Rinviato l'incontro con il Prefetto. Accorinti punta ancora sul trasferimento a Le Dune

Rinviato l’incontro con il Prefetto. Accorinti punta ancora sul trasferimento a Le Dune

Eleonora Corace

Rinviato l’incontro con il Prefetto. Accorinti punta ancora sul trasferimento a Le Dune

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lunedì 18 Novembre 2013 - 22:48

Dopo il tavolo territoriale della mattina, salta l'incontro pomeridiano con il Prefetto Trotta che costringe Sindaco e giunta a quattro ore di anticamera per poi rinviare l'appuntamento a domani pomeriggio, Il Sindaco Accorinti, domani mattina, intanto, incontrerà due sostituti procuratori per discutere dell'ordinanza di demolizione del villaggio turistico Le Dune, per Accorinti e De Cola lo stabile non presenta problemi di inagibilità.

Ore di anticamera in Predettura del Sindaco Renato accorinti e di metà della sua giunta – quattro assessori – non hanno portato ad un incontro con il Prefetto Stefano Trotta, che ha comunicato telefonicamente di essere impegnato in una riunione .Dopo il lungo confronto avvenuto nel corso del tavolo territoriale in mattinata (vedi correlato), Comune e Prefettura si erano dati appuntamento nel pomeriggio per dipanare il problema dell’ordinanza di demolizione del villaggio turistico Le Dune – dove il Comune vorrebbe trasferire i migranti del PalaNebiolo – insieme a Procura e Tribunale. L’appuntamento era fissato alle 16, ma dopo le 20 Sindaco e Assessori hanno lasciato la Prefettura senza aver visto, letteralmente, neppure l’ombra di Stefano Trotta o del viceprefetto Cerniglia. Tutto rinviato di 24 ore, dunque. Nel pomeriggio sempre in Prefettura, mentre nel corso della mattinata il Sindaco Accorinti incontrerà due sostituiti procuratori proprio per discutere del problema della possibilità di aggirare o meno l’istanza di demolizione delle Dune, dal momento che, secondo le carte fornite dal comune, lo stabile presenterebbe problemi di abusivismo ma non di agibilità. Diplomatico il commento del Sindaco Accorinti, visibilmente provato da una lunga giornata di trattative e sforzi sia in Prefettura che in Procura, dove si è recato verso le quattro del pomeriggio insieme all’assessore Sergio De Cola, mentre gli assessori Cucinotta e Mantineo sono rimasti in Prefettura, nel caso in cui il Prefetto si fosse presentato “Trotta e la viceprefetto sono in riunione, stanno studiando bene le carte” – ha commentato il Sindaco –Dal mio punto di vista la situazione del villaggio Le Dune non è cambiata dal 2009, quando vi sono stati ospitati gli alluvionati di Giampilieri. Domani, avremo il pronunciamento ufficiale della Prefettura”. Che la situazione dell’edificio non sia cambiata dal 2009 lo conferma anche l’assessore all’urbanistica Sergio De Cola.

“Se il Prefetto si rifiuta di ricevere il Sindaco, noi ci rifiutiamo di tornare al PalaNebiolo”. Lo hanno dichiarato i ragazzi africani alla notizia delle difficoltà di Accorinti di avere un colloquio con Trotta. Quando il Sindaco ha spiegato che la partita è ancora aperta e che – se tutto va bene – si deciderà nelle prossime ore, i migranti hanno ritenuto non ci fosse più motivo per restare. Nel corso della mattinata, molti di loro avevano annunciato che avrebbero preferito dormire per strada che tornare al centro, ma dopo essere stati rassicurati sul fatto che nessuno sarebbe stato messo a dormire nelle tende, hanno deciso di tornare, per riposare un po’ dopo una lunghissima, fredda ed estenuante giornata.

“L’impegno contro le tendopoli è già in atto. Per me come per tutti noi è inaccettabile che si accolgano questi fratelli in tenda. Qui tra noi c’è un unico flusso di energia a favore dei diritti e della dignità dell’uomo”. Questo ha dichiarato il Sindaco verso le 13,30, a conclusione del tavolo territoriale iniziato poco dopo le dieci del mattino, in Prefettura.

Trovare una soluzione al problema migranti. E’ stato l'obiettivo dell’amministrazione comunale, che già in mattinata aveva discusso per diverse ore con il vice prefetto Maria Antonietta Cerniglia e gli altri rappresentanti delle varie associazioni, Arci Thomas Sankara in testa.

