, dando la stura a piogge e brevi rovesci intermittenti che si alterneranno a lunghe pause asciutte. Piogge e rovesci intermittenti in giornata bagneranno pure la città, soprattutto fra la mattinata e il pomeriggio, alternandosi a schiarite e pause asciutte. Sui Nebrodi, sopra i 1300-1200 metri, tornerà a cadere la neve fresca, con accumuli localmente significativi lungo il versante settentrionale. I fenomeni cesseranno del tutto non prima della serata. Le temperature subiranno un ulteriore diminuzione, tanto che le massime si arresteranno attorni i +13°C a livello del mare, mentre le minime non dovrebbero scendere sotto i +11°C +10°C, a causa anche della ventilazione a tratti sostenuta. Difatti, l’ingresso dell’aria fredda polare marittima nei bassi strati sarà accompagnato da sostenuti, a tratti pure intensi, venti da O-NO e NO, che soffieranno con picchi di oltre 70 km/h lungo il litorale tirrenico, mentre sostenute raffiche di caduta, fino a 50-60 km/h, dalla tarda mattinata di giovedì investiranno pure lo Stretto di Messina e lo stesso capoluogo peloritano, rendendo l’atmosfera decisamente più frizzante. Il Tirreno da molto mosso rischia di divenire localmente agitato, con onde alte sui 2.5-3.0 metri che si romperanno lungo tutta la costa, da Sant’Agata di Militello fino a Capo Peloro, accelerando ulteriormente il fenomeno dell’erosione.

Nella mattinata di giovedì 14 gennaio 2016 si aprirà, seppur per poche ore, una piccola finestra di bel tempo, con l’arrivo di ampi spazi di cielo sereno e clima maggiormente soleggiato, mentre i venti attenuandosi sensibilmente cominceranno a ruotare da S-SO e Sud, segno di un nuovo imminente peggioramento che dovrebbe coinvolgere il messinese nel corso del weekend, per il passaggio di un secondo e più intenso fronte freddo, stavolta seguito da un nucleo di aria molto fredda, di lontane origini artiche. In parole povere sul Mediterraneo comincerà ad entrare una parte di quell’aria molto fredda, legata al vortice polare, che nel frattempo si è sedimentata sulle pianure dell’Europa centro-orientale, dove a contatto con i terreni innevati subirà un ulteriore processo di raffreddamento nei bassi strati (per effetto “Albedo”). Entro il prossimo fine settimana questa massa di aria molto fredda, dopo essersi quasi del tutto continentalizzata al suolo, riuscirà ad aprirsi un varco sul Mediterraneo, traboccando dalle Alpi Dinariche verso la Sicilia e lo Ionio, dove, oltre al gran freddo, riporterà la neve fino a quote basse. Ma per ulteriori dettagli sulla svolta invernale di questo insolito gennaio cercherò di essere più chiaro nei prossimi aggiornamenti.

Daniele Ingemi

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