Tra il membro del direttivo nazionale dell’associazione e Marano scoppia la bufera: alcune gravi espressioni alla base della querela per il reato di diffamazione

Questa mattina l'associazione antimafie Rita Atria, attraverso i suoi legali avv.ti Carmelo Picciotto, Goffredo D'Antona e Nino La Rosa, ha depositato una querela per il reato di diffamazione aggravata nei confronti di Giuseppe Marano, il candidato green di Milazzo.

L’azione legale portata avanti dall’associazione nasce dalle “gravi espressioni adottate da Marano nei confronti di Nadia Furnari, membro del Direttivo Nazionale dell'Associazione, che ne hanno leso il senso di dignità personale, l'onore, il decoro e la reputazione attribuendole un uso strumentale e personalistico del proprio impegno nell'antimafia”.

Secondo l’associazione, le affermazioni della discordia risultano “lesive anche dell'operato dell’Associazione stessa, la quale, nell'esprimere piena solidarietà alla compagna di tante lotte, ribadisce il proprio ruolo in prima linea nella lotta contro ogni forma di illegalità, una lotta di denuncia e non certo finalizzata a scopi personali o per l'accaparramento di poltrone come falsamente accusati”.