Milazzo. Consiglio comunale straordinario sulla crisi della squadra locale

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Serena Sframeli

Milazzo. Consiglio comunale straordinario sulla crisi della squadra locale

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venerdì 05 Ottobre 2012 - 10:55

Intanto un altro dirigente lascia la società

Il presidente del consiglio comunale Rosario Pergolizzi ha convocato una riunione straordinaria ed urgente del civico consesso per mercoledì 10 ottobre alle ore 19,30 per affrontare la situazione economica e societaria della SS. Milazzo, che da alcuni giorni è al centro delle polemiche per il mancato supporto economico e logistico della dirigenza nei confronti dei calciatori, che hanno così deciso di scioperare. La vicenda è seguita anche dall’associazione italiana calciatori.
L’Associazione Italiana Calciatori ha annunciato ieri in una nota che i giocatori rossoblu non scenderanno in campo domenica nella trasferta di Castiglione, dopo aver preso atto della grave situazione che sta colpendo la squadra: stipendi non pagati, dirigenti irreperibili e allenamenti senza attrezzature e acqua da bere.
La precarietà riguarda, come si legge nella nota, “anche lo staff tecnico e medico, tanto che negli ultimi giorni non erano presenti né il medico sociale né il massaggiatore in campo. Ad oggi, pertanto, non vi sono neppure le condizioni minime di igiene e sicurezza sul lavoro per la prosecuzione del rapporto ed i calciatori, presenti al campo, non hanno potuto svolgere alcuna attività“. Lo sciopero verrà revocato soltanto se entro oggi verranno corrisposti gli stipendi arretrati e garantite le condizioni minime di igiene, sicurezza e rispetto della professionalità.
E intanto un dirigente lascia la squadra: è Michele Ciccone, direttore generale della squadra.
Quasi sconsolato Ciccone, che era stato ingaggiato per mettere su una rosa di tutto rispetto, ma si è trovato una squadra con ben 42 giocatori tesserati. “Ero venuto al Milazzo per garantire una tranquilla e sicura permanenza in Lega Pro – spiega l’ormai ex DG -. Invece qualche personaggio che mi ha preceduto ha deciso di mettere sotto contratto 42 giocatori. Non capisco come può permettersi una società di Seconda Divisione a mantenere una tale quantità di tesserati. Chi ha fatto il mercato del Milazzo deve assumersi le proprie responsabilità. Anche perché, secondo me, solo una decina di giocatori sono di categoria, gli altri non sono all’altezza.”
“Ho verificato alcune cose e ho capito che non c’erano i presupposti per poter continuare il rapporto – continua Ciccone -. La società, nonostante i sacrifici, non ha avuto nessun aiuto e non so come andrà a finire. So che i dirigenti si stanno attivando per poter sistemare le situazioni che hanno portato Milazzo a questo punto. Io non ero al corrente di tutto ciò e non ho alcuna responsabilità.”

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