Nel frattempo i migranti avevano aderito al sit-in indetto dagli attivisti dando vita ad un vivacissimo sit-in, come Messina non aveva mai visto, con balli e canti in vece dei comizi. Per chiarire gli esiti dell’ordinanza di demolizione del villaggio turistico “Le Dune”, luogo designato per ospitare i migranti, l’assessore De Cola ha inviato una lettera all’Autorità Giudiziaria. La risoluzione della vicenda, però, potrebbe non essere immediata, si potrebbe perdere comunque del tempo perché si dovrà fare i conti con il problema di un nuovo bando per l’assegnazione ad un ente gestore. Nel frattempo, i migranti dovrebbero rimanere a dormire al PalaNebiolo, essendo esclusa a priori l’opzione delle tende, almeno da parte del Comune. A questo proposito, in alcuni momenti del lungo presidio no stop di lunedì 17 Novemrbe, ci sono stati dei momenti in cui è serpeggiato grande nervosismo tra gli attivisti delle varie associazioni e movimenti presenti, a cui ha dato voce Claudio Risitano, esponente del Teatro Pinelli: “Fare il possibile evidentemente non basta. Chiedo al sindaco di garantire formalmente che se tutto non dovesse andare per il meglio, di fare un atto unilaterale contro questa Prefettura che preferendo un atteggiamento securitario ha sfregiato il volto di una città che voleva accogliere in nostri fratelli”.

Non è ancora stato scritto, dunque, il quinto atto della saga del PalaNebiolo. Martedì una nuova, forse decisiva puntata. Stay tuned…(Eleonora Corace)

24 commenti

  1. Hombre de barro 19 Novembre 2013 06:24

    Accorinti dice che mettere questi “fratelli africani” in tenda è disumano? Le dia ai senzatetto Messinesi queste benedette tende. Vergognatevi!

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  2. L’assurda commedia dell’arroganza dei fancazzisti in cannabis-mode va avanti in una città ormai in balia di un sindaco inadeguato e degli zombies di ideologie morte.
    Nessun rispetto per le istituzioni (questo è nel loro dna) e neanche nella democrazia.
    ” Claudio Risitano, esponente del Teatro Pinelli: “Fare il possibile evidentemente non basta. Chiedo al sindaco di garantire formalmente che se tutto non dovesse andare per il meglio, di fare un atto unilaterale contro questa Prefettura che preferendo un atteggiamento securitario ha sfregiato il volto di una città che voleva accogliere in nostri fratelli”.”

    Dove il prefetto avrebbe sfregiato il volto della città?
    E dove è questa città che “voleva accogliere i nostri fratelli”?
    E quali nostri fratelli?

    IL VOLTO DELLA CITTA’ LO AVETE SFREGIATO VOI DA SEMPRE.
    IN GIRO CI SONO ZOMBIES TOSSICODIPENDENTI CHE HANNO AVUTO LA VITA DISTRUTTA SEGUENDO LE VOSTRE TOSSICHE “rivoluzioni borghesi”

    Addirittura pretendere di interpretare il “volto della città” queste si che sono “megalomanie da sballo”.
    Del resto va di pari passo con la mitomania di un sindaco che più che un esempio di gestione ottimale del bene pubblico si sta rivelando un caso psichiatrico.

    Un appello affinché il sindaco faccia la rivoluzione? Sai come è felice Messina di questo quaqquareggiare che vi rimpallate per montarvi e convincervi di voi stessi?
    Ma al circoletto dei borghesi zombies rivoluzioni vere non se ne fanno, si fanno solo pagliacciate, cose simboliche, manifestazioni rumorose.

    UNA VERA RIVOLUZIONE SAREBBE STATA FAR FUNZIONARE UNA CITTA’ INVECE DI AGGIUNGERE PROBLEMI A PROBLEMI PER NON RISOLVERNE NEANCHE UNO MA GENERARE SOLO CONFUSIONE.

    Oggi Messina non si capisce da chi sia governata perché AL POSTO DI UNA GIUNTA ABBIAMO UN’ARMATA BRANCALEONE.

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  3. Dura la realtà, caro sindacopermododidire.
    Tuttavia, non perdi l’abitudine all’perbole verbale.
    Non è cosa tua, lascia stare.
    Pazientate fino a Dicembre.

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  4. “Se il Prefetto si rifiuta di ricevere il Sindaco, noi ci rifiutiamo di tornare al PalaNebiolo”.
    Benissimo, tornatevene al paese vostro, dove abitavate tutti in attici extralusso.
    Tanto per capirci, ciascuno di voi costa allo Stato Italiano (cioè a quelli come me, che pagano le tasse)più di 100 euro al giorno, tremila euro al mese.
    Gran parte dei pensionati italiani sopravvivono con 600 euro al mese (e molti anche con meno).
    Massa di cialtroni ingrati.
    Siete venuti in Italia pensando di trovare auto, soldi e donne (il lavoro, lo sappiamo, non fa per voi).
    Purtroppo per voi, avete trovato Renatino.
    Di peggio non potevate avere.
    Siete stati sfortunati.

