Confermato l'ente gestore. Presto la firma dell'ordinanza di requisizione. Terminata la tendopoli

Confermato l’ente gestore. Presto la firma dell’ordinanza di requisizione. Terminata la tendopoli

Eleonora Corace

Confermato l’ente gestore. Presto la firma dell’ordinanza di requisizione. Terminata la tendopoli

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giovedì 21 Novembre 2013 - 21:27

Confermata la vittoria dell'associazione temporanea di imprese con capofila la società Senis Hospes - copartecipi La Cascina Global Service e il consorzio Sol.Co - per l'ente gestore per il servizio di accoglienza dei migranti ospiti nella città di Messina. Mentre è terminato l'allestimento del campo profughi, il Comune porta avanti il progetto della requisizione del villaggio turistico Le Dune. Nella prossima settimana la firma del Sindaco Renato Accorinti.

Dopo la vittoria del bando arriva la conferma ufficiale. L’RTI Senis Hospes, con co-associati La Cascina Global Service e il Consorzio Sol. Co., con sede legale in Senise (Potenza) è stata ufficialmente confermata come gestore per il servizio di ospitalità ed assistenza ai cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale. Il bando per l’individuazione dell’ente gestore – funzione svolta fino a questo momento dalla Croce Rossa – è stato indetto dalla Prefettura di Messian il 30 ottobre, le buste sono state aperte il 13 Novembre, tra gli otto concorrenti – uno è stato escluso – l’offerta più vantaggiosa è risultata quella dell’associazione temporanea di impresa con capofila la Senis Hospes, che ha offerto 24,33 euro a persona contro i 29,44 euro della Sisifo . Sol. Col. Colosso nazionale nella gestione dei servizi del terzo settore e della sfera del volontariato, con sede principale in Sicilia a Siracusa, da un paio d’anni opera anche a Messina, dove ha indetto una due giorni nel Palazzo dei Leoni a fine 2011. La Cascina Global Service ha provveduto finora al servizio mensa dei migranti al PalaNebiolo,servizio affidatogli in direttissima su commissione prefettizia all’arrivo dei ragazzi africani l’8 ottobre. . Le società che hanno vinto il bando gestiscono anche il Cara di Mineo, solo che in quel caso la capofila è proprio la Sisifo, rimasta esclusa, invece, nel bando Messinese. L’appalto ha una scadenza molto ravvicinata: il 31 dicembre, salvo proroghe.

Ieri, intanto, la comunicazione da parte del Palazzo del Governo della sospensione dei permessi per entrare nel PalaNebiolo,. Si legge nel sito della Prefettura: “Al fine di consentire il regolare svolgimento del passaggio di consegne dall’attuale gestore al soggetto aggiudicatario della gara, sono sospese con effetto immediato, e fino a nuove disposizioni, le autorizzazioni finora concesse per l’accesso alla predetta struttura”. Domani o al più tardi lunedì i rappresentanti delle società vincitrici verranno convocati in Prefettura per le ultime disposizioni e il conferimento delle “direttive quadro” prima del passaggio di consegne con l’attuale quanto temporaneo ente gestore, la Croce Rossa.

Il problema, adesso, è capire il luogo che il consorzio andrà a gestire. Nel bando viene sottolineato che l’appalto poteva riguardare il PalaNebiolo stesso, come qualsiasi altra struttura. Lo stesso Benny Bonaffini, per conto della Cascina Global Service, specifica: “Non sappiamo ancora nulla su quale sarà il luogo specifico. E’ anche probabile che iniziamo al PalaNebiolo o nelle stesse tende, per poi spostarci successivamente. Il cominciare in un posto non pone nessun vincolo dal momento che nel bando era specificata l’ipotesi che la struttura poteva essere diversa rispetto a quella individuata per la prima accoglienza”. Martedì sera il Sindaco Renato Accorinti ha depositato in Prefettura la proposta ufficiale di requisire il villaggio turistico Le Dune per spostarvi i migranti che attualmente si trovano nella struttura universitaria, in 152 dopo il trasferimento di trentatré ragazzi Somali in una struttura più attrezzata a Guidonia, vicino Roma.

Nel frattempo, però, sono continuati i lavori all’interno del campo da baseball limitrofo al PalaNebiolo. Dopo essere state montate tentadue tende, tra mercoledì e giovedì è stato ultimato l’allestimento della grande tenda comune con la funzione di spazio sociale o di refettorio, oltre che di gestione del campo profughi. Le tende offrono una capienza di otto persone ciascuna, che per trentadue già montate significa una disponibilità di 256 posti.

Dopo la consegna della proposta di requisizione del villaggio turistico Le Dune, Martedì sera, si aspettava un ulteriore incontro tra Sindaco e Prefetto il giorno dopo, rinviato, però, a data ancora da stabilire. Nel frattempo tutto è coperto da uno strano silenzio. L’ultima parola su ogni spostamento dei migranti compete alla Prefettura o direttamente al Ministero degli Interni, ma il Comune è deciso ad andare avanti sulla sua strada. Entro la fine della prossima settimana, il sindaco Renato Accorinti, che aveva consegnato la proposta in Prefettura per mostrarsi aperto a possibili suggerimenti – come ci spiega il segretario generale di Palazzo Zanca Antonio Le Donne – firmerà l’ordinanza di requisizione. Dunque l’iter che il Comune seguirà unilateralmente consiste in qualche giorno per definire l’ordinanza, nella firma del Sindaco e nella presentazione dell’opzione “Le Dune”, salvo reazioni degli stessi proprietari del villaggio turistico. Reazioni e ricorsi che, però, visto la condizione di abusivismo dello stabile – su cui incombe un ordinanza di demolizione – sembrano improbabili. “Il Comune sta offrendo una possibilità. Abbiamo consegnato una proposta in Prefettura perché siamo aperti ad ogni suggerimento- dichiara Le Donne – Nel caso non ci sarà nessun confronto sul tema, il Sindaco firmerà l’ordinanza per offrire al Ministero la possibilità di una struttura che possa accogliere dignitosamente le persone che la nostra città ospita”. Intanto il Circolo Arci Thomas Sankara rende noto che sono già state allestite le prime brande in alcune tende e si procede con le prove tecniche per l'allestimento luci. "Già da domani i richiedenti asilo potrebbero essere "alloggiati" nella tendopoli", denuncia l'ente di tutela. (Eleonora Corace)

Un commento

  1. dunque nel caso di spostamento dei rifugiati alle dune saremmo in caso di ennesimo spreco di risorse causa tendopoli?

    se le dune sono una soluzione accettabile, non posso che comprendere la decisione dell’amministrazione. mi sembra ovvio che una sistemazione in soluzione similturistica sia preferibile a quella nelle tende…

    non capisco i termini del contenzioso…

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