Messinambiente senza carburante, da stasera si ferma la raccolta rifiuti

Messinambiente senza carburante, da stasera si ferma la raccolta rifiuti

Francesca Stornante

Messinambiente senza carburante, da stasera si ferma la raccolta rifiuti

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giovedì 04 Aprile 2013 - 11:04

La ditta Saccne Petroli che rifornisce il carburante dei mezzi di Messinambiente non può più far credito alla società di via Dogali. Già da stasera i mezzi effettueranno solo i servizi essenziali, la raccolta è destinata a fermarsi totalmente.

Il gasolio è finito. Messinambiente è pronta a fermarsi di nuovo. Ormai si ripropone con cadenza regolare il problema del carburante per la società che gestisce il servizio di raccolta. A poco sono servite le visite quotidiane a Palazzo Zanca del commissario liquidatore Armando Di Maria che ogni giorno nelle ultime settimane ha battuto cassa negli uffici del commissario Croce e dell’esperto alle partecipate Dalmazio. Questa mattina il carburante è finito e la ditta Saccne Petroli che lo rifornisce ha deciso di chiudere i rubinetti. A fronte di debiti di diverse centinaia di migliaia di euro, nelle ultime due settimane Di Maria era comunque riuscito a prendere tempo con i fornitori dando garanzie che in questi giorni i soldi sarebbero arrivati. Se però Palazzo Zanca non risponde le rassicurazioni del commissario Di Maria rimangono solo parole. E così i fornitori, già in grosse difficoltà per i debiti pregressi, non sono più in grado di far credito a Messinambiente. Già da stasera quasi tutti i mezzi resteranno fermi in autoparco, si inizierà con una interruzione graduale fino a quando il gasolio non sarà del tutto esaurito. Il commissario Di Maria cercherà di garantire i servizi essenziali ripulendo mercati e zone limitrofe alle scuole. Naturalmente fino a quando i mezzi saranno in condizione di poter uscire. Se nel frattempo da Palazzo Zanca non arriveranno i soldi la raccolta potrebbe fermarsi del tutto. Nel giro di pochi giorni la città rischia di trovarsi piena di rifiuti ad ogni angolo della strada. Con tutto quello che una situazione d’emergenza comporta, compreso il doppio dei costi per poi ripulire. Da domani mattina si ferma anche il trasporto in discarica effettuato dai mezzi di Messinambiente. Ma questo potrebbe essere “solo” il primo dei problemi a cui, di questo passo, andrà incontro la società di via Dogali. Senza soldi, lo ripetiamo da mesi, a cascata si blocca tutto. Gradualmente si stanno già fermando anche la società che si occupa dei trasporti in discarica e tutti gli altri fornitori indispensabili al regolare svolgimento del servizio. Senza contare che, tra pochi giorni, si dovrà pensare anche agli stipendi dei lavoratori. (Francesca Stornante)

9 commenti

  1. e non è nulla rispetto a quello che verrà…

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  2. Ma è possibile che, non dico in Sicilia, ma che a Messina non ci sia un grillo, più politico che comico. che definisce questa classe politica che da decenni ci governa vetusta ed inconcludente e grida loro ” Andatevene a casa,siete finiti”. Stiamo attraversando il periodo più tragico dal dopo guerra, si vive alla giornata e, mentre i cittadini sono nella disperazione e nella miseria, i servizi sociali non più attivi come le necessità lo richiederebbero, il trasporto pubblico urbano che non rispetta le esigenze dei cittadini Messinesi e con il rischio continui di una emergenza sanitaria derivante dal mancato funzionamento della raccolta dei rifiuti dai cassonetti, anch’essi ridotti alla stregua di residuati bellici, c’è che discute sul nome del prossimo sindaco e, guarda caso, sono coloro che questa città hanno portato al lastrico, con la benevola accondiscendenza. di tutte, dico tutte, le istituzioni cittadini Mi manca questo grillo messinese, un cittadino, nato e cresciuta nella nostra città, dai 40 ai 60 anni capace di gridare a questa classe politica che ha fallito e che non può più ripresentarsi “andatevene, avete ridotto nel lastrico questa città, siete dei falliti”. Mi manca un grillo che gridi nelle piazze, nei 48 casali nei rioni e, perché no, nei cortili, , ma non solo che scriva su facvebook, che se Messina vuole risorgere vuole cambiare, perché considera Il vecchio da rottamare così come ritiene che devono non essere presi in considerazione quei giovani che, in cerca di gloria, si affannano per arrampicarsi sul carro del politico dominante. Saranno sempre dei servo del padrone che non serviranno mai il potere che vorrebbero conquistare. Io sono certissimo che con dei sacrifici dei politici amministratori, il dissesto non era, negli anni passati, un male incurabile, così come non lo era per Milazzo ed adesso non lo è per Taormina, ma., artatamente, non si è voluto evitare essendo stato prevalente, per i nostri amministratori, il principio del “tirare a campare” e trasferire le difficoltà agli amministratori che sarebbe venuti dopo. Se manca uno scatto d’orgoglio dei messinesi, ma sopratutto della nuova generazione, questa nostra amata città non potrè avere più un futuro di benessere e di prosperità

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  3. franco martino 4 Aprile 2013 13:49

    NTUNIEDDU NANU SINDACO!

    E ti pareva che la raccolta dei rifiuti non si fermava!|

    Teniamo presente che i Messinesi pagano per qusto servizio più di 6 milioni di euro all’anno, con una spesa per famiglia che non è inferiore a quella di Padova, Brescia, Modena, ecc. tutte città PULITISSIME!

    Ma perchè a noi non riesce mai niente?

    Allora facciamo un comitato per eleggere come prossimo Sindaco una personalità che sia in sintonia con le attuali condizioni della città; io propongo NTUNIEDDU NANU.

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  4. Peppe Vallera 4 Aprile 2013 14:23

    Intanto si comincino a tagliare implacabilmente i servizi di raccolta nella periferia.
    Giuseppe Vallèra

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  5. Vogliono pagato le tasse per mantenere questi 4 xxxxx xx xxxxx al potere ma senza soldi senza gasolio i mezzi quindi munizza te strade ma Dalmazia non aveva risolto i problemi del comune aveva detto ieri in un altro articolo.

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  6. gentile saja, troppo facile dopo il vostro fallimento generazionale chiedere ai giovani… purtroppo ci dovevate pensare prima di affossare un paese.

    ovviamente il mio non è un riferimento “particolare”, ma generale (non mi rivolgo alla persona singola, ma alla generazione degli oggi 50/70enni).

    ho una soluzione in mente, ma non è certo il caso di auspicarla…

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  7. caro saia,concordo in toto,ma mettiti il cuore in pace, il destino è segnato perchè nessuno vuol cambiare le cose; la gente al massimo scappa e non torna più, specialmente quella che non si piega al sistema vergognoso che soffoca Messina

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  8. e come la vogliono pagata la tassa sui rifiuti, spatti ca notifica!!! e ora ci sarà quella nuova!!

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  9. mi scusi Dott. Saja, tutti questi nobili gentiluomini della politica locale lei li ha conosciuti tutti. Perché quando anche lei poteva non li ha mandati al diavolo..puntualmente ???

    E’ Tardiva oggi, la sua presa di posizione.

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