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  5. MessineseAttenta 19 Novembre 2013 07:30

    Il Prefetto non doveva fare questo al nostro Divino renato, Sindaco di tutti i buoni e caritatevoli cittadini.
    Egli sacrifica sè stesso ed i suoi averi per la povera gente.
    Che Dio o conservi a noi.

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  6. Detto in soldoni, il Prefetto ha spernacchiato Accorinti.
    Ammazza, che bomba!!!!!!

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  7. george e giacomoprimo, che personcine dabbene!!!
    Ce ne fossero di gente come voi, la città avrebbe un altro volto, cambierebbe da così a così !!!!
    Vedrete, vedrete a Dicembre, finalmente non avrete più questo sindaco rompiXXXXXXX. AUGURI !!!!

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  8. Futuri elettori di PD,SEL e sinistroidi vari…
    Avanti così!
    A molti questa “solidarietà” porterà profitti,sia economici che politici.
    Tutto fatto sulla pelle,comunque,di gente disgraziata,a cui nessuno spiega che l’Italia non è in grado di dargli un futuro dignitoso.
    Questo è il vero razzismo,e non affrontare la realtà all’interno dei propri confini capendo che purtroppo c’è un limite nell’accoglienza…
    DISTINTI SALVTI,Tomahawk.

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  9. George, george (“G” come g-iornalaio) forse non ti è chiara una cosa:i migranti NON VOGLIONO RESTARE IN ITALIA, sono trattenuti contro la loro volontà!

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  10. messina è una città strana ..è passato un decennio prima che i rom avessero un tetto .. ed erano solo 50 famiglie … stipate in un campo ai margini della città in balia del vento e del freddo e in assenza di qualsiasi norma igienico sanitaria .. e per anni ha fatto comodo alla politica messinese non interessarsi di una piccola minoranza etnica .. che ha conosciuto anche l’indifferenza dei messinesi che ha contribuito a non accellerare il loro processo di integrazione nel tessuto sociale cittadino … oggi a distanza di qualche anno si ripresenta con volti diverse , storie diverse , etnie diverse il problema dell’integrazione … un centinaio di migranti scappati dalle guerre e sopravvissuti ai viaggi della disperazione dal deserto , alla violenza dei mercenari , alle traversate della morte … che ora possono sorridere e sperare … ragazzi che sono stati affferrati dalle mani italiane dalle carrette del mare e portati in salvo … ora chiedono uno spazio di vita .. chiedono di essere accolti in spazi dignitosi … non accampati .. ne depositati in qualche angolo del territorio che non sia attrezzato ad ospitarli con decoro … Messina nel 1908 ha vissuto il tragico evento del terremoto .. molti messinesi sono stati salvati dall’intervento tempestivo dei russi … e come messinesi noi siamo grati e riconoscenti per sempre della loro disinteressata solidarietà … e noi ora siamo chiamati a fare lo stesso perchè nessuno possa dire che siamo una città che dimentica la nostra storia , immemori che siamo stati salvati anche noi … nessuno si permetta di alloggiarli in tendopoli ! La nostra città ha il dovere morale di predisporre per loro strutture accoglienti che donino dignità e rispetto … speriamo che non passa un decennio prima di trovare una soluzione … altrimenti è come se li avessimo rigettati a mare …dopo averli salvati ! (firmato Carlo Peditto)

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  11. puzza di bruciato 19 Novembre 2013 11:51

    Secondo me in molti non vedono l’ora che questi migranti scappino dalla città.. Il problema dove andranno a sbattere…

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  12. certi commenti RAZZISTI e DENIGRATORI (“Massa di cialtroni ingrati. Siete venuti in Italia pensando di trovare auto, soldi e donne il lavoro, lo sappiamo, non fa per voi”).
    NON DOVREBBERO ESSERE PUBBLICATI.
    Va bene la libertà di pensiero e di opinione ma in questo caso si sono superati i limiti!

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  13. Certo che sono trattenuti.
    Trattasi, infatti, di CLANDESTINI FUORILEGGE, che, come tali, dovranno essere espulsi.
    Questa è gente che è venuta in Italia pensando di trovare il paese del Bengodi.
    Adesso, stanno facendo i conti con la miseria di uno Stato che non è in condizione di aiutare i cittadini italiani, figuriamci loro.
    Devono, anche, fare i conti con l’incapacità e la demagogia di chi, come il tuo sindacopermododidire, sfrutta ogni occasione per spargere cortine fumogene sul suo fallimento personale e politico.
    Pazientate fino a Dicembre.

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  14. Ha parlato il Papa.

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  15. “La nostra città ha il dovere morale di predisporre per loro strutture accoglienti che donino dignità e rispetto”.
    Forse non hai capito che a Messina non c’è un buco dove sistemarli.
    Ma hai seguito la vicenda delle tre (dico 3, non 333) famiglie messinesi senza una casa, che hanno bivaccato a lungo dinanzi la segreteria dello pseudo-sindaco, che, con l’autopromozione, si sta coprendo di ridicolo a livello nazionale.
    Facile fare il buon samaritano sulle tasche altrui.
    Fatti avanti tu, trova loro tu un alloggio.
    Ma a tue spese, ovviamente.

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  16. Fosse per me, non solo Messina, ma anche l’Italia intera cambierebbe.
    Zingari e clandestini li rimanderei ai loro Paesi.
    Qui starebbe chi avrebbe, innnanzitutto, la voglia di lavorare ed un lavoro.
    Tutti gli altri fuori dalle p…..
    Trovami uno zingaro che lavora onestamente.
    Quindi, niente furti di rame o furti nelle abitazioni.
    Vincerai una bambolina.

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  17. Giacomoprimo, hai ragione alla grande.
    Stai parlando di fighetti, figli di papà, esperti conoscitori delle varie qualità di cannabis.
    Non hanno mai lavorato, mantenuti dai paparini, giocano a fare gli anarchici, ma hanno sempre il portafogli gongio di sonanti banconote.
    Applaudono chi sfregia le istituzione con magliettine da bancarella di quart’ordine ma vanno neglia atelier milanesi per vestirsi.
    Non sanno, o fanno finta di non sapere, che a manovrare tutto èla longa manus di un messinese, attualmente uomo di governo.
    L’unica che ha avuto il coraggio di dire la verità è la consigliera Lo Presti, immediatamente reietta ed isolata dai seguaci del sindacopermododidire.

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  18. Cari concittadini così poco altruisti, Dio purtroppo vi ha fatto nascere a Messina e non in Africa, nella seconda metà del 1900 e non nei primi anni del secolo, o durante la guerra, quando sareste andati a chiedere un tozzo di pane in America. Vedo che la pietà (se c’è mai stata) per chi, solo poche settimane fa moriva e continua a morire a Lampedusa, è finita. Ma la ruota gira e un giorno potrebbe toccare anche a voi…
    Questi ragazzi sono richiedenti “asilo politico” in base alla convenzione di Ginevra, persone provenienti da paesi in cui c’è la guerra o mancano le più basilari libertà dell’individuo, la cui accoglienza viene pagata con i soldi delle tasse degli extracomunitari che lavorano in Italia.
    Sul Prefetto stendiamo un velo pietoso, non è la prima volta che la da buca ad Accorinti, che vostro malgrado e comunque, rappresenta la città, quindi anche voi e la cui richiesta non è solo quella di dare una sistemazione più umana ai ragazzi, ma anche di restituire il Palanebiolo all’uso della città.

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  19. Stai parlando di un nuovo San Francesco?

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  20. E bravo il Prefetto.
    Ha fatto male il Sindaco ad aspettare per 4 ore; io al posto suo al massimo dopo 20 minuti me ne sarei andato.
    C’è una bella differenza di prestigio tra un eletto dal Popolo Sovrano come il Sindaco e un funzionario dello Stato quale è il Prefetto che (sicuramente non è il caso di Trotta) a volte è solo un grandissimo raccomandato.
    Caro Renato la prossima volta fai venire il Sig. Prefetto al Comune anzicchè scomodarti tu.

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  21. puzza di bruciato 19 Novembre 2013 18:46

    Se nn erro il prefetto è stato chiaro. Le dune sn un villaggio non in regola. Pensate ke un prefetto il quale deve far trasparire Legalità ci mandi i clandestini… Ma con tutte quelle caserme vuote che ci sn in città bisogna scomodare un villaggio turistico, per giunta anche pagare, x dare ospitalità a codesti invasori…..

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  22. si, in effetti una bella differenza c’è tra un xxxxxxxxx ed un funzionario dello stato che ha cose più serie da fare

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  23. Buona Pasqua

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  24. Ma tu lo sai che fanno? Io dico di no!
    I Prefetti sono un organo inutile tanto è vero che qualche tempo fa si pensò persino di abolirli, poi siccome sono una corporazione potente perché quasi tutti legati al potere politico e quindi ultra raccomandati, non se ne fece nulla, e continuano a costarci ognuno di loro circa 200.000 Euro all’anno di stipendio.

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